22 Days

Capitolo 7

I giorni sembrano tutti uguali mentre aspetto che la mia lettera arrivi a Justin. Le mie amiche mi definiscono in "trance da separazione" e sempre secondo loro esco da questa condizione solo quando è il momento di leggere i biglietti di Justin.

martedì:

"Ehi piccola. Qua sembra tutto vuoto senza di te. Penso che manderò a fanculo la scommessa che ho fatto con Kenny e ti chiamerò lo stesso. Mi manca la tua voce. Fai un cd così posso sentirti come tu sicuramente fai con me? Baci, J."

mercoledì:

"Ho un bisogno disperato di parlarti ma quell'idiota di Fredo vedendomi vacillare mi ha ritirato il telefono per non farmi perdere la scommessa. Mi manchi. Ti amo, J."

giovedì:

"Alfredo il filosofo mi sta insegnando a vedere il lato positivo delle cose. Quindi cerco di essere felice perché mancano solo 12 giorni al nostro rincontro. Ti amo, mi manchi da morire. J."

venerdì:

"Dio, sto impazzendo. Senza di te è un casino, sei diventata indispensabile, sia come amica che come persona di cui sono follemente innamorato. Sei l'unica che riesce a mettermi un po' d'ordine in testa. Viva il cioccolato! Ti amo, J."
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"Annie Cooper! Sei una cogliona!"
"Che bel modo di svegliarmi il sabato alle sei di mattina Scooter, minchia."
"Non me ne frega una beata minchia di che ora o che giorno sia, ora tu mi aiuti a risolvere il problema popstar in lacrime prima di un'intervista a Londra!"
"Allora siete a Londra!"
"Hai capito quello che ti ho detto? Il tuo caro fidanzatino è in lacrime perchè gli sono arrivate non una, ma ben tre lettere, tutte uguali per giunta, da parte tua in cui confessi il tuo profondo amore per lui e bla bla bla."
"Fermo! Justin sta...piangendo? Per ciò che gli ho scritto?! E gli sono arrivate le lettere tre volte?!"
"Sì idiota! Potevi dirmelo che ne inviavi una a Pattie chiedendole di inviarla a Justin, non ti avrei dato l'indirizzo! E tutte le lettere che invii a casa di Justin quando siamo fuori da Los Angeles arrivano direttamente a noi, quindi stamattina si è trovato tre belle lettere, le ha lette di seguito e piange come un disperato da ore! Ora tu ci parl--no, cazzo Annie, non ti ci mettere anche tu!"

Infatti, anche io sono scoppiata a piangere. Oh, Justin, il mio Justin, piange per...me. Stao malissimo, mi sento in colpa, mi sento morire dentro senza di lui. In quel momento sento la sua voce dal telefono.
"Scoot, è Annie? E sta...piangendo?"
Dio, la sua voce, se mi era mancata.
"Ti prego...fammi parlare con lei..."
Sento uno strano trambusto e poi Justin parla forte e chiaro nel telefono.
"Amore mio..."

Queste due parole fanno crollare ogni residuo di dignità che mi era rimasta e scoppio a piangere senza ritegno.

"J-Justin..." sussurro.

Lo sento tirare su con il naso e immaginarlo in lacrime non fa altro che farmi piangere ancora di più.

"Shhh, ti prego Annie, non piangere, sentirti piangere è come avere un coltello piantato nel petto per me, ti prego, ti scongiuro, non piangere..."
"I-io...non ci...Justin...mi manchi...io...t-ti amo..." singhiozzai. "S-scusa..."
"Anche io ti amo pulce..." sorrido leggermente sentendo quel soprannome.. "E mi manchi da morire. Dobbiamo resistere ancora 10 giorni e poi prometto che staremo sempre insieme, ti farò venire con me durante il tour, parlerò con i tuoi e gli chiederò il permesso di portarti in giro per il mondo, non voglio più stare senza di te."

Sto. per. morire.

"Io? In tour? Con te? Sempre? Con te?"
"Esatto amore."
"Ha problemi di compresione la ragazza" sento borbottare dall'altro capo del telefono.
"Chiudi il becco Ryan."

Ah ecco, avrei dovuto capirlo che era lui.

"Allora? Ti sembra una brutta idea?"
"No Justin è...sarebbe fantastico, ma..i miei..."
"Gliene parlo io pulce, non ti preoccupare, Super Bieber può tutto!"
Scoppio a ridere.
"Ti amo."
"Non sai quanto mi abbia fatto bene sentirti."

Oh cazzo. Se dice così vuol dire che sta per chiudere la chiamata.

"No! Non chiudere! Ti prego!"
"Pulce, scusami ma ho quell'intervista..."
"Ho bisogno di te..."
"Scusami...ti amo."

Sento il click che segna la chiusura della chiamata. No. Justin. Torna qua.

"Forza e coraggio Annie. Sono solo dieci giorni."