Mi ritrovo catapultata in cima ad una cascata con un ragazzo dai capelli scuri, è sempre lui che sogno da mesi.
Si gira e mi guarda con due occhi talmente scuri da sembrare quasi neri, il sorriso dolce sulle labbra. È la prima volta che vedo il suo visto, resto a bocca aperta.
Il ragazzo mi lascia andare la mano e mi sistema una ciocca di capelli dietro l'orecchio, è senza maglietta, i suoi addominali scolpiti si muovono a ritmo del suo respiro, indossa solo un paio di pantaloni neri strappati.
"Sta molto meglio a te che a me" lo sento dire e poi mi bacia teneramente.
Mi stacco da lui e guardo la maglietta che indosso, è nera e mi arriva alle ginocchia, lo guardo e gli sorrido.
"Sei pronta? Ora vediamo chi salta più lontano!" sto ancora ridendo quando mi baca per la seconda volta e poi con un gesto teatrale salta giù dalla cascata.
Vedo la sua testa spuntare a qualche metro di distanza nell'acqua.
"Ora tocca a te scintillina"
Prendo la rincorsa e salto anche io.
Perdo per qualche centimetro, lui mi fa un sorrisetto strafottente e mi dice
"Non preoccuparti puoi sempre chiedere la rivincita, ma ora mi aspetta un premio per aver vinto."
Si avvicina e mi prende per un braccio tirandomi sempre più vicino a lui, quando ci troviamo faccia a faccia mi sorride
"Come premio mi spetta un bacio." sento il suo respiro caldo sulla guancia.
Gli avvolgo le braccia intorno al collo e il suo sguardo si fa più intenso, le sue labbra sono a pochi centimetri dalle mie.
<<Kitty ti ho detto di svegliarti siamo in ritardo per la scuola!>>
Apro gli occhi ed ecco il ragazzo dei sogni, mi sta tirando per un braccio, è qui in carne e ossa mi sta guardando divertito.
<<Stavi facendo un bel sogno Kitty?>>
Ed ecco che il mondo mi cade addosso, mi ricordo tutto, mia madre, i lumendoriani, Jack, la luce fortissima.
<<Oh mio dio che è successo? Ho visto una luce fortissima e poi c'era solo il buio.>>
Di colpo Jack diventa serio
<< Hai mandato a fuoco la stanza, eri molto arrabbiata, non sai ancora usare i tuoi poteri, le tue mani sono diventate incandescenti e poi sei svenuta. Ti ho portato qui per riposare, sei nella stanza di Cece, lei ha dormito in camera con Emy.>>
Si alza dal letto e mi porge la sua mano per aiutarmi ad alzarmi, tolgo le coperte e sento le guance diventare bollenti, questi non sono i miei vestiti, ho addosso una maglia nera da uomo.
<< E' mia. I tuoi vestiti erano mezzi bruciati, le mie sorelle dormono con delle cose succinte e mi sono rifiutato di fartele mettere. Cece ti ha svestita e messo la mia maglietta, ma devo dire che sta molto meglio a te che a me. Ora va a farti una doccia Cece ti ha preparato un cambio per andare a scuola.>>
Gli chiedo gentilmente di uscire dalla stanza prima di scendere dal letto, non mi vergogno del mio corpo, oppure di farmi vedere mezza svestita, mi vergogno di farmi vedere da lui dopo il sogno che ho appena fatto.
Sotto la doccia con l'acqua che mi scivola addosso penso solo alla frase che mi ha appena detto Jack "Sta molto meglio a te che a me" come nel mio sogno.
Non sto capendo più nulla, qual è la realtà e qual è la fantasia?
Finita la doccia metto il cambio d'abiti che mi ha preparato Cece, pantaloni neri e top aderente, solitamente non mi vesto così, preferisco i vestiti, oppure vecchi Jeans scoloriti, raramente mi vesto tutta di nero.
Quando scendo trovo le ragazze che ridono per qualcosa che ha detto Jack mentre Samuel controlla l'orologio, Cece è vestita come tutta di nero, Julia ha un vestitino rosso strettissimo fin sotto il ginocchio con uno spacco sul laterale e Emily sembra una modella di una rivista sportiva con la felpa nera e i pantaloncini corti. Jack è sempre il solito Jack e Samuel è vestito da bravo ragazzo con la camicia nei pantaloni e il pullover sulle spalle.
Non me la sento di parlare con Zia Susan, così passa Cece a prendere la colazione e i miei libri, mentre io sfreccio verso scuola sulla Ferrari nera con Jack.
Arriviamo a scuola e tutti si girano nella nostra direzione, le auto di certo non passano inosservate.
<< Aspetta Silver, che hai sulla spalla?>>
Mi giro a guardare il ragazzo dagli occhi scuri e lui alza un sopracciglio in attesa.
<< È un tatuaggio Jack. Non esistono sul tuo pianeta? >>
<< Si, quanto l'hai fatto?>>
<< Qualche mese fa.>>
<< Capisco.>>
Sembra quasi triste, non capisco più nulla!
Scende dall'auto e viene ad aprirmi la portiera.
<< Che gentiluomo!>> Lo canzono e lui scoppia a ridere.
<< Non abituartici.>> Mi fa l'occhiolino e insieme raggiungiamo gli altri.
Cece mi porge una borsa che le ha dato Susan << Voleva parlarti.>>
Prendo la borsa e ignoro quello che ha appena detto e mi metto a correre verso i miei migliori amici.
All'ingresso trovo Eva che mi sta guardando male con i suoi enormi occhioni verdi e Bryan con la bocca aperta, scoppio a ridere.
<< Kitty Silver, ti sei dimenticata di venirmi a prendermi!>>
<< Oddio Eva mi dispiace! Sono successe troppe cose nelle ultime ventiquattro ore, poi ti racconto. Scusami.>>
Mi sento malissimo al pensiero di essermi dimenticata della mia migliore amica.
<< Ti perdono, ma voglio tutti i dettagli.>> lei mi prende sottobraccio e iniziamo a ridere.
<<Bryan ti conviene chiudere la bocca, stai sbavando!>> lo prendo in giro facendogli un pizzicotto sul braccio.
Eva si mette a ridere mentre lui si gira vesto di me e dice: <<Sei la mia migliore amica da tanti anni, pensavo che questa cosa fosse reciproca, ma vedo che non è così! Sei davvero una cattiva persona! Conosci delle ragazze così belle e non me le hai mai presentate?!>>
Lo guardo ridendo <<Scusa Bryan hai ragione, se vuoi te le presento ora.>>
Stanno arrivando tutti e Cece si avvicina a me e mi dicendomi, <<Ricordati che siamo solo amici, non cugini, tutti credono che l'unica zia che hai è Susan.>>
Si gira tutta sorridente e si presenta a Eva e Bryan
<<Ciao ragazzi io sono Cece, loro sono i miei fratelli e le mie sorelle Samuel, Jackson, Emily e Julia. Sam è qui sono per firmare delle carte, non verrà in questa scuola è più grande di noi di tre anni.>>
Guardo Sam e mi viene in mente che ieri sera voleva mostrarmi un video.
<<Sam posso parlarti, ehm in privato?>>
Lui fa cenno di sì e con la scusa di accompagnarlo in segreteria salutiamo gli altri e ci incamminiamo.
<<Ieri sera, volevi mostrarmi un video, me ne sono ricordata solo ora. Di cosa si trattava?>>
Lui si ferma e mi guarda intensamente.
<< E' un video girato su Lumen qualche anno fa, ci siamo tutti noi, te con tua mamma e tuo papà, tutta la nostra famiglia a festeggiare un tuo compleanno, precisamente i tuoi dieci anni. Poi nel video c'è una sequenza di fotografie del nostro pianeta e di tutte le tue visite. Quando vorrai vederlo te lo mostrerò.>>
Vorrei tanto vedere Lumen ma non so se voglio vedere la parte con i miei genitori.
Non ricordo il profumo di mia madre o la risata di mio padre.
Tutto questo è colpa loro, sono stati loro ad avermi abbandonata qui, sono dtati loro a farmi dimenticare le giornate passate insieme.
<< Grazie Sam, vorrei tanto vedere tutto il video, ma non me la sento di vedere la parte con i miei genitori, sono troppo arrabbiata con loro, per avermi fatto dimenticare ogni momento passato con loro e con voi.>>
Il suo sorriso si fa dolce e mi abbraccia, sembra una cosa così normale, non lo conosco ma allo stesso momento mi sembra di conoscerlo da sempre.
<<Silver, ti capisco anche a noi non piace tutta questa storia per questo siamo qui, da te. Sei come una sorella per tutti noi, ti vogliamo bene.>>
Sento il suono della campanella, devo andare in classe altrimenti mi becco una nota.
<<Grazie Sam. Significa molto tutto questo per me.>>
Detto questo io mi dirigo in classe e Sam va a parlare in segreteria.
Le ore sembrano non passare più, continuo a pensare alla storia di ieri, a Lumen e al sogno così reale che ho fatto questa notte.
Finalmente è ora di pranzo, in corridoio trovo Jack che fa il cascamorto con tre ragazze, fantastico sono Amber e le sue tirapiedi cloni.
Gli passo accanto e lo saluto, lui fa finta di non vedermi, dice qualcosa alle ragazze e loro ridono come oche.
Ed eccolo li che mi aspetta d'avanti al mio armadietto come fa tutti i giorni per andare insieme a pranzo.
Appena mi vede mi fa un sorriso che potrebbe illuminare il cielo, è così bello vederlo felice.
<<Hey Silver vedo che sei ancora tutta intera, com'è andata la serata? Ti sei divertita con i tuoi amici?>>
Luke mi guarda per qualche secondo poi distoglie lo sguardo.
<<Hey, ragazzone, guardami.>>
Mi avvicino a lui e gli do un bacio veloce sulle labbra.
<< Conosco quei ragazzi da quando sono piccola, solo che erano tanti anni che non li vedevo, non li avevo riconosciuti.>>
Mi prende la mano e con aria seria mi chiede indicando Jack << E con lui?>>
Bella domanda, siamo cugini ma sembra esserci sotto qualcos'altro. Vorrei tanto saperlo.
<<Jack? Siamo solo amici. Pensa a noi come due cugini, non preoccuparti.>>
Luke sorride e prende il telefono dalla tasca e manda un messaggio al fratello.
<< Sai che Coll ieri sera ha vinto a birra-pong contro mio fratello? Dovevi esserci!>>
Sto ridendo quando sento un braccio intorno alla spalla, << Che si dice qui?>>
Fulmino Jack con lo sguardo, prima mi ignora e poi fa così, non lo sopporto.
Non si accorge nemmeno che lo sto guardano male perché lui continua a guardare Luke.
<<Jack...>> inizio ad odiare quando fa così, non mi dà nemmeno il tempo di parlare che mi blocca mettendomi un dito sulle labbra.
<<Kitty, vieni con me, saluta il tuo amico e andiamo a pranzo insieme, dobbiamo parlare.>>
"No. Adesso basta", non sopporto i prepotenti e Jack sembra esserne il re.
<<Jack ci vediamo dopo.>> Gli sposto il braccio prendo Luke per mano e lo tiro verso la mensa.
Sento il rumore di un'armadietto che si chiude e un'imprecazione, faccio finta di nulla e me ne vado.
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Skyfall || Luce e Tenebre.
Ciencia FicciónTutti noi abbiamo una luce interiore, basta solo cercarla attentamente. Quando sente queste parole Kitty Silver si mette quasi a ridere, ma ultimamente le sta capitando di tutto e perché no? Trovare la sua luce interiore potrebbe darle le risposte...