10.

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Sono le 8:00.
Oggi non vado a scuola.
Non sto bene.
Ieri non volevo darlo a vedere a Giorgio.
Mi sento come se qualcuno mi avesse tirato una martellata.
Mi alzo e vado verso la cucina.
Mi sento svenire.
Tutto questo mi sta uccidendo.
Benedetta mi sta uccidendo.
Mi sento debole.
Arrivo in cucina dove trovo un bigliettino
"Cara Fede, oggi io e mamma saremo via fino alle 20:00. Per favore non combinare cazzate.
-Steph."
Io le voglio bene anche se non lo dico.
Non lo dico proprio a nessuno.
Si nota se tengo a qualcuno.
Sto con loro. Non hanno bisogno che le dica tutti i giorni "ti voglio bene " o "ti amo". Non serve. Io lo dimostro.

Mi b preparo la colazione e vado in bagno.
Decido di farmi una doccia.
Mi tolgo le bende piene di sangue, il pigiama e la treccia con cui ero andata a dormire.
Metto la musica ed entro in doccia.
Secondo me la musica è la miglior medicina per l'anima.

Parte la canzone "Are You With Me" .

Comincio ad insaponarmi il corpo.
Le ferite bruciano.
Sono le mie "Ferite di Battaglia"
Mi sento scema a guardarle.

Esco dalla doccia.

Sono le 9:30.
A quest'ora avremmo avuto l'ora di storia.
Finalmente è venerdì.
Domani esco con Rebecca.

Mi stendo sul letto e mi arriva un messaggio
《Sei a casa?》
È di Benedetta.
《Sì...》rispondo scazzata.
《Ah. Beh certo sempre a casa lei...》
《Scusa cosa hai detto?》rispondo
《Eh niente dico solo che quando non hai voglia di parlare o vedere qualcuno ti fingi malata e te ne stai a casa. Furba eh.. nah neanche tanto.》risponde .
《Senti ma tu devi scrivermi o cercarmi solo per litigare? 》
《Mm... sì vedo che hai capito. 》
《Senti allora non mi cercare e facciamola finita. Sei solo una bambina, cresci un po'.》 Dico e chiudo la chat.
Ero distesa sul letto quando ad un certo punto mi arriva un messaggio, sempre da Benedetta.
《Allora non ci siamo capite vedo.
1. Tu non puoi parlarmi così
2. Sei solo una scema, una poco di buono. Una deficiente. Tu dici di avere molti amici fuori da scuola.Si vede infatti quanti amici hai, tutti sinceri? Perché io ammetto di averne pochi ma almeno quei pochi sono sinceri e non barricati di falsezza.
Tutti ti odiano. Lo capisci questo, vero? Mi sa di no sennò ti saresti già uccisa. Avvelenata, impiccata come vuoi tu. Se vuoi conosco un tipo che vende droghe potenti, vuoi? Dai almeno ti uccidi e fai felici tutti. Giorgio compreso.
Vabbeh ora vado prima che la prof mi becca. Ti odio》
A queste parole mi viene davvero da uccidermi.
Non valgo niente per nessuno.
Non ho amici .
Sono troppo scema per averne di sinceri.
Non visualizzo e corro in bagno.
Si ricomincia da capo.
Tutto.
Sto male .
Voglio morire. Per favore uccidetemi.


POV'S GIORGIO

Vedo Benedetta sorridere dopo aver messo via il telefono.
Capisco che qualcosa non va.
Riconosco quel sorriso.
È il sorriso di quando maltratta Federica.
Decido di prendere il telefono,metterlo in tasca e chiedere alla prof se posso andare in bagno.
Non mi manda.
《È urgente prof.. si fidi》dico
La prof mi guarda e dice
《Vai ma fai in fretta.》Dice
《Sissignora.》
Corro verso il bagno e scrivo a Federica.
《Cos'è successo? Se c'entra ancora Bendetta l'ammazzo. Le tiro due ceffoni.》scrivo ma non risponde.
Qui le cose si fanno serie.
Il suo ultimo accesso è 5 minuti fa e anche quello di benedetta. Preoccupante.
Molto preoccupante.
Vorrei poter andare da lei.
Decido di scriverle un piccolo poema ma non posso .
Torno in classe e quando passo davanti a Benedetta la guardo male.
Poi torno al posto e guardo male Gianluca che si trova 2 banchi davanti a me .
Non lo sopporto da quando si è lasciato con Federica.
Non lo sopportavo neanche prima perché stava con lei a dire il vero.
Non lo sopporto , fine.
Suona l'intervallo.
Esco e mi avvicino a Benedetta.
《Non azzardarti più a far soffrire Federica sennò ci penso io a te!》dico con tono minaccioso
Abbassa lo sguardo, si guarda in torno e non apre bocca.
《Ah vedo che non rispondi, meglio per me. Ora io parlo e tu ascolti. Federica non merita di soffrire per te che sei solo una sciocca invidiosa. Sai benissimo pure te che non è meglio instigarmi. Tu ricordi l'ultima volta,in 4 elementare o te lo devo ricordare? Davanti a tutti che non ne sanno niente. Vuoi davvero questo? Io credo di no quindi smettila o davvero lo dirò a tutti. E farai la stessa fini di quell'anno .》
Lei annuisce e poi se ne va da Marta.

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