Sento il tintinnio della porta d'ingresso, alzo lo sguardo e mi si blocca il respiro mentre vedo entrare i clienti.
Tre ragazze e due ragazzi, si guardano in giro e poi si accomodano al tavolino più vicino alla porta.
<< Cameriera vorremmo ordinare prima del tremila!>> Urla uno dei due ragazzi.
Prendo un bel respiro e li raggiungo, da vicino sono ancora più belli, le ragazze hanno meravigliosi capelli rossi leggermente mossi sulle punte, credo siano sorelle perché sono praticamente uguali, ma non faccio molto caso a loro perchè sono impegnata a rincitrullirmi il cervello guardando i due ragazzi.
A Skyfall ci sono ragazzi carini ma loro due potrebbero stare sulla copertina di qualche rivista. Uno dei due ha i capelli castano rossiccio e due occhi azzurri come il cielo, assomiglia molto alle ragazze, mentre l'altro ragazzo sembra totalmente diverso, ora che ci faccio caso è l'unico con i capelli bruni e due occhi marroni scurissimi, sembra di guardare in un buco nero...
Credo di essermi imbambolata a guardarli perché lui inizia a dire qualcosa in una lingua che non ho mai sentito e tutti si mettono a ridere.
<< Allora Kitty, senza i menù non possiamo ordinare nulla, ce li puoi portare?>> mi fissa con un sopracciglio alzato.
<< Ehm, si, scu...scusatemi ve li porto subito.>>
Sto per allontanarmi quando ripenso a quello che mi ha appena detto, mi ha chiamata Kitty, come fa a conoscere il mio nome?
Dio quanto non sopporto essere chiamata così, tutti mi chiamano Silver, Kitty sembra il nome di un gatto!
Mi giro verso di lui e lo fisso. << Come...come fai sapere il mio nome?>>
Lui sembra pensarci un attimo, e poi con un sorrisetto strafottente dice << L'ho sentito in giro, mi hanno detto di venire qui a mangiare che mi avrebbe servito una dolce ragazza di nome Kitty, ma se devo essere sincero a me più che dolce mi sembri svampita.>>
Ah questa poi mi mancava!
<<Quando siete pronti per ordinare chiamate la proprietaria.>>
Senza aggiungere altro mi allontano dal loro tavolo, sentendoli chiacchierare sotto voce.
Raggiungo mia zia in cucina e la trovo che sta mettendo il mio panino in un sacchetto, finalmente pronto, così posso andarmene.
<<Con formaggio extra, solo per te, mi raccomando non dirlo ai clienti>> mi fa l'occhiolino e si mette a ridere.
<<Grazie zia, ti lascio le chiavi della macchina io vado a casa a piedi. Il tavolo con i cinque ragazzi non ha ancora ordinato. Ciao, ti voglio bene.>> le do un bacio sulla guancia, ma appena mi giro mi trovo d'avanti Luke.
<< A piedi? Io cosa ci sto a fare qui? Andiamo ti porto a casa in auto. Susan, tua nipote è in ottime mani. >> le fa l'occhiolino e mi prende la mano sorridendomi.
Sento mia zia ridere come una ragazzina mentre mi incammino con Luke fuori dal locale passando dal retro.
Appena usciamo lui mi attira a se e mi guarda intensamente negli occhi.
Una delle cose che mi piacciono di lui sono i suoi occhioni marrone chiaro con delle pagliuzze dorate, e il suo dolcissimo sorriso.
Lo abbraccio e una ciocca di capelli biondi gli ricade sul viso, gliela scosto e lui mi sorride tristemente.
<< Silver io...io ti chiedo scusa. Per ieri sera, so che usciamo insieme da poco tempo, so di non averti ancora chiesto di essere la mia ragazza, so di aver incasinato tutto dicendo di amarti. Ma è quello che provo per te, dovevo dirtelo, me lo tengo dentro da mesi. Non voglio metterti in imbarazzo so che non provi gli stessi sentimenti. >>
Questo ragazzo è troppo per me, non lo merito.
Gli prendo il viso tra le mani, è strano vedere Luke così.
Lui, suo fratello e i suoi amici - Matt, Mike e Collin - sono i ragazzi più carini della scuola, quelli con cui tutte le ragazze sognano di uscire. Io ho la fortuna di frequentare uno di loro e lo sto pure facendo soffrire.
<< Mi piaci Luke Jones, sai che ci tengo parecchio a te, ma voglio andarci piano. Non posso dire di amarti, sarebbe una bugia. Ma con il tempo... Luke, non sapevo nemmeno di piacerti fino ad un mese fa. Siamo amici da così tanti anni che devo abituarmi. Per ieri sera scusami, credo di essermi sentita male... troppi pop-corn.>> abbasso lo sguardo e fisso le nostre mani intrecciate.
<< Troppi pop-corn?>> Scoppia a ridere e la sua risata è contagiosa.
Ci incamminiamo verso la sua auto nel parcheggio, lo guardo mentre ride, è così carino.
