Cap. 8

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Ero a lezione di letteratura quando lo vidi entrare. Era in ritardo. Mi trovavo seduta nel penultimo banco con un ragazzo che non avevo mai visto prima, bel tipo anche, ma per niente paragonabile alla bellezza stravolgente di quel ragazzo tre banchi a sinistra da me. Jason ovviamente. L'ultima lezione eravamo seduti vicini.. pensai. Vidi la professoressa di letteratura segnare sul registro il suo ritardo e invitarlo subito a giustificarsi, lui rispose: << Mi scusi professoressa, ho trovato traffico e due semafori rossi. Giornata sfortunata. >> commentò infine sarcastico facendo sghignazzare gli altri. << Ok Grant, per stavolta la scampi, ma alla prossima dovrò farlo presente ai tuoi. >> disse seria la prof guardandolo. << Certo signora, lo trovo giusto. >> rispose pacato e gentile come al solito. Risi anch'io, non so perché, anzi si, sapevo benissimo perché stavo ridendo.. Jason aveva raccontato in modo perfetto quella balla, perché era due macchine dietro di me all'ultimo semaforo, e quest'ultimo era verde, non rosso. << Chi sta ridendo la in fondo? >> sentii dire. Mi nascosi dietro la borsa che avevo messo sopra il banco e per fortuna la prof non si accorse che ero io e cominciò scorrevole la sua lezione. Presi un respiro di sollievo. << Ehi, sei nuova? Perché hai riso? >> Mi volsi verso il mio compagno di banco che guarda caso mi stava fissando. << Oh, una sciocchezza. >> risposi << Comunque si sono nuova di qui, mi chiamo Scarlett. Tu chi sei? >> << Albert, piacere! >> esclamò lui stringendomi la mano e dandomi due baci sulla guancia a sorpresa e facendomi quindi ritrarre sorridendo nuovamente per quel gesto inaspettato. Ritraendomi vidi per un attimo qualcuno che mi stava osservando, o meglio, ci stava osservando; così decisi di proseguire in qualche discorso con Albert di proposito. << Allora Albert, che mi racconti? Com'è questa scuola? >> domandai scandendo bene ogni parola in modo da far vedere che stavo parlando con quel ragazzo senza problemi. << Una noia. >> mi sentii rispondere. << Beh ma ci sarà qualcosa di entusiasmante o che ti piaccia qui no? >> Domandai per entrare almeno in minima parte nel discorso. Albert mugugnò qualcosa e poi disse: << No, niente. >> Mi cascarono le braccia. A qual punto riguardai nella direzione in cui mi sentivo osservata e vidi Jason sghignazzare. Mmm... ragazzo più socievole di questo non potevo trovarmi! pensai vedendo che la mia tattica di provar a fare ingelosire Jay non stava riuscendo. Un altro sguardo da Grant nella mia direzione. << Ma proprio niente? >> chiesi insistente ad Albert. Lui ci pensò, perché rimase concentrato per alcuni secondi e questo dette un piccolo barlume di speranza alla mia tattica, ma subito mi ricascarono nuovamente le braccia perché rispose: << No, proprio niente. >> Sbuffai incurante che mi sentisse. << Ah a parte i ragazzi! >> sbottò di colpo Albert tutto felice. << Vuoi dire le ragazze? Ti piace qualcuna? >> Forse con quest'argomento avrei potuto farcela, pensai con mezzo sorriso stampato in faccia. << No. Ma adoro quel ragazzo in prima fila, lo vedi? Si chiama Cole. >> Rimasi spiazzata per qualche secondo e poi guardai Cole. << Si, è figo. >> risposi impassibile e chiudendo lì ogni tipo di discorso con Albert. Jason ora stava ridendo più di prima e si faceva pure vedere che se la spassava, sicuramente sapendo già da subito che stavo provando a flertare e a farlo ingelosire con un ragazzo dell'altra sponda. Ma che potevo saperne io? Anche di schiena lo vedevo ancora ridere, perché le sue spalle ampie si muovevano di continuo su e giù, poi ogni minuto continuava a girarsi fino a che non lo guardavo anch'io, e questo lo faceva solo e soltanto per ridermi in faccia di nuovo. Ti odio. Gli mimai con le labbra quando si rigirò nuovamente. Anch'io. Mi rispose lui facendomi la linguaccia. << Che tipo. >> dissi a bassa