Capitolo 10 : Smarrita

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Julie

Mi trovo improvvisamente da sola. Riapro gli occhi e sono sola.
Sola , in piedi , al buio , in un cinema semivuoto . Nessuno ha sicuramente visto...
Per quello che ne so potrei anche aver sognato... o immaginato tutto mentre Bogart e la Bergman ....
Ma non è così. Il suo profumo invade ancora le mie narici, il mio petto ospita un cuore impazzito, che batte oltre un ritmo umano, e mi ritrovo un rimescolio dentro... nulla è più dov'era ... ma ho come l'impressione che che adesso tutto è dove deve essere .
Crollo seduta. Le immagini in bianco e nero continuano a scorrere davanti a me, ma io non vedo più nulla. Sento ancora le sue labbra su di me ... la sua lingua che mi esplora delicatamente e che accende ogni parte cosciente ed incosciente dentro di me.
Devo andare. Devo tornare a casa e cercare di sedare la folle inquietudine che ora mi toglie il fiato. Devo andare.

Percorro veloce il breve tratto di strada fino al mio appartamento. Tra la folla che invade a tutte le ore questo animato quartiere cerco qualcuno .... qualcuno le cui labbra sono ancora su di me...le sento.
Ma non c'è... Non lo vedo...
Prima di aprire la porta ... busso a casa di Jackie.

- Ehi ! Julie, come va? Vieni entra! - mi accoglie sorridente - che succede ? Tutto bene? - mi dice ora scrutando il mio viso.
- Se devo dire la verità. .. sinceramente non lo so. - devo parlare con qualcuno ....
- Quindi? - chiede Jackie impaziente.
- Sono andata a vedere Casablanca giù al vecchio cinema. -
- Ok. E allora. ..? -
- Si era in pochi capisci... ma ad un certo punto un tipo si siede vicino a me. -
- E. ..? -
- Tipo dal fare elegante...-
- Magari con impermeabile e cappello sugli occhi...- dice sorridendo Jackie.
- Si , infatti! -
- Bogart stava sullo schermo Julie, non seduto vicino a te! Almeno spero! -
- Guarda io non so chi fosse , ma quando ad un certo punto la sua presenza così vicino , in una sala praticamente vuota... insomma quando ho deciso di spostarmi e mi sono alzata per farlo... - quasi fatico ancora a realizzare.
- E quindi Julie? -
- Il tipo si è alzato e mi ha abbracciato con vigore... e mi ha baciato come nessuno ha fatto mai... - abbasso gli occhi un istante... un po' mi vergogno...
- Wow... e poi che è successo?! -
- È durato non so quanto... poi all'improvviso mi sono ritrovata da sola, nel buio della sala... mi sembra di aver sognato ma sono abbastanza certa che non sia così... solo che non mi sento più la stessa persona....-
- Wow wow wow Julie!!! È certo che se avesse voluto farti del male ... Non saresti probabilmente qui a parlarne con me... ma hai cercato di capire chi fosse o di vedere dove fosse andato? -
- Dopo il primo momento di smarrimento. .. si, certo, ma non c'era nessuno e in sala nessuno ha visto... insomma potrei aver sognato...-
- Ma non è così ! Ne sei certa no? -
- Si . Non ho sognato . Solo un bacio. È stato solo un bacio, ma non riesco più a vedere le cose nello stesso modo. -
- Inguaribile romantica! -
- No... forse solo sconvolta... e avrei bisogno di dormirci su... -
- Davvero? Poi mi spieghi come farai ! Io non ce la farei proprio! , ma non sei riuscita a vedere affatto chi fosse, magari è qualcuno che conosci... a cui tu piaci.... Julie, accidenti, sarai riuscita a vedere qualcosa! -
- No, giuro... ti assicuro che adesso almeno saprei cosa pensare... invece che sentirmi così..-
- Ci vuole un po' di vino. E se ci sbronziamo leggermente la cosa non sembrerà più così strana, diciamo? -
- No, grazie Jackie , non posso permettermi di aver un brutto mal di testa domani, devo lavorare molto nei prossimi giorni per l'inaugurazione di venerdi prossimo... ma grazie del pensiero... - dico piu o meno convinta - sarà meglio che vada a dormire... Ciao Jackie e grazie ...-
- Di nulla tesoro, cerca di dormire. A domani-

