XL

9 0 0
                                    

Quando Yoga chiuse la presidenza M, Ruby, Angelique e G erano già li.
-Questo è per il Conte- disse Ruby mollando un pugno alla Yoga.
-Questo è per non credere che io non sia una buona prof- disse M dandole un pugno.
-E questi sono per Gaia e Gioia- dissero G ed Angelique dandole, anche loro un punto, ma stavolta i colpi non andarono a segno.
Yoga iniziò a ridere a crepapelle, mostrando un piccolo tatuaggio.
-Oh, per tutte le folgori. Tu sei la figlia naturale di Angelica, tu sei la Mutata.- esclamò M.
-Chi?- la guardarono le sue giovani colleghe.
-La figlia di Angelica, è anche nota come la Mutata.- rispose M.

Sciocco sarebbe stato non far parlare Yoga. Quanto meno sarebbe stato più semplice batterla.

-Parlaci di te, se proprio dobbiamo esalare un ultimo respiro vogliamo sapere qualcosa su chi ci ucciderà- disse Angelique.
E Yoga iniziò il suo racconto.

"Mia madre morì dandomi alla luce. AN, Anziani e vampiri mi si contendevano in modo molto brusco. Il Consiglio dei 12, allora Consiglio reggente, decise che sarei stata affidata ad una fata. La sorte volle che capitassi con una fata veggente, un tale Taki. Ella mi crebbe e mi insegnò la divinazione educandomi ad essere una buona strega. Quando venne il diciottesimo mio compleanno Taki mi disse tutta la verità senza problemi, doveva, il Consiglio glielo impose. Da allora sono consapevole e pronta ad usare i miei poteri."

Certo che ora sarebbero state furbe a non farsi uccidere. Il piano non fu uno dei migliori, non farsi uccidere, facile a dirsi ma difficile a farsi.
-Tu hai paura!- se ne uscì come i cavoli a merenda M. Tutti la guardarono strano. M era una buona oratrice, difficile da credere per un'Anziano al primo incarico di protezione.
-Tu hai paura perchè ti senti diversa, non perchè lo sei.- continuò Ruby avendo capito dove l'amica voleva andare a parare. Ruby però la capiva, quante volte avrbbe voluto sparare una freccia in mezzo agli occhi del padre perhè non la faceva sentire libera o semplicemente la facesse sentire come gli altri, una studentessa, un'amica, una persona. Ruby, inconsapevole che suo padre era riuscito a raggiungerla, iniziò a esporle il problema rendondosi conto che la Yoga non era tanto diversa da lei.
-Tu sei cresciuta all'ombra di un genitore potente, Angelica, tua madre, non si è mai ripresa mentalmente dall'averti abbandonato. Cessa la tua ira, dimostra al mondo che non hai bisogno di capi di stato per essere meglio di lei, o per sentirti meglio di lei. Vuoi uscire dall'ombra di tua madre? Raggiungila, chiarisciti e mostra al mondo che non sei un mostro o un fenomeno da baraccone, tu sei ciò che oggi scegli di essere.- disse Ruby facendo piangere anche suo padre.

Obscurio guardava Ruby con tutta l'ammirazione, l'orgoglio e l'amore che non le aveva mai dimostrato. Alle sue spalle Lux gli passò un fazzolettino per asciugarsi le lacrime.
-Tua figlia sai che non ti potrà succedere sul seggio della Bilancia, ma se vuoi gli posso proporre il mio.- disse la donna. Lux era infatti il consigliere del seggio della Vergine, uno dei seggi più ambiti dopo quello della Bilancia. Obscurio guardò la sua controparte, ma Lux non potè fare a meno di sorridergli.
-Sei ancora in tempo per rimediare con Ruby, va abbracciala e chiedile scusa.- disse Lux dando voce ai pensieri di Obscurio.

-Farò come hai detto- disse la Yoga. Nello sguardo della professoressa ora regnava la pace e la serenità che fino ad allora non aveva mai provato.

La Magica Storia di Gaia 2:La magica vacanza di GaiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora