Continuo a ripetermi che devo stare calma, non posso avere un attacco di panico in questo momento, non posso.
Alzo gli occhi sulla ragazza riflessa nello specchio, è identica a me, solo che i suoi occhi brillano e le lacrime lasciano delle scie luminose mentre le rigano il viso.
Prendo un lungo respiro, chiudo gli occhi sperando che tutto questo finisca in fretta, i miei migliori amici dovrebbero arrivare da un momento all'altro, e mi tireranno fuori da questo casino.
L'ultima volta che è successo ero a New York in gita scolastica, quella volta avevo le mani che riflettevano la luce del sole, la mia mente torna automaticamente a quel pomeriggio di cinque anni fa.
Ero seduta su una panchina a Central Park con Eva, Bryan, i miei due migliori amici, e altri compagni di classe, quando uno di loro, Matt, per sbaglio rovesciò la sua bottiglietta d'acqua che mi finì sui pantaloni.
Tutti iniziarono a ridere, dicendo che mi ero fatta la pipì addosso, mi sentivo così in imbarazzo che iniziai a correre.
Eva e Bryan erano dietro di me cercavano di fermarmi, iniziavo a sentirmi davvero stanca.
Quando mi girai verso di loro Bryan sbiancò mentre Eva mi fissava con uno strano luccichio negli occhi.
<< Allora è così! Non hai solo le lacrime che brillano ma anche le mani!>> disse lei in tono eccitato.
Io non capivo di cosa stesse parlando e lei mi indicò le mani così abbassai lo sguardo e quando le vidi mi misi ad urlare, brillavano.
<< Qualcuno può spiegarmi cosa sta succedendo?>> Chiese Bryan sul punto di avere una crisi di nervi.
<< Quando i genitori di Silver partirono lei venne a casa mia e pianse tutta la notte, solo che le sue lacrime brillavano Bryan, voglio dire come le sue mani in questo momento. Non ti ho detto nulla perchè non ci avresti mai creduto!>> spiegò lei tranquillamente.
Aspettammo su una panchina che le mani tornassero normali e dopo tre bottiglie di acqua e cinque merendine mi sentivo meglio.
Vengo riportata al presente quando sento qualcuno bussare alla porta con insistenza.
<<Occupato>> dico stizzita.
<< Apri la porta Silver, oppure la buttiamo giù.>>
Faccio scattare la serratura e tengo lo sguardo puntato a terra, le ciabatte a forma di coniglio rosa di Eva entrano nella mia visuale e mi viene quasi da ridere.
Alzo lo sguardo e lei trattiene il respiro, mentre Bryan fa un passo indietro, mentre le lacrime continuano a scorrermi sul viso.
<< Perchè stai piangendo? Da quanto brillano così?>> mi chiede lui.
<< Non lo so. Scusatemi se vi ho rovinato il venerdì sera, ma non posso tornare da Luke così.>>
Mentre finisco la frase lui mi abbraccia forte e mi chiede scusa per la reazione che ha avuto poco fa.
Lo stringo più forte a me, mentre Eva si unisce all'abbraccio.
Restiamo così per un'eternità, quando mi scosto da loro vedo Bryan che arrossisce e guarda il pavimento, mi giro verso Eva che scoppia a ridere.
<< Siamo nel bagno delle donne, del cinema, il nostro migliore amico è leggermente imbarazzo di trovarsi qui.>> spiega lei mentre gli rifila una gomitata.
Scoppio a ridere per la faccia che fa lui, e loro si girano verso di me e sorridono.
<< Ti abbiamo fatta smettere di piangere e ora stai ridendo, noto con piacere che i tuoi occhi stanno tornando verdi, tra qualche minuto sarai ancora tu. Vado a cercare Luke e gli dico che non ti sei sentita bene e che lo chiamerai domani.>> dichiara mentre esce dal bagno.
Mi giro verso la mia migliore amica che mi fissa con un sopracciglio alzato e mi passa un paio di occhiali da sole.
<< Allora, mi dici cosa ti ha fatto Luke per ridurti così? Non ti vedevo piangere dalla partenza dei tuoi anni fa. Devo andare a picchiarlo?>>
Scoppio a ridere e faccio segno di no con la testa << Non picchiarlo ti prego, è tutta colpa mia. Lui ha detto di amarmi, io sono scappata e mi sono rinchiusa in questo bagno, è troppo per me Eva. Usciamo da poco tempo e poi non è nemmeno il mio ragazzo, cosa dovevo fare? E poi non è "lui".>> enfatizzo la parola lui facendo le virgolette con le dita.
<< No Silver questo è troppo! Non puoi stare così per un ragazzo che esiste solo nei tuoi sogni. Luke è qui in carne ed ossa e ti ama da così tanto tempo, credevo non te lo avrebbe mai detto. >> replica lei.
<< Sono una stupida! Appena lui ha detto di amarmi, io sono andata in panico e mi sono rinchiusa in questo bagno, mi sono guardata allo specchio e ho visto, beh guardami >> le dico indicandomi gli occhi. << Quando li ho visti così ho iniziato a piangere e non riuscivo più a smettere. >>
Qualcuno bussa alla porta, sia io che la mia migliore amica sobbalzammo.
<< Via libera, potete uscire non c'è nessuno ora in corridoio. Dovete sbrigarvi perchè il film finisce tra poco.>>
Prendo un bel respiro e mi infilo gli occhiali guardo Eva che mi sorride e insieme raggiungiamo Bryan che ci aspetta fuori dalla porta.
Gli specchi nel corridoio riflettono le nostre figure e mi viene da ridere, una ragazza con gli occhiali da sole, una con le ciabatte a forma di coniglio e un ragazzo in pigiama con in bocca una ciambella.Spazio autrice:
Mi farebbe piacere avere la vostra opinione su questo capitolo.
I commenti e le critiche sono sempre ben accetti ❤️
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Skyfall || Luce e Tenebre.
Science FictionTutti noi abbiamo una luce interiore, basta solo cercarla attentamente. Quando sente queste parole Kitty Silver si mette quasi a ridere, ma ultimamente le sta capitando di tutto e perché no? Trovare la sua luce interiore potrebbe darle le risposte...