CAPITOLO 16

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Caroline si svegliò con un gran mal di testa.
Fece fatica a riaprire gli occhi a causa della forte luce, e quando mise a fuoco ciò che la circondava, capì perchè intorno a lei non ci fosse che bianco immacolato.
Era in infermeria. L'infermeria della scuola, più precisamente.
Nella stanza non c'era nessuno, tanto che si potva solo udire il suono elettronico dei macchinari.
Girò la testa e vide che le stavano facendo una trasfusione: non essendosi nutrita, il suo corpo non era riuscito a generare altro sangue, per compensare quello che gli Strigoi le avevano tolto.
Guarando dall'altro lato, vide un diffusore di sangue: uno strumento, simile alla flebo, che veniva utilizzato per nutrire i Moroi che erano troppo vecchi per mordere il donatore, avendo comunque perso i denti, oppure per i Moroi in coma.
Gli occhi di Caroline luccicarono quando vide che la sacca era piena di sangue, allungò la mano e afferrò il beccuccio.
Succhiò avidamente, assaporando il gusto del sangue, e subito si sentì molto meglio.
I giorni seguenti furono orribili senza Zoey.
Gli studenti non le rivolgevano la parola, ma quando lei faceva il suo ingresso in aula, bisbigliavano.
Non ci voleva un genio per capire che avevano scoperto tutto, e parlavano.
Si sentiva più sola che mai: senza la sua migliore amica, senza suo fratello, senza i suoi genitori.
Infatti la regina Lissa, a causa di impegni che l'avevano trattenuta in Russia, non aveva avuto possibilità di raggiungere la figlia.
Caroline però, non aspettava altro che i guardiani le chiedessero un colloquio. E fu così.
Sua zia Rose e suo zio Dimitri vennero a fare rapporto, con un'altra dozzina di guardiani. Guardiani reali.
C'era di mezzo Damon, erano loro che dovevano intervenire. Ancora di più se, la figlia dei capi guardiani, era rimasta coinvolta.
«Cosa è successo, Caroline?» le domandò con voce dolce Rose.
Sapeva che sua zia faceva di tutto per metterla a suo agio e di non stressarla, ma ciò era impossibile date le decine di occhi che la osservavano.
«io..» era stato orribile. Non voleva ricordare. Si coprì le mani con il volto.
Rose si scambiò un'occhiata con Dimitri, che, visibilmente preoccupato, le andò vicino.
Le scoprì il volto dalle sue stesse mani, e Caroline ebbe occasione di scrutare il suo volto: era pallido, molto pallido; le occhiaie solcavano il suo volto, e gli occhi erano rossi. Non aveva dormito.
Il pensiero di Zoey lo stava struggendo.
«Ascoltami, Carol.» iniziò lui «qualsiasi cosa sia accaduta, noi possiamo darti una mano. Possiamo dare una mano a loro. Ti prego, parla cerca di ricordare. Perchè tu e Zoey siete scappate?»
Un brivido lungo la schiena la scosse e lei iniziò a tremare. Sudava freddo, cercava la forza dentro di lei per parlare, per dire qualcosa.
«Voi sapete..» iniziò con voce flebile «..che quella notte, la notte del ballo, Damon è stato rapito dagli Strigoi.»
Rose e Dimitri, con un'impassibilità da guardiano, annuirono.
«Zoey era distrutta, e fece un gesto stupido. Lo chiamò al cellulare. C'era una minima possibilità che Damon rispondesse, anzi, forse era completamente inesistente. Ma lui rispose.»
Questa volta tra i guardiani ci fu una scossa di agitazione.
«E poi?» ribadì Rose.
«Zoey parlò con lui. Lui le rivelò che era diventato uno Strigoi.»
Dimitrì s'irrigidì inpovvisamente, poi diede un forte pugno sul tavolo.
Rose gli mise una mano sulla spalla in segno di conforto, ma il dhampir era troppo sconvolto. Qualcosa nella sua mente si era risvegliato, i ricordi si affollavano nella sua mente.
«Avevo paura. Zoey era disperata. Voleva fare qualcosa, sapeva che se Damon avesse continuato a camminare e respirare, lei non sarebbe riuscita a andare avanti.»
Rose ebbe un tuffo al cuore. Anche lei aveva fatto una cosa del genere per Dimitri, anni prima. Zoey era proprio sua figlia.
«Non le avrei mai permesso di andare da sola, quindi l'ho seguita. Ma non ce l'abbiamo fatta, e Damon è riuscito a sopraffarla.»
Gli occhi di Dimitri luccicarono «Ora lei dov'è?»
Caroline strinse le mani, conficcandosi le unghia nella carne. Le seccò la gola.
Come poteva dire ad un padre che sua figlia era diventata una morta vivente?
«Io.. Io..» balbettò, poi sospirò.
«Damon le ha dato un'ultimatum. Voleva stare con lei, per l'eternità. Le ha intimato di divenire una Strigoi, altrimenti mi avrebbe uccisa.»
Caroline si passò le mani sul volto per asciugare le lacrime. Ti proteggerò per sempre.
Rose l'abbracciò. Lei non piangeva mai, e nemmeno all'ora lo fece. Ma Caroline vide che la sua aura si era contornata di nero, l'angoscia.
Dimitri era distrutto: aveva sempre desiderato una figlia, l'aveva avuta per un miracolo, ed ora era morta. MORTA.
Il suo miracolo. Il suo piccolo miracolo.
Caroline alzò lo sguardo «devo dirvi una cosa» posò lo sguardo sui guardiani e aggiunse «privata.»
Dimitri fece segno ai colleghi di uscire, e loro, con riluttanza, obedirono.
«Dicci tutto, Carol.» la voce di dimitri non sarebbe potuta essere più sottile e angosciata.
«Zoey.. Aspettava un bambino.»
Rose strabuzzò gli occhi e fece un passo indietro.
«Era di Damon, ovviamente.» aggiunse.
Dimitri si lasciò cadere lungo il muro. Quella situazione era irreale, impossibile. Quello era un incubo.
«Come..» sussurrò Dimitri, parlando tra sé e sé.
«Si amavano, zio. Si amavano tanto.»
Ci fu silenzio. Un silenzio insopportabile.
«Caroline, puoi andare, grazie.»

Quando Caroline uscì dalla stanza, si trovò l'alta figura di Stefan che la scrutava.
Un impeto di rabbia la pervase e l'istinto di dare un pugno al ragazzo le pizzicò al braccio. Lo guardò gelida, e fece per andarsene, quando Stefan la bloccò.
«Cosa hai detto ai guardiani?» più che una domanda, era un pretendere di sapere le cose.
«Questo non ti riguarda.» rispose gelida Caroline.
«Zoey era la mia ragazza» disse Stefan a denti stretti. «Ho il diritto di sapere come sta.»
La rabbia di Caroline stava esplodendo.
«TU OSI DIRE CHE ERA LA TUA RAGAZZA, DOPO CHE L'HAI CHIAMATA SGUALDRINA DI SANGUE E L'HAI INDOTTA ALL'AUTOLESIONISMO!»
Stava gridando a squarciagola, ma non le importava. Non le importava se a meno di tre metri c'erano i genitori di Zoey, che quell'ala dell'Accademia era germita di guardiani, ne tanto meno dei ragazzi che la guardarono con aria sconvolta.
Anche Stefan era impietrito, e Caroline si accorse che quelcosa nella sua espressione cambiò. Si rilassò.
«Ho sentito qualcosa.» iniziò lui, stavolta con fare più pacato «se Zoey è diventata una Strigoi, possiamo aiutarla.. Lei diventerebbe una Vampire...»

BOOOM

Ci fu uno schianto ben udibile, tutti i guardiani in allerta.
E poi qualcuno disse «GLI STRIGOI! GLI STRIGOI HANNO ABBATTUTO LE DIFESE MAGICHE!»

Vampire Academy E La Storia ContinuaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora