❌Quel Fottuto Segreto❌

17.

Oggi è il mio penultimo giorno di scuola...beh prima della nuova scuola!
Sono così felice
Oggi parlerò con Rebecca...ho un po' paura però la nostra amicizia è più forte di ogni cosa.

《Fedeeee》urla saltandomi letteralmente in braccio
《Rebiiii 》 urlo anch'io
《Ti devo parlare》diciamo insieme
《Okay okay...Comincia tu》dice
La prendo per un braccio e la trascino vicino ad un albero un po' lontano da tutti
《Mi trasferisco》dico
《Beh tanto noi resteremo amiche per sempre...lo sai》dice
Amo il suo entusiasmo
《Quando parti? 》
《 Sabato》dico
《Quindi questi sono i tuoi ultimi giorni per stare con me è Giorgio》dice
Oh già, Giorgio.
《A proposito di Giorgio.. beh noi ci siamo lasciati.》dico abbassando lo sguardo
《Cosa?!》dice facendo un tipo salto all'indietro

《CI SIAMO LASCIATI!》dico scandendo le parole
《Ho capito però perché?! Ti ha fato qualcosa di male?!》
《Più o meno..》dico《Ha detto di non avermi mai amato..》singhiozzo 《ha detto che ha fatto tutto questo per arrivare a te...》
《Quel bastardo! Giuro non bestemmio solo perché poi dovrei andare a confessarmi ma non voglio andare in chiesa. Già che vuole mettersi con me dopo aver fatto soffrire la mia migliore amica è proprio fuori pista!》

Suona la campanella ed entriamo.
《Buongiorno a tutti ragazzi》dice il prof 《Oggi cambiamo i posti》dice

Faccio una smorfia.
Non mi va di cambiarli.
Sono sempre sfigata.

Dopo un paio di nomi arriva a me
《Evans tu ti metterai con..》dice mettendomi ansia 《Sì dai,con Benedetta.》oh no
Mi vado a sistemare stringendo i pugni.

Mezz'ora dopo tutti sono già ai propri posti, a parlare mentre il prof spiega a quei 3/4 seduti ai primi banchi.

《Certo che il prof è uno stronzo》borbotta 《Però almeno sarà più facile darti fastidio.》dice con un sorriso malefico in faccia
Stavo per urlarle contro quando la voce del prof mi precede

《Signorina Evans, me n'ero proprio scordato.. venga qui alla cattedra》dice io mi alzo in piedi,sicura di me ma un po' in imbarazzo.
《Volevo annunciare alla classe che questi due giorni sono gli ultimi giorni di scuola per Federica.》dice e il mio sguardo si blocca su Giorgio,seduto in banco con Rebecca, gli scende una lacrima.
Sono confusa.
Mica non mi ha mai amata?
Bah magari sta recitando.
Però recita bene.
《Allora signorina Evans, ci dica, dove andrà?》mi chiede il prof
《Andrò da mia zia a Los Angeles, in California. Frequenterò la High School e poi se riuscirò tornerò qui per il college》dico sorridendo e alle parole "tornerò qui " Giorgio alza lo sguardo e mi sorride come se finalmente avesse trovato un senso nella sua vita.
《Bene sono molto contento per lei. Domani dato che sarà l'ultima volta che abbiamo in classe Federica,non portate il libro di testo e neanche quello di storia. Convincerò le altre insegnanti a non farvi fare lezione. Torni pure a posto Evans.》 Dice e io sorridendo torno al posto.
《Allora sei utile a qualcosa》dice Carlo.
Non mi ero neanche accorta che è nel banco vicino al mio.

Le ore passano e l'intervallo suona.
Io mi dirigo verso fuori per ultima e mi sento afferrare il polso.
Mi giro.
Giorgio .
《Che vuoi?》 Gli chiedo già stufa di questa conversazione
《Parlare. Ecco cosa voglio. Mi basta solo che tu mi ascolta. Per favore.》
Nei suoi occhi si legge chiaramente disperazione e la sua voce tremolante mi fa capire che è serio.
Non sta scherzando.
I suoi occhi non sanno mentire a me.
《Okay parla. Hai 5 minuti della mia attenzione.》
《Okay allora sarò veloce. Tutte le cose che ti ho detto l'altro giorno sono tutte cazzate. Io ti amo seriamente. Mi sembrava il modo per soffrire di meno. Tu sei troppo importante per me è sapere che la mia principessa se ne va mi ha fatto davvero male. Spero davvero tu mi capisca. Ti ricordi il giorno al parchetto? Ti promisi che non ti avrei mai fatto soffrire,soprattutto per un trucchetto di qualcuno. Io sono sempre stato serio con i miei sentimenti. Mi ero promesso che non mi sarei mai innamorato,ma poi hai sorriso,mandando a puttane tutto quello che mi ero ripromesso. Per favore, puoi perdonarmi.》
Sono davvero confusa.
Però so che è serio.
Ma non so che fare
《Devo pensarci Giorgio. Io ti amo ancora ovvio però devo ragionarci. Te lo dico all'ultima ora. Okay?》
Annuisce e mi abbraccia.
Quanto mi sono mancati i suoi abbracci.
Esco e vado nella direzione del mio armadietto. Il numero 365.
Quando lo apro mi si rovescia addosso un sacco pieno di farina e ricevo una botta in testa
Perdo l'equilibrio e cado a terra,perdendo i sensi.

Vedo tutto bianco.
Non capisco dove sono.
Vedo mio nonno.
《Ciao piccolina,ho visto cosa stai pensando e secondo me fai bene ad andartene. Non sei vigliacca. Anzi. Non sai quanto mi manchi fede. Ricordati solo una cosa,per favore.
Ricordati di essere forte,sempre . Per me. Ti ricordi la storiella che ti raccontavo sempre prima di dormire? Quella della principessa che si salva da sola dal castello. Tu l'adoravi. Avevi già capito tutto della vita. Quella storia è ispirata a te piccola mia. Ora tu ti stai risvegliando quindi per favore,ricorda quello che ti ho detto. Ti voglio bene piccola. Ricordatelo.》dice e la sua figura svanisce.
Riapro gli occhi e mi ritrovo in infermeria.
Qui c'è un odore di cioccolata e medicine.
Bella combinazione eh.

Davanti a me vedo Giorgio. È preoccupato.
Mi stringe la mano come non mai.
Mi cerco di alzare ma sento una fitta alla testa.
《Ti aiuto》dice
《Grazie》 dico alzandomi e tenendomi la testa ancora dolorante
《Cos'è successo?》chiedo confusa.
《Carlo e Benedetta ti hanno fatto uno scherzo. Ti hanno rovesciato la farina addosso e poi ti hanno tirato un qualcosa in testa. Però c'è una bella notizia: sono stati sospesi.》 Dice sorridendo.
Faccio un piccolo sorriso .
La porta si apre.
Vedo entrare Matteo e mia madre.
Matteo si avvicina a me mentre Giorgio si allontana. Mi accarezza le mani e il viso e Giorgio esce.
《Come stai?》chiede mia madre.
《Bene più o meno.》
《Hai fatto la decisione giusta cambiando scuola. Fidati di me. E poi sarà molto più bello averti nella mia classe.》dice Matteo sorridendomi.
Mi sollevo un po' e lo abbraccio.
Dopo mezz'ora passata lì decido di ritornare in classe.
Ce la posso fare.
《Oh,signorina Evans come sta? Ho saputo quello che è successo.》dice la prof di inglese
《Mi fa ancora un po' male la testa però tutto bene grazie.》dico sorridendo e andandomi a sedere .