La mia notte trascorre pressoché insonne. Totalmente immersa in un dormiveglia confuso e praticamente tra le braccia che mi avevano stretto per un tempo infinitamente lungo ed allo stesso tempo infinitamente breve.
Un alba livida e nevosa mi vede convinta di un unico assunto. Devo trovarlo. Non so come, non so dove, ma io devo trovarlo.
Come se fosse semplice ... cercare un uomo senza volto in una città di oltre diciotto milioni di abitanti... altro che un ago in un pagliaio...
Beh... magari è un habitué del cinema del quartiere. .. potrei reicontrarlo proprio li... o se conosce quel cinema forse vive qui intorno... magari non lontano da me... o forse magari mi conosce già. ..
Dovrei aver paura forse... eppure non riesco a temere ...Non riesco a pensare che volesse farmi del male... il trasporto messo in quel bacio sembrava.... sembrava amore...
Mio Dio, ma cosa mi salta in mente? Non so più qual'è il sapore dell'amore... eppure quel bacio me lo ricorda così tanto...

Ho scrutato ogni viso stamane, l'ho cercato in ogni volto ogni giorno... sono sfinita, prosciugata da un anelito che mi induce a cercarlo ovunque, comunque.
Ed ho lavorato ogni giorno nella speranza che entrasse dalla porta della Galleria e mi dicesse : - Sono qui , sono io l'uomo che cerchi, sono io che ti amo... -
Ma sono completamente andata.... e finalmente è venerdì.

Jackie mi aiuta aiutato a scegliere il mio abito per questa importante serata. Mi ha aiutato a fare di me una perfetta padrona di casa, con i suoi consigli, con le sue raccomandazioni zen... per fortuna Jackie o sarei in preda ad una agitazione folle.
Non ultima proprio ieri Stein mi ha comunicato di aver venduto la Galleria... e avrò un nuovo proprietario con il quale avere a che fare, al quale devo sperare di piacere, anche per mantenere un posto di lavoro , che date le circostanze è troppo importante per me..
Come se non bastasse la tensione per l'evento di stasera.
In ogni caso sono pronta , devo esserlo.

- Questo vestito ti sta d'incanto... sembri una principessa, Julie, sembri uscita da una favola...-
- Una favola un po schizofrenica... considerando quanto sono nervosa... ma grazie , sei molto cara... e strepitosa anche tu !-
La guardo nei suoi tacchi dodici e nel suo mini abito nero, che spero nascondera' sotto un pesante cappotto, date le temperature glaciali della serata.

Mentre io davanti alla Galleria accolgo gli ospiti nella gelida serata newyorkese penso solo che così scollata,mi prenderò di certo una polmonite se Stein e signora non arriveranno prima possibile. Jackie mi guarda in modo compassionevole. ..
- Spero solo che tu possa rientrare prima possibile... o diventi blu anche tu... in accordo con il vestito...-
- Me lo auguro...- rispondo sorridendo a denti stretti.
Ma ecco la limousine. Finalmente.
Vado incontro ai signori Stein ... e poi... anche un altro uomo scende dall'auto. Finn?
Non capisco... ma è proprio un bel vedere...
Abbraccio commossa la signora Stein, il suo contatto sempre pieno di affetto sincero per me.
E saluto Mr.Stein ... e i miei occhi sono su di lui... Adam...

- Julie, ho il piacere di presentarti il nuovo proprietario della Galleria Stein, il signor Adam... -
- Finn!- concludo io senza rendermene conto... che imbarazzo... ma lui accenna un sorriso ed io nonostante un certo sconcerto per la notizia appena ricevuta mi sciolgo in sorriso in cui mi sento coinvolta , molto coinvolta...
- Sono lieta di rivederla - dico , abbassando lo sguardo per un istante .
-Anch'io Miss Brooks, sono felice di rivederla. .. spero che la situazione non la turbi ... - mi sussurra pericolosamente vicino... mentre un profumo che mi pare di conoscere ... mi annebbia la mente...
Ma devo riassumere il controllo di me...
- A dire il vero il cambio della proprietà un po'mi aveva preoccupato, ma... forse adesso sarà meglio entrare, non crede? -
Il suo sguardo di ghiaccio mi attraversa e poi all'improvviso mi prende per mano e preceduti dai signori Stein ci avviamo verso la porta di ingresso della Galleria.
Sono in fiamme.

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