N.A// Vi ricordo che il Missing Moment è riferito a Trust, non a Life Is Worth Living. Buona lettura
The Great Day
"Sei agitata?" domandò Becky ad Alexis, infilandosi le scarpe.
Quest'ultima la guardò stupita. "Tu che pensi?" domandò sbuffando per l'ennesima volta.
Becky scosse la testa. "Non c'è nulla di cui preoccuparsi!" disse, sorridendo ad Alexis.
"Ah no, hai ragione. Il mio futuro marito potrebbe non presentarsi all'altare, ma non mi preoccupo" disse, sorridendo nervosamente.
La damigella la guardò comprensiva. "Come potrebbe non presentarsi? Ti ama da morire! Ora muoviti, che dobbiamo uscire" disse, dando un abbraccio veloce all'amica. La guardò un'ultima volta ed uscì, lasciandola sola con la madre.
"Guarda come sei cresciuta" disse lei, guardando la figlia con le lacrime agli occhi.
Alexis annuì e le sorrise, anche lei con le lacrime agli occhi.
Mary l'abbracciò e la strinse fortemente a sé.
"Sono così felice per voi, ragazzi miei" piagnucolò sulla spalla della figlia.
Alexis ridacchiò. "Mamma, basta"
"Hai ragione, scusa. Poi ti macchio il vestito con il mascara" disse sua madre, staccandosi da lei e sorridendole.
"Ora devo uscire, però" disse la sposa, sorridendole.
Sua madre annuì.
"Ti lascio un minuto da sola. Ci vediamo dopo" disse Mary, per poi lanciarle un bacio volante.
Alexis sorrise e si prese qualche istante per osservarsi un'ultima volta allo specchio, per poi uscire."E se poi non si presenta?" chiese Justin preoccupato al suo testimone.
Jake sorrise. "Dio, quanto sei coglione" disse, dando uno schiaffo amichevole sulla spalla dell'amico.
"Sei l'unica persona che conosco che riesce a dire nella stessa frase 'Dio' e 'coglione'. In chiesa per altro" ridacchiò lo sposo.
Si guardò intorno per l'ennesima volta in pochi minuti e sospirò. Perché non arrivava?
Incrociò lo sguardo dei suoi genitori e poi quello di Becky, che stava andando verso di loro velocemente.
"Oddio" mormorò Justin preoccupato.
Becky gli sorrise. "Tranquillo, tra poco sarà qui. Sono venuta solo per tranquillizzarti, Jake mi ha detto che sei in ansia" disse lei, guardando poi il suo ragazzo.
"E tu comportati bene!" gli intimò, per poi baciarlo.
Lui le sorrise e la vide allontanarsi velocemente, probabilmente pronta ad accompagnare l'entrata della sposa.
"Sto per svenire" disse Justin, allentandosi leggermente la cravatta.
"Perché te la sei messa? Tu odi le cravatte" lo guardò confuso Jake.
Justin annuì. "Hai ragione" disse.
Si tolse la cravatta e la lanciò a sua madre in prima fila, la quale scosse la testa, guardando il figlio con un sopracciglio alzato.
Lui le fece un occhiolino e le sorrise.
"Che Dio me la mandi buona" mormorò Justin, prendendo un respiro profondo.
"Buona e anche bella. Guarda lì" disse Jake, indicando un punto in fondo alla navata.
Proprio in quel momento, la marcia nuziale iniziò ad intonare le prime note e Justin spostò velocemente lo sguardo alla sua sinistra. E fu allora che la vide.
Alexis stava camminando lentamente, a braccetto con suo padre. Guardava in basso mentre sorrideva ed una piccola ciocca di capelli le ricadeva giù dallo chignon fattele in precedenza dalla madre. Aveva un vestito semplice, ma non eccessivamente, che le accarezzava dolcemente le curve, mettendole in risalto. Un velo sottile le copriva il volto, che Justin non vedeva l'ora di alzare per baciarla. Alle spalle della sposa seguiva Becky, che la guardava sognante, immaginandosi il suo giorno perfetto.
Invece, davanti a lei, camminava allegra e leggiadra la piccola Alexis, che badava bene a non far cadere un piccolo cuscinetto con sopra le fedi nuziali.
Poi Alexis alzò lo sguardo ed incontrò quello sognante, desideroso è commosso di Justin.
Sul volto di lui si aprì un grande sorriso, che mostrava perfettamente le sue emozioni in quel momento.
Alexis ricambiò immediatamente, aumentando il passo, volendo arrivare, il più velocemente possibile, dal suo ragazzo.
Pochi istanti dopo fu davanti a lui.
"Ciao" disse lei dolcemente.
Lui sorrise ancora di più, per quanto possibile.
"Ciao" disse lui. Le alzò il velo e le diede un piccolo e dolce bacio sulla punta del naso.
"Temevo non ti presentassi" disse a bassa voce Alexis. Justin la guardò, scuotendo il capo.
"Come avrei potuto non presentarmi? Piuttosto, credevo che tu non ti saresti più presentata" ridacchiò leggermente. Quella era un'idiozia bella e buona.
Alexis non fece in tempo a ribattere perché il prete interruppe il loro breve scambio di battute.
"Siamo qui oggi" iniziò quest'ultimo a gran voce. "Per celebrare il matrimonio tra questi due giovani ragazzi innamorati: Alexis Dianne Rivera e Justin Drew Bieber"
Intanto i due ragazzi, che non aspettavano altro che il momento del fatidico sì, si guardavano intensamente negli occhi, quasi non ascoltando il discorso del prete.
Dopo pochi istanti, il prete pronunciò la domanda che entrambi stavano aspettando e, dopo aver risposto positivamente, si scambiarono un lungo ed atteso bacio."Dio, ti amo da morire" disse Justin, entrando nella loro suite d'hotel, tenendo ben salda tra le sue braccia la novella sposa.
"Anche io, ma vedi di non farmi schiantare contro il muro. Grazie" disse Alexis, ridacchiando. Lui, in risposta, la gettò sul letto, facendole emettere un piccolo grido di sorpresa.
Justin scoppiò a ridere e quasi si accasciò a terra per le tante risate.
"Tu ridi, io mica tanto" disse Alexis per poi sibilare "stronzo".
Justin allora la guardò seriamente ed iniziò ad avvicinarsi lentamente al letto.
Lei spaventata, andò a schiacciarsi contro la testiera del letto, ma non poté non farsi scappare un sorriso.
"Cos'hai detto?" chiese Justin lentamente, fermandosi solo a cinquanta centimetri da sua moglie.
"Ho detto che sei uno stronzo" ripeté lei a bassa voce. Non era intimorita da colui che ormai poteva chiamare marito, ma amava scherzare con lui. Chi mai non avrebbe voluto scherzare con Justin? Lei se lo chiedeva spesso.
Justin sorrise e in pochi secondi fu a cavalcioni sulla ragazza e le faceva il solletico ovunque.
Lei rideva, gridava e si dimenava velocemente, da una parte e dall'altra. Sembrava posseduta.
Ma a Justin non importava, lui sentiva solo la risata di sua moglie e vedeva solo il sorriso che aleggiava sul suo volto.
"Ok, ora basta, ti prego" disse Alexis senza fiato poco dopo, ma pur sempre con il sorriso sul volto.
"Come si dice?" chiese Justin, rallentando il ritmo del solletico, ormai anche lui stanco.
Lei lo guardò con i suoi grandi occhioni cioccolato, e a Justin tornò in mente il primo momento che lo aveva visti.
"Per favore, amore" disse allora lei, sorridendo.
Quelle poche volte in cui chiamava Justin in quel modo, lui non poteva resistere. Poteva anche essere arrabbiato a morte, ma bastava udire quella parolina magica, che si calmava immediatamente.
