Capitolo 60- una domanda che significa tutto

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Appena Jack mi fa fare una piroetta ed io mi ritrovo a dieci centimetri di distanza da John, quest' ultimo è pronto ad afferrarmi le mani senza interrompere il ballo.
Ci guardiamo attorno impacciati per qualche istante.
"Che coincidenza" scherza lui dopo un po'.
Mi viene da ridere, ed anche il suo viso viene illuminato da un lieve sorriso.
Abbozziamo qualche passo di danza in silenzio, cercando di essere il più naturali possibile.
Mi guardo intorno cercando disperatamente un argomento di conversazione, poi mi viene un' idea.
"Secondo me a tua sorella piace Michael " gli faccio l' occhiolino.
Alza gli occhi al cielo.
"Si, anche io l' ho notato..."
Sorrido mentre lo guardo.
"Sembra che io sia destinato ad averlo tra i piedi" commenta ironico.
"Chi lo sa, magari diventerete amici" ipotizzo.
"Mmh, si, certamente " dice.
"Io ed Emma lo siamo diventate" affermo.
"...Più o meno" aggiungo.
Mi guarda maliziosamente.
"Tu ed Emma lo siete diventate quando io mi sono tolto dai piedi" mi ricorda.
Mi mordo un labbro riflettendo.
"Beh, la situazione non era tanto diversa da adesso" lancio la frecciatina.
Si, voglio sapere cosa pensa.
Ho bisogno di risposte definitive.
"Ti sei voluta togliere tu dalla scena" ribatte, guardandomi negli occhi.
"Non ho detto il contrario" ammetto.
"....Comunque sai di non esserne mai uscita veramente" sorride.
"Sennò non saremmo qui a ballare insieme, sperando che uno dei due dica qualcosa di sensato prima di andare a baciarci in giardino" afferma convinto.
Mi viene da ridere.
"John..." mormoro.
Anche lui è divertito.
"Beh, vuoi negarlo?" mi domanda.
Lo guardo.
"Mmh...io..." ci penso su.
Sto per rispondere, ma qualcuno ci interrompe.
Di nuovo.
"Van, ti squilla il cellulare nella borsa" mi fa presente Michael, indicandola.
John mette le mani in tasca e lo fulmina con lo sguardo.
"Oh, grazie" dico,dirigendomi verso l' appendiabiti.
Cammino lentamente, pensando a John e a tutto quello che dobbiamo e vogliamo ancora dirci.
Estraggo il telefono dalla borsetta e noto con stupore di avere perso ben due chiamate da parte di una mia compagna di classe.
Dato che al momento ho ben altro a cui pensare, getto l' apparecchio elettronico dove si trovava un secondo fa e torno da John, che però sta ormai ballando con Jamie.
Alzo gli occhi al cielo e mi dirigo in giardino a prendere una boccata d' aria, e a darmi della stupida da sola perché non so mai tenermi stretta le cose belle.
Possibile che io debba rovinare sempre tutto?
Sono una macchina perfetta creata per l' autodistruzione.
I miei sentimenti sono dei qualificati soldati suicidi.
Guardo l' orizzonte e penso a qualunque cosa abbia a che fare con la mia vita e con che cosa voglio essere.
A cosa ho fatto e a che cosa farò.
E soprattutto penso a John.
Dopo un tempo che mi pare essere stato lunghissimo, sento dei passi avvicinarsi.
È Clara.
"Van?" mi chiama.
"Si?" rispondo.
"Vieni dentro? Tom sta per fare un discorso a Jack e Cindy" ride.
"Non possiamo perdercelo" afferma.
Annuisco, serena, pensando a quante cose stupide e tremendamente divertenti dirà.
Mi dirigo insieme a lei alla villa e rientriamo dalla porta.
In mezzo alla sala, però, c'è l' altro dei due gemelli.
"Oh, eccola " gli fa notare Jack, dandogli una gomitata.
John mi guarda.
Sorrido imbarazzata.
"Cosa mi sono persa?" domando.
"Diglielo, fratello mio. Compagno di mille avventure. Principe. Artefice dei migliori ricordi che io..." lo prende in giro Tom, appoggiandogli una mano sulla spalla.
Tutti ridiamo.
"Si,si, ho capito. Grazie, Tom" gli sorride lui, stando al gioco.
È così incredibilmente bello vederli andare d' accordo, anche solo per un momento.
"Ehm... " incomincia John, accarezzandosi il mento.
"Vanessa, volevo parlarti.
Forse non ti piacerà che io lo faccia davanti a tutti, ma è tutto il giorno che provo a trovare un momento adeguato e qualcuno o qualcosa ci interrompe" dice, sottolineando le ultime parole e guardando i presenti.
Quelli chiamati in causa ridono.
".....ci ho pensato a lungo. Stare con te è la cosa più complicata di questo universo" mi guarda negli occhi.
"Credo sia una cosa reciproca" sorrido, lievemente amareggiata e stupita dalla situazione generale.
Ride, guardando il pavimento.
"Può darsi" mi da ragione.
"....Però ho imparato a mie stesse spese ad accettare il fatto che io non abbia scelta" afferma.
Rifletto preoccupata sulla sua ultima frase.
Mi avvicino a lui.
"In che senso non avresti scelta?" domando.
"Nel senso che o sto da solo, o sto con te.
Non trovo altre possibilità che possano rendere la mia vita per lo meno accettabile" afferma.
Una commozione immensa si prende gioco di me.
Sorrido ampiamente e mi mordo un labbro.
"È la cosa più bella che..."
"Penso che debba continuare ancora con un particolare" mi interrompe.
"So di essere un disastro. Sono forse ancora un po' immaturo in certe situazioni, non sempre riesco a riflettere sugli avvenimenti assurdi che capitano a noi ogni giorno:o vedo tutto bianco o tutto diventa nero. Ho un carattere deciso, complicato, a tratti sicuramente insopprtabile.
Sono stato un cretino molte volte, e non ti assicuro che non lo sarò mai più" dice.
"No, infatti, non glielo assicurare" interviene Tom.
I presenti ridono, io sono presa solo dalle parole del bellissimo ed insostituibile ragazzo con il viso a pochi centimetri dal mio.
"Però una cosa che ti posso garantire è il mio amore infinito ed incondizionato per te e per tutto ciò che sei" aggiunge, la voce ferma e gli occhi inondati di....insicurezza? Emozione? Lacrime?
Annuisco.
"Anche questo è reciproco" riesco soltanto a dire.
Sorride in un modo mai visto prima.
"Allora penso sia arrivato il momento di chiederti una cosa" dice.
Si tasta la tasca e nella sua mano compare poco dopo una scatolina.
Il cuore inizia a martellarmi nel petto, le gambe mi tremano e il mio cervello va in tilt.
Tutti si sono ammutoliti.
Io è già tanto che continuo a respirare.
"Che cosa stai facendo...." sorrido, portandomi una mano alla fronte.
"Ti chiedo di prendermi con tutti i miei difetti, i miei modi che non ti piacciono, la mia bocca che non tace un attimo e la mia famiglia strana" ironizza.
"Grazie, sempre presente" sento Tom dire da qualche parte per la stanza.
"Ti chiedo di farlo perché sto imparando a conoscere che cos' è la vita , ma ritornerei ad essere un completo ignorante in materia se tu non accettassi, perché non so cosa voglia dire vivere se non ci sei tu a farlo con me" afferma.
"I problemi sono più facili se ad affrontarli si è in due" dice.
Le lacrime agli occhi e le guance in fiamme non mi impediscono di guardarlo profondamente nei suoi occhi meravigliosi, che sono stati l' inizio di tutto.
" Proprio io? Con tutto quello che ho fatto passare a noi due? E con la mia lunaticita' ed il mio carattere decisamente discutibile?" mi prendo le mie colpe.
"Tu, perché le altre non sono te" annuisce.
Solleva il coperchio della scatolina mi mostra un anello che è dire poco spettacolare.
Scuoto la testa.
Non sta succedendo davvero.
"Non ti chiederò di sposarmi, perché penso che nessuno dei due sia ancora pronto a pensare a questo, e perché io non sono capace di organizzare un matrimonio " ammette, ed io rido di gusto.
Mi prende la mano e l' appoggia sulla sua, mentre con l' altra mostra l' anello a mezz'aria.
"Però ti chiederei di passare oltre, e di dirmi che vuoi almeno provare ad essere mia per sempre" conclude tutto d' un fiato.
Ci scambiamo uno di quegli sguardi che sono soltanto nostri, e che non trasmettono altro che amore.
Amore vero.
Il silenzio più assoluto culla i miei pensieri mentre John attende una mia risposta.
Una risposta che arriverà presto, e sarà per sempre.

FINE SECONDA STORIA

Vorrei ringraziare chiunque legga e abbia letto anche un singolo capitolo di queste due storie che sono nate per caso ormai quasi un anno fa e che mi hanno regalato immense soddisfazioni.
Un grazie a chi vota, a chi commenta e a chi mi da pareri su tutto questo.
Un hobby che mi appassiona e che non sarebbe divertente neanche la metà di quanto lo è se non fosse per voi.
Un grazie alle mia amiche: Giulia,Veronica, Debora ,Martina,Gaia per aver letto ed espresso pareri almeno mille volte su tutto ciò che ho scritto.
Vi mando un bacio e aspetto chiunque voglia a leggere PINK 3 , che inizierò a scrivere il prima possibile.
G R A Z I E ! 💖

Ps. Ho appena pubblicato anche una nuova storia: Blue like an Ocean!
04/12/17: Ps: Pink è tornato!! Se siete curiosi cercate la storia "King Land" nel mio profilo!  Un bacio

Pink 2-AgainDove le storie prendono vita. Scoprilo ora