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Sento un clakson, prendo il vestito ed esco di casa.
Trovo Eva appoggiata alla sua macchina che mi guarda con mille punti di domanda << Sputa il rospo Evuccia>>
Si mette a ridere <<Ah! Lo sapevo che chiamarti Kittykat ti avrebbe fatto incazzare! Comunque ho incrociato Charlie guidava come una matta! Si è lasciata ancora con Coll?>>
La raggiungo, le do una pacca sulla spalla e mi metto a ridere.
<<Ahah, ma ti pare? Quei due si prendono e si mollano di continuo ma ora sono ancora insieme, fanno quasi venire la nausea dal tanto che sono teneri!>>
Lei si aggiunge alla risata, appena smettiamo di ridere saliamo in auto e abbassa la radio al minimo mentre mette la prima e parte.
<<Allora, a scuola gira voce che tu hai mollato Luke per il ragazzo nuovo.>>
Perchè nessuno si fa mai gli affari propri?
C'è un detto se non sbaglio che dice: Chi si fa gli affari propri campa cent'anni.
<<Ma non è vero! Comunque devo raccontare una cosa a te e Bryan, ma è un segreto! Possiamo fermarci a casa sua due minuti?>>
<<Va bene KittyKat, ma dimmi se è vero, insomma abbiamo visto tutti come ti sei agitata in mensa, alcuni dicono di averti vista in braccio a lui e poi vi hanno visti seduti l'uno di fronte all'altra e sembravate molto intimi.>>
Oddio, ma perchè? Perchè qui vogliono morire tutti giovani?
<<Eva ti spiego tutto da Bryan, poi andremo sicuramente tutti e tre da uno strizza cervelli.>>
Lei sta per dire qualcosa quando il mio telefono inizia a squillare.
Rispondo stizzita <<Pronto?>>
"Silver c'è qui tua cugina e sembra fuori di testa!"
<<Quale cugina? E scusa la domanda ma chi sei?>> 
"Oh mamma, siamo messe bene. Sono Cece, e c'è qui Charlie che si sta comportando da pazza..."
<<Oh è un vostro problema ora! Devo andare, ci vediamo!"
Le attacco il telefono in faccia senza nemmeno darle il tempo di dirmi altro.
Eva mi guarda con un sopracciglio alzato, come fa sempre quando vuole sapere qualcosa.
<<A casa di Bryan?>> mi domanda lei e le faccio segno di sì con la testa.
<<Capirai tutto a casa sua.>>
La mia migliore amica parcheggia nel vialetto accanto all'auto della nonna di Bryan, scendiamo e mi prende sottobraccio.
<<Altre voci dicono anche che Luke vuole chiederti di essere la sua ragazza. >>
Mi giro scioccata e le dico <<Sai Eva dovresti smetterla di ascoltare tutte le cose che dicono in quella scuola!>> si mette a ridere e come se fosse a casa sua apre la porta ed entra.
<<Bryan, alza il tuo culetto dal divano, diventerai solo e ciccione a giocare tutto il pomeriggio ai videogiochi!>>
Le do un pizzicotto <<Sempre delicata te!>>.
<<Buon pomeriggio ragazze, Bryan è in camera sua a prepararsi per la festa.>> guardo la nonna del mio più caro amico, si prende cura di lui quando i suoi genitori sono fuori città per lavoro.
È una donna così gentile, quando ci fermiamo qui a dormire ci prepara sempre la cioccolata calda prima di andare a letto, ci tratta come se fossimo di famiglia da anni.
Tiene sempre i capelli grigi intrecciati e mette un nastro colorato per fermare la treccia; oggi è viola, in tinta con il vestito a fiori.
Ormai anche noi la chiamiamo nonna, <<Grazie nonna, andiamo da lui.>>
Le diamo un bacio sulla guancia e andiamo verso la camera di Bryan.
Bussiamo alla porta e sentiamo un rumore all'interno come se qualcuno fosse caduto a terra.
<<Bryan? Sono io, c'è pure Eva con me, possiamo entrare?>> non riceviamo risposta, guardo Eva che alza le spalle e apre la porta.
Scoppia a ridere e appena vedo il motivo inizio a ridere anche io.
Bryan è disteso a terra con tutto il sangue finto addosso.
<< Sei stato attaccato dal sangue finto?>>
Si alza di scatto <<Aiutatemi, se questa cosa macchia il pavimento i miei mi uccidono!>>
Vado in bagno a prendere una spugna e della carta, non riesco a smettere di ridere, i poster giganti di Star Wars e altri film di fantascienza sono appesi alle pareti, un pò da nerd ma adoro anche io quei film.
<<Intanto che puliamo, posso parlarvi?>> chiedo ai miei due migliori amici.
Eva fa okay con le mani insanguinate e Bryan fa segno di si con la testa.
<<Allora vi ricordate i miei occhi e le mie mani brillanti? Beh è una cosa normale a quanto pare, sono un'aliena, no scusate una Lumendoriana.>> Non faccio in tempo a finire la frase che Bryan scoppia a ridere e Eva gli tira un pezzo di carta insangunata.
<<Bryan ti pare che la nostra Silver sia capace di inventare queste cose? Sei una Lume che?>>
Lui ride e ritira la carta a Eva <<Hai ragione lei non saprebbe inventare queste cose, sei tu che ti inventi sempre storie>> Ci mettiamo tutti a ridere.
<<Ragazzi posso continuare?>>
Entrambi diventano seri e io gli racconto tutto, dalla storia di mia madre, alla guerra. Racconto di mio padre che dopo la mia nascita l'ha portata su Lumen per non farla morire, le mie visite sul pianeta una volta ogni tot di mesi e i miei che mi fanno dimenticare tutto quello che faccio su Lumen ogni volta.
<<Woow Silver, perché ti conosciamo da una vita, sennò ti prenderemmo per pazza! Ma chi ti ha detto tutto questo?>>
Guardo Eva e le sorrido <<Avrei bisogno di uno strizza cervelli davvero bravo! Comunque, volevi sapere di più su me e Jack? Secondo voi come faccio a conoscerlo?>>
Eva spalanca la bocca e Bryan mi fa segno di andare avanti con la storia
<<L'altra sera al bar sono entrati Sam, Cece, Julia, Emily e Jack. È stato Sam a raccontarmi la storia di mia madre e tutto il resto. Loro sono qui di nascosto dai miei genitori, hanno paura di un'altra guerra contro le tenebre e vogliono addestrarmi. Ah e siamo tutti cugini.>>.
<<Cugini? Ma tra te e quel Jack c'è dell'altro! Si vede lontano un chilometro. E' normale avere una relazione con il proprio cugino su Lumen?>> Eva parla a raffica senza fermarsi. <<E come farai con Luke? Oh mio Dio Silver, te ne andrai via e non ti rivedremo più?>>
Abbiamo finalmente finito di pulire e non è rimasta nemmeno una macchia sul pavimento per fortuna, mi alzo e vado a sedermi sul letto, loro fanno lo stesso.
<< Siamo cugini, non so come spiegarlo ma c'è qualcosa di diverso in Jack. Mi fa sentire strana, è lui il ragazzo che sogno, a quanto pare tutti i sogni che ho fatto finora sono in realtà i momenti passati con lui su Lumen, la cosa strana è che sogno solo lui, non il resto della mia famiglia.>>
<<Non vi ho raccontato di questo pomeriggio, Cece mi ha portata nel giardino della villa per "trovare la mia luce interiore" solo che ero arrabbiata per tutta questa storia e sono esplosa, in quel momento è arrivata Julia e abbiamo iniziato a litigare, credo abbia una cotta per suo fratello Jack>>
Eva batte le mani e si alza <<Come nel trono di spade!>>
Mi metto a ridere << È quello che ho detto pure io! In ogni caso ho litigato con Julia, Cece non mi parla, Emily mi ignora e Jack se n'é andato...ah e ovviamente sua "sorella" Julia gli è corsa dietro. L'unico che mi parla è Sam.>> Faccio le virgolette con le dita alla parola sorella per enfatizzare il discorso.
Bryan si alza dal letto e va verso l'armadio <<Ma aspetta un minuto, Susan e Charlie?>>
Lo guardo tristemente.  <<Non siamo imparentate. Ed è una delle cose che mi fanno stare più male.>>
Eva prende il cappello di Bryan <<Stavi cercando questo? Comunque sia Silver, la tua vita sta cambiando totalmente, ma devi sapere che noi ci saremo sempre per te, qualsiasi cosa accada. Anche se ti trasformi in un omino verde con le antenne!>>
Le tiro addosso il cuscino e mi metto a ridere.
Finiamo tutti e tre sdraiati sul letto abbracciati come facevamo da bambini quando uno di noi era triste.
Bryan ci ha invitate a restare per la cena, mi sento a casa.
<<Silver da cosa ti vesti dopo?>> mi chiede la nonna mentre finiamo di mangiare una pizza.
Non sa ancora nessuno come mi vesto per la festa, l'anno scorso avevo detto a tutti che mi sarei vestita da Lady Gaga, le oche della scuola l'hanno sentito e si sono presentate anche loro vestite da Lady Gaga, allora quest'anno non l'ho detto a nessuno.
<<Mhh è una sorpresa.>>
Eva si mette a ridere <<Oh KittyKat, a noi puoi dirlo.>>
<<Andiamo basta chiamarmi così, sai che non mi piace!>>
Lei si alza per ritirare il suo piatto
<<Beh a me piace. Comunque dobbiamo andare, ci metterò molto a prepararmi.>>
Mi alzo anche io e porto il piatto in cucina, dietro di noi a passo veloce c'è la nonna.
<<Mi aiuterete un'altra volta a sistemare, ora andate, sarete le più belle della festa.>>
Le diamo un bacio sulla guancia e Bryan l'abbraccia.
<<Nonna vado con loro, così Eva non deve tornare a prendermi! Non aspettarmi sveglia, a domani, ti voglio bene.>>
<< Fai il bravo ragazzo mio, ti voglio bene anche io.>>
In macchina i miei amici discutono del vestito di Eva, Bryan dice che è troppo banale, sinceramente ho la testa da tutt'altra parte, vorrei tornare a due giorni fa, quando non sapevo nulla dei miei genitori e tutto il resto.
<<Silver siamo arrivati, vuoi restare in macchina?>>
Non mi ero nemmeno accorta di essere già a casa di Eva.
<<Arrivo!>>.
Salutiamo tutti e corriamo in camera a prepararci, Bryan deve solo mettere la parrucca e la matita sugli occhi ed è pronto, quest'anno si veste da pirata, Eva ci metterà una vita a prepararsi, si vestirà da Daenerys Targaryen.
E' da settembre che l'aiuto a cucire il vestito e preparare le uova di drago, una fatica!
<<Vado al bagno a prepararmi, Eva poi mi aiuti con il trucco?>>
Lei e Bryan mi fissano
<<Tesoro se mi dici come ti vesti preparo già i trucchi!>>
Chiudo la porta del bagno e dico <<Ah ah, ci hai provato!>>
Tiro fuori i vestiti e li appendo, mi guardo allo specchio, sembro la stessa di sempre ma dentro di me c'è un mare in tempesta. "Andrà tutto bene, Silver." Devo continuare a ripetermi questa frase come un mantra!
In realtà ho deciso solo questa mattina come vestirmi, in camera di Cece ho visto tantissimi vestiti, ho preso in prestito un top e un paio di pantaloni di pelle, le ho detto che volevo usarli una sera, in realtà non sa che non rivedrà mai più questi abiti.
Prendo dall'armadietto del bagno un paio di forbici e inizio a tagliare delle strisce dal top e cerco di farlo sembrare graffiato, faccio lo stesso con i pantaloni.
Metto i vestiti e l'effetto mi piace, sono come me li ero immaginati.
Apro la porta e trovo Bryan che aiuta Eva a mettersi la parrucca bionda, appena mi vedono riflessa nello specchio si girano a bocca aperta, <<Oh mio dio Silver, ti sei vestita da Cat Woman! Stai benissimo!>>
Eva viene verso di me per vedere meglio il vestito, mentre Bryan sta farfugliando qualcosa di indefinito.
<< Credo che Cece prenderà un colpo quando mi vedrà, sono suoi i vestiti.>> 
La mia migliore amica mi prende il braccio e mi fa sedere vicino allo specchio per iniziare a truccarmi.
<< Stai davvero bene KittyKat! Questo soprannome è davvero azzeccato per questa festa, meow!>> Si mettono a ridere entrambi.
<<Ah grazie Bryan, sei rimasto a farfugliare finora, e l'unica cosa che mi dici è per sfottermi?>> 
Eva ride ancora più forte
<<Perchè non ci ho pensato io? Kittykat, Cat Woman, tesoro te la vai a cercare però!>>
Faccio il broncio
<<Stiamo scherzando! E ora fammi pensare a come truccarti.>>
La guardo e con le labbra mimo un grazie mentre le faccio la linguaccia.
<<Ecco qui, finito! Ora sei una Cat woman super sexy.>>
Mi guardo allo specchio e i miei occhi verdi sembrano più luminosi, Eva ha usato tantissima matita nera e l'ombretto nero con dei brillantini, ha aggiunto delle ciglia finte e mi ha ricoperta di glitter.
<<Sai in futuro potremmo aprire un negozio, io creo i vestiti e tu trucchi le persone.>> mi alzo e l'abbraccio.
Appena finisco di truccare Bryan da Jack Sparrow prendo un bel respiro e mi guardo per l'ultima volta allo specchio prima di uscire.
<<Devo pensi di andare con quelle?>>
Eva indica minacciosa le mie scarpe, le mie bellissime All Star nere.
<<Ma che? Stanno bene Eva, sono nere!>> Lei mi porge un paio di scarpe con il tacco,
<<Non amo mettere i tacchi...sono scomodi, fanno venire mal di piedi.>>
Di tutta risposta lei mi fa vedere il tacco a mo'  di minaccia.
<<Se non li metti ti chiamerò KittyKat a vita!>>
Le mostro il dito medio mentre provo le scarpe, non sono scomode ma per sicurezza mi porto dietro le mie scarpe.
I genitori di Eva prima di lasciarci uscire ci fanno le foto, ormai è una tradizione, i nostri compleanni, i primi giorni di scuola, Carnevale, Halloween e altre feste, per i miei dieci anni mi hanno regalato un album con tutte le nostre foto e adesso mi danno sempre una copia delle nuove foto da inserire nell'album.
Ci fermiamo d'avanti alla macchina <<Silver puoi guidare tu?>>
Le faccio segno verso i miei piedi per ricordarle che indosso le sue scarpe altissime.
<< Per favore! Non riesco a guidare con questa parrucca, dovrei toglierla e rimetterla alla festa... tu i tacchi li togli ed è una cosa da due minuti.>>
Mi giro verso Bryan in cerca d'aiuto e lui fa segno di no con la testa <<Pure io ho la parrucca da pirata e il cappello, se la tolgo dopo non sono più Jack Sparrow!>>
Sbuffo sonoramente e prendo le chiavi mentre mi tolgo le scarpe.
<<Vi odio in questo momento! Muovetevi non voglio arrivare in ritardo per colpa di Daenerys e Capitan Jack Sparrow.>>.

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