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Mentre guido verso il bar, noto con piacere che i negozi del paese stanno allestendo le vetrine in perfetto stile del terrore per Halloween, che è esattamente tra cinque giorni.
Skyfalls è una piccola cittadina nel centro America. In pochi sanno dell'esistenza di questo posto: le persone che, come me, ci nascono e i fanatici in cerca di prove dell'esistenza degli alieni.
Secondo una leggenda, infatti, Skyfall fu fondata dal Popolo del Cielo, sceso sulla terra per trovare rifugio o, come pensano alcuni, per proteggere la razza umana.
Ci sono persone che ci credono talmente tanto da venire in vacanza qui. Se ne vanno in giro per le strade con vari aggeggi tecnologici, sperando di trovare qualcosa, qualsiasi cosa che dimostri che non è tutto solo una leggenda.
Secondo me è tutta una trovata pubblicitaria, ben riuscita tra l'altro, per attirare gente.
A parte questo adoro vivere qui, c'è tutto quello di cui una persona ha bisogno per vivere, i vicini di casa sempre gentili e disponibili, una via piena di negozi di tutti i tipi, un cinema che una volta alla settimana da solo spettacoli di vecchi film in bianco e nero, un bar, quello di mia zia, e una chiesa enorme accanto alla piazza principale.
Parcheggio accanto al bar, entro di corsa e vado subito ad abbracciare mia zia.
Credo sia una delle donne più belle del mondo, ha sempre il sorriso sulle labbra ed è cordiale con tutti.
È identica a Charlie solo con qualche anno in più, i capelli castani li tiene sempre raccolti in una treccia che le ricade sulla spalla sinistra.
Molti uomini passato al bar sperando di avere una possibilità con lei, è capace di ammaliare tutti con il suo sorriso.
Zio Kit ci ha lasciate qualche anno fa, gli mancava vivere a New York, era venuto a Skyfalls per affari e si era innamorato di Zia Susan, solo che dopo qualche anno diceva di sentirsi soffocare e che la vita in una piccola cittadina non faceva al caso suo. Charlie di tanto in tanto va a trovarlo, si e rifatto una vita con un'altra donna.
<< Hey tesoro, ti senti meglio?>> mi chiede con tono preoccupato.
Ho gli occhi lucidi, non posso mettermi a piangere in questo momento, non qui, non ora.
Non sono una che piange spesso, anzi erano anni che non lo facevo e ora mi viene da piangere per ogni stupidata.
<< Sto meglio, scusa se non mi sono fatta sentire ma ho il telefono praticamente morto. Mi prepareresti uno dei tuoi panini speciali? Ho una fame da lupi!>>
Si mette a ridere e mi passa il grembiule nero con tanti piccoli ragni bianchi disegnati sopra.
<< Certo principessa, mentre lo preparo puoi servire il tavolo numero tre? Poi te ne vai a casa a dormire, hai una brutta cera piccola.>>
La guardo male << No! Stasera dobbiamo allestire il bar per Halloween, è la tradizione, io, te e Charlie addobbiamo insieme questo posto ad ogni festa. Non potete farlo senza di me!>>
<< Possiamo farlo domani, appena finite la scuola venite qui che prepariamo tutto, non mi sognerei mai di agghindare questo posto senza di te.>> mi bacia una guancia e poi sparisce in cucina.
Le rubo il carica batterie e metto in ricarica il mio telefono, prendo il blocchetto per le ordinazioni e mi dirigo al tavolo tre.
Il locale non è molto grande ha solo dieci tavoli, è molto accogliente, alle pareti ci sono foto di me e Charlie da piccole dietro al bancone.
La mia preferita è una foto di noi tre mentre ridipingiamo il locale tutte sporche di vernice.
Ho passato quasi tutti i pomeriggi della mia infanzia in questo bar, appena finivamo di studiare io Charlie facevamo finta di essere delle pasticciere, ma la cosa che ci riusciva meglio era sporcare tutto di farina.
Al tavolo tre trovo Luke con Matt, Amber e le sue due tirapiedi, quanto non le sopporto quelle oche.
Non capirò mai cosa ci trovano Luke e Matt in quelle tre.
<< Ciao ragazzi, ordinate ora oppure volete altro tempo per decidere?>> cerco di essere il più gentile possibile.
<< Io prendo solo un bicchiere d'acqua naturale e anche loro due.>> dice Amber mentre indica i due cloni accanto a lei.
Sembrano fatte tutte e tre con lo stampino, bionde con occhi azzurri, tre quintali di trucco e ovviamente vestitini succinti.
<< Io prendo uno dei panini speciali di tua zia e credo che il nostro Luke, voglia qualcosa che non c'è sul menù>> ammicca Matt.
Luke gli tira una pacca sulla spalla e mi lancia un'occhiata come per chiedermi scusa, io gli sorrido e con le labbra mimo "Dobbiamo parlare".
Vado in cucina con l'ordinazione e preparo i bicchieri d'acqua.

Skyfall || Luce e Tenebre. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora