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«Sta bene vero?» chiese lei ansiosa
«Si e a dir la verità non si è fatto neanche tanto male, poteva andargli peggio»
«Non sa quanto mi renda felice sentirglielo dire, mi può dire il numero della sua stanza?»
«Credo sia la numero 215, al primo piano»
«La ringrazio dottore»
«Si figuri signorina.»
L'uomo si allontanò sorridendo verso il fondo del corridoio.
Non fece a meno di notare quelle sempliciotte pareti bianche , lei odiava gli ospedali, si respirava un'aria cosi triste e malinconica dentro quegli edifici.

«Joe, sto arrivando amore mio.»

Le lacrime non uscivano ma dentro si facevano pesanti, la gola inizia a bruciarle e i suoi occhi erano lucidi più che mai.

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