Riunione di famiglia

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-Hanno cambiato prodotto delle pulizie?- fu la prima cose che pensai appena io e mio cugino uscimmo dalla mia stanza

"Secondo te cosa ci dovrà dire il nonno di così importante?" mi chiese Giovanni come se si aspettasse che IO sapessi la risposta
"Ma cosa vuoi che ne sappia io!? Lo sai che in famiglia non sono considerata molto" gli risposi acidamente "Questo è vero, nessuno ti crede più di un bel visino" mi rispose lui mostrando quel suo sorrisino che scioglieva il cuore di tutte le fanciulle che lo vedevano
"Anche tu non sei mica male" gli risposi perdendo subito il cattivo umore

Era vero mio cugino era molto affascinante: era poco più alto di me con i capelli castani in ordine e naturalmente possedeva gli occhi verdi della nostra famiglia. Ma a farlo bello non era solamente l'aspetto fisico, infatti Giovanni riusciva ad ammaliare chiunque gli parlasse, la sua voce avrebbe convito chiunque ad inchinarsi al suo volere, chiunque eccetto me, ormai ero immune al suo fascino.

Il corridoio principale era uno dei luoghi che più detestavo della casa: con lunghe pareti dal color vino, il pavimento di legno che scricchiolava sotto il mostro peso e il suono dei passi era minimizzato dal tappeto,ma la parte peggiore erano i quadri. Il corridoio era tappezzato di quadri e ritratti dei nostri avi, tutti i Degli Arcangelo ci guardavano e non potevo fare a meno di sentirmi intimorita. Sentivo come se fossero pronti a cogliere ogni mio passo falso. Ma era normale nella mia famiglia. Ogni mio errore veniva scoperto e diventava oggetto di critiche incessanti.
"Non temere Cassandra non possono morderti" mi disse Giovanni guardandomi divertito
"Se non stai zitto ti morderò io!" lo mimacciai ma lui non fece in tempo a rispondermi perché ci trovammo davanti alla porta della sala da pranzo "Sei pronta per lo Show?" mi chiese mio cugino "Che si apra il sipario" e così entrammo.

"Buon giorno ragazzi" ci salutò zio Matteo padre di Giovanni "Buon giorno anche a lei zio" gli risposi mostrandogli un largo e falso sorriso mentre Giovanni non si prese la briga di nascondere il suo cattivo umore "Io vado a sedermi" dissi per poter scappare da quella situazione a dir poco imbarazzante: si vedeva chiaramente che padre e figlio non vanno molto d'accordo.

"In ritardo come al solito" gracchiò una voce alterata. Altri non era che la mia perfetta cugina Priscilla che mi dava il buongiorno "Cortese come al solito" gli risposi

Mia cugina era il tipo di ragazza che traeva piacimento nella sofferenza altrui.
"Lascia stare tua cugina, Priscilla, non tutte le ragazze sono puntuali e diligenti come te" si intromise mia zia che era la copia invecchiata di mia cugina, per farvi capire con che genere di persone ho a che fare

"Ciao zia" fu la mia risposta alla provocazione delle due bionde ossigenate e rifatte che disturbavano la mia pace interiore
Mia cugina stava per dire qualcosa quando fu interrotta dall'entrata teatrale del patriarca di famiglia.

Il Volto Del CrimineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora