Entro a scuola praticamente su una nuvoletta rosa. Giusto stamattina ho scoperto che la canzone che Justin ha scritto per me è pronta da tipo un mese e l'ha già incisa e tutto e per di più uscirà oggi e io non so se sciogliermi ora o dopo averla sentita.
Mi avvio verso la mia cara classe ed entro saltellando.
"Jiiiill!" mi fiondo addosso a lei abbracciandola, facendo subito dopo la stessa cosa con Serena e con Mary.
"Ma che le prende ora?!" dice quest'ultima mentre mi guarda come se fossi un insetto cercando di allontanarsi.
"Justin le ha scritto una canzone." risponde Jill con indifferenza. Come se fosse roba da tutti i giorni, eh.
"Ma che cosa dolceee!" esclama Mary.
"Lo soooo!"
Mi abbraccia anche lei e iniziamo a saltellare come due cretine mentre le nostre compagne ci guardano male.
"Ma dite che se mi giro verso quelle troie e esclamo "Justin Bieber mi ha scritto una canzone dove dice che mi ama, baciatemi il culo" faccio male? No, perché la tentazione c'è." borbotto.
"Tranquilla Annie. Quando lo sapranno da qualche rivista gli roderà di più il culo."
"Sei malvagia Mary. Mi piace."
Ridiamo tutte mentre entra la prof che ci fa segno di sederci.
Mi giro verso Jillian che mi fa segno di accendere il cronometro. Ormai abbiamo capito che il biglietto di Justin arriva sempre verso le 09.47 quando sono a scuola e facciamo il conto alla rovescia ogni volta.
Faccio partire il conto alla rovescia, manco fosse Capodanno e aspetto con impazienza un'altra ora e 37 minuti per vedere entrare Patricia con il pacchetto.
"E un'altra ora e 8 minuti prima di poterlo aprire." mi ricorda Jill.
Uff, che palle.
___________________________________________________Ricreazione finalmente!
Il pacchetto, oggi quadrato, è tra le mie mani e sono in fibrillazione. Mi avrà scritto qualcosa di dolce, stupido o cosa? Strappo letteralmente la carta con furia e trovo non uno, ma ben due biglietti. Il primo è corto.
"Mi sono preso il disturbo di farti mettere la tua canzone in ogni dispositivo da cui puoi ascoltare musica. Non ringraziarmi, J.""Guardala. Sta per avere un attacco epilettico." commenta Jill.
"Sh. Voglio sapere cosa dice il secondo biglietto." ribatto.
"Ciao amore. E' la prima volta che ti chiamo così. Wow. Beh, comunque, questo è il CD con il mio nuovo singolo, che preferisco definire come "canzone che ho scritto per quell'angelo della mia ragazza" Ti amo da morire.
P.s. - 7!"
"Ma che amore, ha messo pure il post scriptum!"
Le ragazze mi guardano malissimo.
"Annie...da quando mettere un post scriptum è una cosa dolce o romantica?"
"Da ora Mary. Da ora."
________________________________________________________Sono le quattro di mattina e il mio cellulare squilla ininterrotamente.
"Chi minchia è che scassa le palle ora?!" borbotto mentre rispondo in un modo molto fine e gentile.
"Ehm, se disturbo richiamo domani..." dice Justin dall'altro capo del telefono con un tono di scuse.
Aspetta...Justin?! Balzo a sedere sul letto..
"Ammmmmmmmmmmmore!" esclamo con il rischio di svegliare tutta la casa.
"Sì, ok, prima sembri una scaricatrice di porto e ora mi assordi chiamandomi amore, ma tutto normale per te Annie, vero?" lo sento ridere e accenno anch'io un sorriso.
"Scusami stupido, ma vedi, le persone normali non chiamano alle quattro del mattino."
"Dimmi...ti sembro normale?"
"Ehm..."
"Per l'appunto. Vuoi la tua sorpresa oggi sì o no?"
"Certo!"
"Allora...mi permetti di cantarti il tuo biglietto?"
Mormoro un "Ok" e lo sento iniziare a cantare Fall. Chiudo gli occhi e cerco di trattenere le lacrime fin quando lui non finisce la canzone."Piccola..? Sei ancora lì?"
"S-sì." rispondo con voce tremula, sono in lacrime e lui l'ha capito.
"Pulce, non piangere...sai, sto andando all'aeroporto. Devo prendere il primo volo per Toronto. E sono a Los Angeles. Magari se ti affacci mi vedi pure."
Spalanco gli occhi e corro alla finestra.Mi affaccio e lui è là, seduto fuori dal finestrino di un SUV che mi saluta con la mano.
"Justin ma..."
"Sono arrivato due ore fa, ho preso una cosa da casa e sto ripartendo subito. Sono stanco morto amore, manca poco e poi potrò prendermi una pausa. Comunque volevo vederti, anche se per poco. Me lo fai un sorriso?"Sorrido e mi volto verso il SUV mandandoli un bacio.
Poi vedo Scooter che gli fa cenno di tornare in macchina."Piccola, resterei a guardarti tutta la notte, ma ho un aereo. E tu devi dormire."
"Lo so."
"Ti amo."
"Io di più Justin."
"Non sperarci. Io sono imbattile."Alzo gli occhi al cielo e lo guardo rientrare in macchina.
"Pulce?"
"Dimmi Bieber."
"Sono solo sei giorni ormai."Guardo la macchina che svolta l'angolo, pensando a come siano volati questi 18 giorni senza di lui.
"Hai ragione amore, sono solo sei giorni."

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22 Days
FanfictionCome fai a rimanere 22 giorni senza la persona che ami, che sia un cantante di fama mondiale o il barbone vicino al supermercato? *Questa storia non è mia,ma mi è piaciuta molto quando l'ho letta quindi ho deciso di pubblicarla*