2 mesi dopoL'odio che provo per Jacob, probabilmente non lo provo per nessun altro al mondo.
Sono due mesi che quello stronzo è in galera, e per fortuna il tribunale non è stato molto leggero per quanto riguarda la pena: 30 anni senza condizionale, con accuse che vanno dalle corse clandestine al tentato omicidio.
Per conto mio, si meritava molto di più, ma purtroppo la legge non sono io e non posso decidere nulla.
Per quanto riguarda sua sorella, si farà solo qualche mese al fresco, nulla di che.
Dalla notte in cui Jacob fu arrestato sono cambiate molte cose: ho parlato a lungo con Ally, e mi ha assicurato che non sarei andato in galera per le gare solo grazie al coma e all'aiuto che ho dato per catturare Jacob. Le gioie della vita, eh?
Alexis mi ha fatto una sfuriata esattamente il giorno dopo la chiacchierata con la poliziotta, urlandomi addosso parole poco carine che non vale la pena ripetere. Ma non perché le avessi ucciso il figlio che portava in grembo, ma perché ho rischiato di andare in prigione.
Quella ragazza è incredibile.
Abbiamo parlato solo un mese fa dell'accaduto sulla scena dell'incidente, passando il primo mese dopo l'arresto ad evitare l'argomento.
E la cosa buffa è che lei non era affatto arrabbiata con me. Per niente.
Ha detto che non poteva essere arrabbiata con me per il semplice motivo che non si ricordava affatto di essere stata incinta, ed inoltre, non è nemmeno stata colpa mia. Perlomeno non direttamente.
Ed io la amo per questo, da impazzire.
Bruce inoltre mi ha ripreso a lavorare al bar, e da ciò che mi ha raccontato Becky, è stata un'Alexis parecchio incazzata a convincerlo a riprendermi.
Quindi per ora le cose si sono sistemate è tutto sta andando alla grande.
«Hai comprato i grissini?» mi chiede Alexis dalla cucina.
Sospiro. «Alex me l'hai chiesto prima. Sì, ho comprato i grissini» rispondo.
Dopo pochi secondi, la sua testa compare dalla porta. «Scusa, lo sai che sono agitata»
Le sorrido, scuotendo la testa. «Devi stare tranquilla. Becky è la tua migliore amica e qualunque cosa tu le faccia, sono certo le piacerà da impazzire» la rassicuro.
Lei mi sorride un po' incerta e si avvicina a me, per poi allacciare le sue braccia dietro la mia schiena e posare la testa sul mio petto.
«Grazie per supportarmi sempre» mi dice.
«E sopportarti, aggiungerei» dico, ridacchiando.
Lei mi guarda negli occhi e mi lascia uno schiaffo sul petto.
«Se mai è il contrario» dice sicura.
«Certo, continua a ripetertelo, magari poi ci credi anche tu» la prendo in giro.
Dopo pochi secondi bussano alla porta e Alexis corre ad aprire.
«Tanti auguri» dice, saltando al collo della sua migliore amica.
Le due iniziano a ridere e a fare versi strani, così io e Jake ci scambiamo un'occhiata complice e andiamo in cucina.
«Allora, tutto bene?» mi chiede lui, aprendo il frigo e tirando fuori due bottiglie di birra. Ne afferro una e la apro contro il tavolo, come ho imparato a fare al liceo. Jake fa lo stesso e ne beve subito un sorso.
«Sta andando tutto alla grande, in realtà. Non mi sembra vero» ammetto, prendendo un sorso dalla bottiglia.
Lui mi sorride. «Non può mica andarti sempre tutto male, Justin»
«Già» dico, sospirando.
«Allora, mangiamo?» domanda Alexis, entrando in cucina.
«Puoi dirlo forte, sto morendo di fame» risponde subito Jake, facendo ridere tutti.
«E bevi anche la birra a stomaco vuoto, che di sicuro ti fa bene» lo riprende Becky.
«Tesoro, è solo una birra» ribatte Jake, guardandola dolcemente.
Alexis mi si avvicina e mi afferra per un braccio.
«Qui c'è qualcosa che non va: Becky mi sembra strana» mi sussurra all'orecchio.
«Te ne parlerà lei se vorrà, non preoccuparti. Ora prendi le lasagne dal forno, io vado a prendere una bottiglia di vino dal garage» le dico.
Lei annuisce e chiede a Becky di aiutarla.
Io faccio segno a Jake di seguirmi ed insieme andiamo in garage.
«Va tutto bene con Becky?» gli domando.
Lui annuisce. «Sì, va tutto bene» risponde, nonostante non mi sembri molto convinto delle sue parole.
Decido di far cadere il discorso e di non fargli ulteriori domande a riguardo. Jake non è mai stata una persona molto aperta e decide lui quando parlare delle sue cose.
«Chiederai mai ad Alexis di venire a vivere con te?» mi domanda ad un tratto.
Lo guardo, arcuando un sopracciglio. «Di sicuro non ora, Jake. Stiamo insieme da soli due mesi, e non ho intenzione di spaventarla affrettando le cose. È ancora abbastanza scossa per quanto successo con Jacob, e ho intenzione di darle il tempo che le serve» rispondo.
«Ma tanto è a casa tua sei giorni su sette, Justin. Quanti indumenti suoi hai nell'armadio?» mi chiede.
Ridacchio, pensando a tutte le sue cose sparse per casa mia. «Lei occupa circa la metà del mio armadio. E metà bagno» dico.
Lui alza le spalle. «Appunto. Che differenza farebbe se glielo chiedessi? Abita praticamente già qui»
«Se glielo chiedessi cambierebbero molte cose. E poi scusa, tu l'hai chiesto a Becky?» gli chiedo.
Lui distoglie lo sguardo da me e lo punta su un punto indefinito del garage.
«Oddio» mormoro. «Gliel'hai già chiesto!» sbotto, guardandolo incredulo.
Lui arrossisce e si volta, tornando verso l'entrata.
Sorrido, notando la sua reazione. «Oh, no. Vieni qui. Davvero gliel'hai chiesto? Cristo, Jake» lo inseguo, stando attento a non far cadere la bottiglia di vino.
Lui si volta verso di me e mi intima di tacere una volta davanti alle ragazze.
«Ti spiego tutto dopo» dice.
Annuisco e rientriamo in casa e subito le chiacchiere delle ragazze si interrompono, per poi riprendere una volta entrati in cucina.
«Tutto bene?» chiedo, guardando Alexis.
Lei sorride. «Certo! Ma ora mangiamo, altrimenti si fredda tutto»
Ci sediamo tutti a tavola e stappo la bottiglia di vino, facendo partire il tappo in aria e che, ovviamente, si scontra con il lampadario, rompendo la lampadina.
«Sei un coglione» afferma Jake, fissando il danno.
«Già» dicono le ragazze all'unisono.
Poi ci guardiamo tutti per qualche istante, per poi scoppiare a ridere.
«Grazie per il sostegno, davvero» dico, asciugandomi una lacrima.
Sospiro ed inizio a versare il vino nei bicchieri dei presenti.
«Io no, grazie» dice Becky, sorridendomi lievemente.
«Come no? Ma è anche il tuo vino preferito. L'abbiamo preso apposta» dice Alexis.
«E vi ringrazio per il pensiero, ma non è davvero il caso» dice.
Alexis si fa improvvisamente seria. «C'è qualcosa che dovete dirci?» domanda.
Io guardo Jake in cerca di qualche risposta, ma il suo sguardo è puntato su Becky.
«Ora?» sussurra alla sua ragazza.
Lei annuisce e si schiarisce la voce.
«In effetti sì, ci sarebbe una cosa che vi dobbiamo dire» risponde ad Alexis.
Alexis sbianca e spalanca gli occhi.
«Non dirmelo» sussurra.
Solo quando Jake mi guarda con gli occhi leggermente lucidi, capisco di ciò che si tratta.
«Sono incinta» dice Becky, sorridendo nervosa.
«Sono incinta» fa eco Jake. «Cioè, lei è incinta» si corregge subito.
«Porca troia» dico, guardando shoccato i miei due amici.
«Justin! C'è un bambino ora, modera le parole» mi richiama Alexis.
La guardo ancora più confuso di prima, scuotendo la testa, ma non rispondo.
Lei si alza e corre ad abbracciare la sua migliore amica. «Oddio, perché non me l'hai detto prima? Sono così felice per voi, ragazzi. È maschio o femmina? Come lo chiamerete? Aw, avete già pensato al matrimonio?» chiede Alexis, iniziando a parlare a macchinetta.
Becky scoppia ridere e scuote la testa. «Non si sa ancora nulla, Alex. Sono incinta di due settimane e l'ho scoperto tre giorni fa. Volevamo dirvelo insieme a tutti e due, quindi ne abbiamo approfittato» risponde.
Alexis annuisce e continua ad abbracciarla, facendole altre 150 domande.
«Mi hai spiazzato» dico, rivolgendomi a Jake.
Lui ridacchia. «È lei che ha spiazzato me. Stiamo insieme da così poco, ma la amo così tanto» dice.
Annuisco. «Beh, state insieme da sei mesi, ma vi conoscevate già da prima. E anche se non nascondo il fatto che sia stata una pazzia fare un bimbo così presto, sono felice che tu le stia accanto» gli dico.
«È successo e basta. Preferisco non pensare che stiamo insieme da troppo poco per poter compiere un passo così grande, le cose verranno da sé»
Annuisco. «Sappi che ti starò sempre vicino, per quanto smielato possa suonare» ridacchio.
Lui mi sorride e si alza per darmi un abbraccio.
«Grazie, amico» dice, stringendomi.
Ricambio l'abbraccio e gli dò una pacca amichevole sulla schiena.
«Quando vuoi» dico.
Ci stacchiamo e Jake ha davvero tanto gli occhi lucidi. Ma tanto.
Becky se ne accorge e lo abbraccia velocemente, lasciando perdere le mille e continue domande di Alexis.
Mi avvicino a quest'ultima e l'abbraccio da dietro.
«Lasciala respirare un po'» le sussurro all'orecchio.
Lei ridacchia e mi posa le mani sulle braccia.
«Sono davvero belli insieme» dice, guardando la coppia difronte ai nostri occhi. E lo sono davvero, belli. Sono ancora abbracciati ed è Becky quella che conforta Jake. Che bambinone.
«Anche noi siamo belli» dico, lasciandole un bacio dietro all'orecchio.
Lei si dimena leggermente al tocco: soffre un sacco il solletico in quella zona ed amo baciarla lì dietro, giusto per farla un po' di più.
«Dai, torniamo a mangiare, altrimenti le lasagne saranno immangiabili» dico, staccandomi da Alexis.
Tutti annuiscono ed ognuno si risiede al suo posto.
«Beh, allora brindiamo. Tu con l'acqua Becky, ovvio» dice Alexis, alzando il suo bicchiere con il vino.
La sua amica ridacchia ed alza a sua volta il bicchiere con l'acqua.
«A voi» dico, avvicinando il mio bicchiere a quello degli altri tre.«Sei stanca?» domanda premurosamente Jake a Becky.
Lei annuisce lievemente e sorride. «Un po', ma mi piace stare qui» dice.
Lui annuisce e prende un altro sorso di vino.
«Non dovresti bere così tanto. Dopo guido io, per la cronaca» lo riprende Becky.
Lui alza gli occhi al cielo e mi lancia uno sguardo che dice "cosa devo fare io con questa qui?" e poi annuisce nuovamente.
«Va bene. Ho altra scelta?» le domanda.
Lei scuote la testa e lui sospira rassegnato. «Come immaginavo» borbotta.
Io ed Alexis ridiamo per questo scambio di battute.
«Abito insieme a questo babbuino da meno di una settimana e mi fa già impazziste» dice Becky, guardando Jake scherzosamente.
«Ah-ah simpatica. Sei tu che fai impazzire me, se mai» ribatte Jake, assottigliando lo sguardo.
«Alex, quando andrai a vivere con Justin -anche se tecnicamente già ci vivi- preparati a dover tenere dietro ad un bambino» dice Becky.
«Hey! Non sono un bambino» dico, facendo l'offeso.
Entrambe mi guardano con un sopracciglio alzato.
«E Justin, quando abiterai insieme ad Alexis e lei rimarrà incinta, chiuditi in camera e non uscire più» mi dice Jake. «Almeno finché non saranno passati 9 mesi» continua.
Becky gli tira uno schiaffo sul braccio e scoppia a ridere. «Sei un cazzone» gli dice.
«E che cazzone» risponde lui, trattenendosi dal ridere.
Io ed Alexis osserviamo la scena tra i due in silenzio, lanciandoci degli sguardi ogni tanto.
Guardi che riguardano il futuro, la convivenza e perché no, una famiglia tutta nostra.N.A//
Hey, scusate il ritardo! Ma sono state settimane da incubo ed inoltre non ho più nemmeno idee per questa storia. Infatti, come avevo già detto, la storia si concluderà al prossimo capitolo, e dopo l'epilogo di questa, con l'inizio dell'estate, ho intenzione di pubblicare una nuova storia (sto buttando giù capitoli a destra e a manca per 3 storie diverse ed almeno una spero di riuscire a pubblicarla).
Detto ciò, grazie per aver letto e scusate per gli errori.
-Cam.
STAI LEGGENDO
Life is worth living || Justin Bieber (Sequel di "Trust")
Fanfiction// Sequel di "Trust" // E se non fosse mai successo nulla? Se Justin avesse la possibilità di ricominciare da capo?