voce fissando il banco. << Chi Cole? >> << No Albert. >> << McLean? >> mi sentii chiamare un secondo dopo. << Si? >> risposi ad alta voce verso la prof. << Ha finito di parlare? È dall'inizio della lezione che la vedo distratta. Venga qui al primo banco, si sieda vicino a Cole. >> << Perfetto. >> commentai ad alta voce tra me e me. << Come ha detto? >> << Niente prof, è che sono contenta di sedermi vicino a Cole, ho sentito parlare bene di lui. >> dissi lanciando un'occhiata ad Albert che mi osservò in completo imbarazzo dicendomi sotto voce: << Sei pazza? Lui non lo sa! >> e arrossendo immediatamente dopo. << Ops scusa Albert. >> Gli risposi velocemente facendogli un'espressione implorante di pieno perdono. Presi le mie cose e feci apposta il giro largo passando davanti a Jay e mentre lo feci gli diedi un pizzicotto sul braccio. << Ahi! >> esclamò piano lui. << Ah non ridi anche per questo? Pensavo di si! >> esclamai sarcastica. Jason rimase fermo a fissarmi senza rispondermi e dovetti allontanarmi di fretta al primo banco per evitare che un certo calore mi colmasse il viso. L'ora sembrava non finire mai, e non parliamo dei i cinque minuti che mancavano alla campanella, peggio ancora. Angoscianti. << Ti aspetto fuori dalla porta. >> mi sentii dire all'orecchio appena terminò la lezione. Lo guardai. << Cos'è, hai intenzione di sfidarmi a duello Grant? >> gli chiesi sorridendogli. << Può darsi. >> rispose lui con mezzo sorriso dirigendosi fuori dall'aula. Dio quant'è interessante! pensai mettendo le ultime cose nella borsa. << Scarlett? >> Mi girai verso Albert ancora in fondo all'aula. << Si che c'è Albert? >> chiesi alzandomi. << Com'era stare così vicini a Cole? >> Dovetti trattenermi per non ridere, ma in fondo mi fece una certa tenerezza quel maschietto. << Scusa ma, ero distratta da un altro ragazzo. Non ho fatto molto caso a Cole. >> << Oh ok, non importa. È Jason Grant il ragazzo in questione? >> Annuii. << Carino anche lui. >> commentò arrossendo. << Ehi sta attento, l'ho visto prima io! >> esclamai ridendo e prendendolo in giro. Albert alzò le mani in segno di resa e rispose: << Tranquilla, amerò sempre Cole. >> e se ne uscì anche lui. Feci cinque passi per seguirlo ma prima che potessi varcare la porta, un braccio mi spinse nuovamente dentro. << Ehi ma che? >> Pronunciai appoggiandomi ai primi banchi. << Scusa Scar, ma visto che non c'è rimasto nessuno qui.. >> e con questa frase chiuse la porta alle sue spalle. << Hai deciso di uccidermi? >> domandai guardandolo in modo beffardo. << Forse.. >> rispose Jay fermandosi di fronte a me. Gli feci una smorfia. << Allora, che c'è di così segreto che vuoi dirmi visto che mi hai rinchiuso qui? Vuoi per caso rispondermi alla domanda di ieri sera? >> << Quale domanda? >> rispose lui avvicinandosi di poco. << Del perché ti comporti così con me.. >> pronunciai non staccandogli gli occhi di dosso. << E come mi starei comportando secondo te? >> chiese mordendosi poco il labbro inferiore. << Come uno che non vuole far scoprire qualcosa di se; o forse è solo paura. >> << Paura? >> << Si, esattamente. >> risposi seria anche se un po' intimorita. << Paura di cosa Scar? >> mi chiese lui in tono giocoso. << Non lo so.. dimmelo tu visto che ci sei. >> Sorrise, più che sorridere era una sorta di ghigno compiaciuto. << Sei furba. >> disse poi bloccandomi al banco. Per un attimo mi si smorzò il respiro. << Ma non troppo >> finì di dire e senza fare o aggiungere altro uscì. Non si voltò nemmeno a dirmi ciao. Rimasi lì ferma con un'espressione talmente assurda in faccia che gli studenti dell'ora dopo appena entrati mi guardarono male. Boh. Di che abbiamo parlato alla fine? mi chiesi uscendo. Non ci ho capito niente. Però avevo capito una cosa di lui.. Jason non era solo interessante, era super interessante!                                                     

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