Allora lui le baciò la fronte e si distese accanto ad Alexis sul letto.
"Buon inizio di luna di miele" ridacchiò Justin, prendendo la mano della ragazza tra la sua.
Alexis scoppiò a ridere. "Non poteva iniziare meglio. Però la prossima volta preferisco una doccia con l'acqua fredda, piuttosto che il solletico. Non lo sopporto" stringendo con forza la mano del ragazzo, volendo fargli capire il suo disappunto.
"Perfetto, allora. La prossima volta di butto direttamente dentro la doccia d'oro il getto di acqua ghiacciata, aggiudicato" disse Justin con leggerezza.
Alexis lo guardò male. "Non ci provare nemmeno" disse dura.
Justin scoppiò a ridere vedendo la sua espressione.
"Ti amo da impazzire" disse, prendendole il volto con la mano libera per attirarlo a sé, per poi baciarlo.
"Ora sei incazzata per fare altro? O possiamo dare il via a ciò per cui siamo venuti qui?" domandò Justin maliziosamente.
Alexis spalancò la bocca sconcertata. "Dunque siamo venuti in Grecia solo per fare sesso?" chiese.
"Come sei rude, e la risposa comunque è no. Anche per farti il solletico" scherzò Justin.
Alexis allora si alzò da letto e, dopo essersi spogliata, andò in bagno a farsi una doccia.
Justin ridacchiò al comportamento della ragazza e con molta calma, si alzò dal letto, si spogliò anche lui ed entrò in bagno. Entrò nella doccia facendo prendere paura ad Alexis, che però scoppiò a ridere subito dopo.
Justin soffocò la sua risata con un bacio intenso, lungo e sensuale, che provocò brividi ad entrambi.
"Smettiamola di giocare ora" disse Justin con voce roca, all'orecchio di Alexis.
In risposta, lei fece un piccolo balzo ed intrecciò le sue gambe dietro la schiena di Justin.
Lui la prese per le cosce per non farla cadere e appoggiò delicatamente la sua schiena contro al muro di mattonelle fredde della doccia. Alexis posò le sue mani sulle spalle muscolose e Justin portò le sue mani sui fianchi della ragazza.
"Auguri ai novelli sposi" disse lui a bassa voce, entrando lentamente in Alexis.
"La prendi ancora la pillola, vero?" domandò lui, fermandosi un po' per fare abituare Alexis alla sua presenza.
"Guarda che sono solo passati 5 giorni da quando abbiamo fatto l'amore l'ultima volta, non un anno, e comunque è ovvio che io la prenda ancora. E ora poche ciance" disse lei, per voi baciarlo appassionatamente.
Justin allora inizio' a muoversi lentamente.
Si amarono per molti istanti ancora, per poi consumare il loro amore nuovamente sul letto matrimoniale.
"Se il sesso con te fosse sempre così, ti sposerei altre mille volte" disse Justin, passando una mano sulla schiena nuda di Alexis.
"Ah, grazie! Stai dicendo che gli altri giorni faccio schifo?" domandò lei offesa.
Justin rise. "Stavo scherzando. Sai che amo tutto di te" rispose, spostandole una ciocca di capelli dalla fronte.
"Tu scherzi troppo oggi, per i miei gusti" disse lei.
Lui le fece un gran sorriso. "Questo perché sono felice da morire" disse, per poi baciarla un'ennesima volta.N.A//
Il Missing Moment come avete potuto vedere, era incentrato sul matrimonio di Justin ed Alexis.
Spero vi sia piaciuto. Che ne pensate? Vi piacerebbe leggere un'altro Missing Moment più avanti?
Detto ciò, scusate per gli errori e a domenica prossima.
-Cam.P.s. Buon San Valentino a tutte le coppie innamorate 🎉
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Life is worth living || Justin Bieber (Sequel di "Trust")
Fanfic// Sequel di "Trust" // E se non fosse mai successo nulla? Se Justin avesse la possibilità di ricominciare da capo?