<< Ti va di fermarti a casa mia e ci guardiamo un film? Prometto di non scappare questa volta.>>
<< Mi stai invitando ad un appuntamento Silver ?>>. Il suo sorriso si fa più intenso ed io annuisco.
<< Due appuntamenti in due sere consecutive? Sono il ragazzo più fortunato del mondo.>>
Sento un braccio appoggiarsi sulle mie spalle e attirarmi dalla parte opposta a Luke.
<< Mi dispiace bello, ma credo di essere io il più fortunato. Kitty è impegnata con me questa sera...anzi credo che sarà impegnata con me per un bel po'.>>
Il ragazzo dai capelli scuri che era seduto al bar stringe di più la presa sulle mie spalle e mi attira ancora di più al suo fianco mentre io cerco di allontanarmi.
<<Scusami bello ma non credo...>> Non riesco a finire la frase perchè vengo interrotta dalla sua risata.
<< Lo so di essere bello piccola, ora da brava saluta il tuo amico e andiamocene da qui.>> mi fa l'occhiolino.
La sua voce mi sembra familiare, e sentirmi chiamare 'piccola' mi fa quasi sorridere.
Una delle tre ragazze dai capelli rossi ci raggiunge di corsa e fa scorrere lo sguardo tra me e il ragazzo che mi tiene per le spalle, cerco di allontanarmi da lui ma non riesco a muovermi di un centimetro.
<<Mi dispiace ma Silver verrà con noi, dobbiamo parlare, in privato.>> la ragazza si rivolge a Luke che non la guarda nemmeno, continua a guardare me.
<<Non vi conosco nemmeno!>> la mia voce sale di tono.
Riesco a sottrarmi alla presa e torno accanto a Luke che mi prende per mano, il ragazzo moro fa un passo nella nostra direzione quando l'altro dai capelli rossicci lo ferma e gli dice qualcosa sottovoce.
<< Non mi interessa. Lei viene con me!>> mi punta il dito contro e poi fa un bel respiro e abbassa lo sguardo.
Una delle tre ragazze se ne sta in disparte mentre le altre due mi fissano tristemente, il ragazzo moro sembra infastidito mentre l'altro fa un passo verso di me, indietreggio senza accorgermene e vado a sbattere contro il fianco di Luke che mi attira più vicino.
<<Credo mi abbiate scambiato per un'altra persona. Per favore ora andatevene, io non vi conosco nemmeno.>> non riconosco nemmeno la mia voce.
<<Oh Kitty così mi spezzi il cuore>> mi penetra con lo sguardo il ragazzo moro, sembra ferito ma poi scoppia a ridere.
Una delle due ragazze si avvicina e prendendolo sotto braccio lo rimprovera, lui di tutta risposta la sposta in malo modo e si avvicina a me.
<< Oh andiamo Jack sai che odia essere chiamata così!>> Mentre gli parla, lei si gira e mi fa l'occhiolino sorridendomi.
Bene ora il ragazzo ha un nome: Jack. <<Jack, ragazze con i capelli rossi e altro tizio, è stato bello conoscervi ma devo proprio abbandonare questa festa, buona serata a tutti. Luke andiamo?>>
Strattono la mano di Luke mi allontano quando sento una voce maschile.
<< Ti prego Silver aspetta, vorrei presentarmi io sono Samuel e loro sono le mie sorelle Cece, Emily e Julia, e quella testa calda è nostro fratello Jackson. I nostri genitori sono in missione insieme, in Africa.>>
Mi giro a guardarlo, non capisco.
<<Noi ci siamo conosciuti anni fa, dopo in privato ti racconteremo tutto. Ho parlato con tua zia Susan, lei si ricorda dei nostri genitori, ha detto che non ci sono problemi se dormi da noi questa sera.>>
Samuel mi porge una foto in bianco e nero, ci sono io con i miei genitori, i cinque ragazzi che sono appena piombati nella mia vita e altri due signori accanto a loro.
Alzo lo sguardo dalla fotografia a Samuel che sta sorridendo, non ricordo di aver posato per questa foto, sembra di quest'anno, non riconosco nemmeno il posto in cui è stata scattata.
Lo guardo confusa, che significa tutto questo?
<< Com'è possibile?! >>
Jack mi prende il braccio, stringe la stretta e mentre alzo lo sguardo sui suoi occhi neri mi sussurra dolcemente, anche troppo:
<< Kitty, dobbiamo parlare ma in questo momento ci sono troppe persone e non è sicuro , devi venire con noi, ti racconteremo tutto. Te lo prometto.>>
Non riesco a distogliere lo sguardo e nemmeno lui, mi attira più vicino a sé e io lo lascio fare, mi sto perdendo nel buco nero dei suoi occhi.
Luke respira rumorosamente, riportandomi alla realtà
<<Silver non credo sia sicuro che te ne vai con questi sconosciuti, dai ti porto a casa, andiamo!>> dice lui irritato.
Credo abbia ragione, meglio se torno a casa, non è sicuro fidarsi degli estranei...ma questa foto, voglio scoprire la verità!
Cerco di staccarmi dalla stretta di Jack ma è così forte e stringe ancora di più per non lasciarmi andare.
<<Mi fai male!>> Lui allenta la presa ma non mi lascia andare, mi guarda e si tende verso di me, e all'orecchio mi dice <<Tu vieni con noi mentre lui se ne va per la sua strada. Non ci piace parlare di cose private con persone che non conosciamo. Non mi piace ripetere le cose, saluta il tuo amico e andiamocene.>> il suo respiro mi fa venire i brividi sul collo, lui se ne accorge e mi sorride teneramente.
Chiudo gli occhi e prendo un bel respiro, mi giro a guardare tutti i presenti e per ultimo incrocio gli occhi di Luke che mi sta implorando con lo sguardo di andare a casa con lui.
<<Silver non so cosa ti hanno fatto vedere su quella foto ma non credo sia sicuro seguirli.>>
<<Voglio sapere di più su questa foto, sui miei genitori e su tutti loro.>>
Luke abbassa la testa e inizia a giocherellare con la cerniera del giubbotto, faccio un passo verso di lui ma Jack mi tiene ancora per il braccio.
Mi giro verso di lui, lo vedo aprire la bocca poi si blocca e mi fa cenno di no con la testa.
<< Jack voglio solo dire a Luke di non preoccuparsi, vengo con voi, vorrei restare sola con lui due minuti.>>
Jack allenata la presa ma prima di lasciarmi andare sento la sua voce nella mia testa dire "Solo due minuti".
Okay sto decisamente diventando pazza! Ora mi immagino pure di sentire voci nella mia testa.
Pazzolandia sto arrivando!
Gli altri iniziano ad andare dalla parte opposta del parcheggio solo Jack resta fermo e non mi toglie gli occhi di dosso. Sono accanto all'auto di Luke e lui continua a tenere lo sguardo fisso a terra.
<<Luke, mi dispiace ma devo saperne di più, quella foto che mi hanno mostrato, io non ricordo di averla scattata ma è recente. Andrà tutto bene, credo di potermi fidare di loro.>>
Lui mi guarda come se fossi pazza, forse ha ragione.
<< Silver è una tua scelta, se succede qualcosa mandami un messaggio con l'indirizzo e vengo subito a prenderti, ci vediamo domani a scuola. Io non mi fido di quelle persone, sono strane. >>
Mi dà un bacio veloce vicino alle labbra, sale in macchina senza guardami, fa retro ed esce dal parcheggio.
<<Se quello lo chiamate bacio siete messi male a Skyfalls! >>
Mi trovo faccia a faccia con Jack, non lo conosco nemmeno ma sta già iniziando a darmi sui nervi.
<<Non sono affari tuoi!>>
Lui mi sta guardando con uno strano scintillio negli occhi <<Questi sono assolutamente affari miei cara Kitty e ora muoviti, avevo detto due minuti, ci stai mettendo un'eternità.>>
Raggiungiamo gli altri che sono bellamente appoggiati a tre Ferrari, due rosse e una nera. Mi giro verso Jack che scoppia a ridere, credo di avere la faccia da pesce lesso! Mi prende la mano e mi spinge verso l'auto a destra, ovviamente la Ferrari nera.
<<Belle macchine!>> esclamo con un sorriso ebete.
Sento Jack ridere mentre saliamo in macchina.
<< Ferrari nera? Come mai non l'hai presa rossa pure tu?>> gli chiedo.
Si gira verso di me con un sorriso triste << Nera, come la mia anima.>>
Apro la bocca per dire qualcosa ma lui mi fa segno di no con la testa, lascio perdere e mi giro a guardare fuori dal finestrino.
Le auto si fermano d'avanti ad un cancello enorme poco lontano dal centro. Ci sono tantissime storie su questo posto, alcuni credono che ci sia una maledizione, altri che ci sia una casa infestata di fantasmi.
La verità è che nessuno ha mai oltrepassato questo cancello, a Skyfalls sono tutti superstiziosi. Una sera io, Bryan, Eva, Matt e Luke stavamo per scavalcarlo ed entrare ma siamo stati sorpresi dal cugino di Matt che fa il poliziotto prima di riuscirci.
Il cancello si apre, siamo circondati da alberi e l'erba è altissima, piano piano gli alberi si fanno meno fitti e l'erba più curata, alla fine del vialetto sterrato c'è un giardino enorme con al centro una villa bianca, sembra di essere a Graceland!
Elvis avrebbe sicuramente apprezzato tutto questo.
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Skyfall || Luce e Tenebre.
Ficção CientíficaTutti noi abbiamo una luce interiore, basta solo cercarla attentamente. Quando sente queste parole Kitty Silver si mette quasi a ridere, ma ultimamente le sta capitando di tutto e perché no? Trovare la sua luce interiore potrebbe darle le risposte...