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Silenzio.
Le lacrime di Ruby crearono un inquietante silenzio.
- Io voglio rimanere qui, porta la ruota a mio padre e non tornare a riprendermi- gli disse Ruby con le lacrime agli occhi e stringendo un foglio tra le mani.
-Come volete voi, vostra grazia.- e detto questo il ragazzo baciò Ruby sulla guancia come se salutasse una vecchia zia e preso baracca e burattini sparì.

Ruby era ancora un lacrime. Molte lacrime.
M entrò in camera trovando la li a piangere.
- Posso rimanere qui?- chiese Ruby.
-Certo- le rispose M abraciandola.
-Grazie, amica mia.- e Ruby rispose all'abbraccio.
-Puoi dormire in camera di Ursula, li c'è un letto vuoto.- le fece osservare M.
-Davvero?- disse la ragazza assicurandosi gli occhi.
- E poi godrai di alcuni privilegi che solo i ragazzi della spedizione hanno.- disse M scrivendo un appunto su un foglio. -Potrai studiare ciò che vuoi e senza obbligo di frequenza.- gli occhi nocciola di Ruby brillano come palle da discoteca. Era anche ben oltre il settimo cielo. Era talmente felice che non credeva alle proprie orecchie.
Poi un dubbio attraversò la mente di Ruby come una sensazione di inadeguatezza, come se M le tenesse segreto qualcosa.
-Ce qualche problema M?- le chiese Ruby che ora era più calma, più serena.
-Veramente si. Prima che tuo padre accusasse Dracula del furto della ruota, è stato attentato più volte alla sua incolumità. Il mio compito è proteggere Gaia e Gioia che insieme ai loro ragazzi proteggeranno il Conte. Quando Ursula ci ha scoperto ha insistito per aiutarci. Tu mi hai detto che ho potuto scegliere. Ora tocca a te. Vuoi scegliere di aiutarci senza dire nulla a nessuno degli studenti?- le chiese M quasi con tono solenne.
Ruby aveva fatto tante missioni per suo padre, numerosi lavoretti per casa, ma mai la bodyguard. Era la sua occasione. Ruby annuì con un cenno deciso del capo.

Ursula e le ragazze era in camera di Ursula a farsi due chiacchiere tra donne per riprendersi dalla stanchezza. Si udì bussare. Gaia e Gioia impugarono le proprie bacchette e Ursula aprì la porta e apparvero M e Ruby che aveva ancora i segni delle lacrime.
Le ragazze furono felici di vederla.

Una volta sole Ruby volle raccontare subito della sua iscrizione al castello, del fatto che sapesse tutto perché M gliene aveva parlato e del fatto che lei avrebbe condiviso la stanza con Ursula.
La felicità era alle stelle. Passarono tutta la notte a parlare e spettegolare del più e del meno fin quando i telefoni del Conte suonarono. Sullo schermo non c'era scritto nulla. Solo un numero di cellulare.
-RIDI BENE CONTE, PERCHÈ MOLTO PRESTO RIDERÒ IO.- disse una voce all'altro capo. Una voce di donna. Poi dai telefoni uscì del fumo che fece crollare le quattro ragazze in un sonno profondo.

-Gaia, Gioia, Ruby svegliatevi.- le squoteva Ursula. Ma le amiche non volevano saperne di alzarsi, ma Ruby meno delle altre. Infatti dopo i numerosi tentativi di Ursula, Ruby era l'unica sveglia.
-Ma dove siamo? In un cimitero?-chiese Ruby. Il silenzio del cimitero rendeva inquietante, più del dovuto, l'atmosfera. Solo la presenza delle ossa e delle lapidi rendeva cimiteriale la scena che era piena di alberi secchi e mausolei di varie forme. 

La Magica Storia di Gaia 2:La magica vacanza di GaiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora