❝Prologo e Capitolo 1❞

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Monica, una ventenne aveva da poco scoperto che uscire con gli amici, e magari ubriacarsi, era un modo per evadere dalla realtà.

Quella sera si trovava in Pub di Torino con la sua migliore amica Cristina, quando le si avvicina un ragazzo più sobrio di lei. Lei aveva bevuto veramente molto quella sera e non ragionava quasi più.

«Ciao, posso sapere il tuo nome?» le chiese.

«Io sono Monica, tu chi sei?» Disse mentre il suo alito puzzava alcol.

«Io sono Simone»

«Non ti ho mai visto qui» Disse Lei con sorriso malizioso, cosa che non era il suo solito fare.

«Sono un calciatore, faccio parte di una squadra conosciutissima. Con il calcio sono molto occupato, ed ho sempre poco tempo per me stesso»

«Io non ti conosco» Disse ridendo a causa dell'alcol.

«Io vado in pista, stai tu con lei?» Disse Cristina barcollante, anche lei era ubriaca.

«Si si vai» il più sobrio dei tre era Simone, che ormai aveva cominciato a conoscere i suoi limiti e reggeva abbastanza bene l'alcol.

«Simone, cosa si fa?» Disse nuovamente con un sorriso malizioso.

«tu cosa vuoi fare?»

Dopo quella domanda si ritrovarono al piano di sopra, entrambi attaccati alle loro labbra. Adesso Jade non ne avrebbe capito niente, ma domani ne se ne sarebbe pentita, ed anche tanto. Simone invece si sentiva attratto, ma quella sua era solo un attrazione fisica. Doveva ammettere che era proprio una bella ragazza, ma non il suo tipo.

La sua donna ideale non deve andare in discoteca, Gli piacciono le tipe gelose. Simone potrà anche sembrare un duro, ma in realtà è un tenerone. Ha sempre preferito fare l'amore con la donna che ama e non andare ad ubriacarsi in discoteca. Solo che quella donna non l'aveva ancora trovata. E la stava cercando già da tanto. Aveva solamente trovato quelle "bambine" da una notte e via. Ai tempi di oggi è difficile trovare delle ragazze serie. Ma lui non lo sapeva di essere finito a letto con una di loro, che adesso sembrava la solita tipa da una notte e ci salutiamo, ma non era così. Lei è timida, ma quando odia una persona ci litiga sempre. Lei è fragile ha bisogno solamente di essere salvata. Ed anche lui. Non avevano capito nessuno dei due che erano uguali, e magari qualcuno poteva anche reputarli "fatti l'uno per l'altro".

La loro notte continuò, si spogliarono l'uno con l'altro, consapevoli che qualcuno l'indomani potesse pentirsene, e chi magari no.

Questo è il primo capitolo, ma è anche un prologo, ecco perché è così corto. Comunque fatemi sapere se ne vale la pena continuare, magari con una stella e qualche commento. Grazie e buongiorno a tutti
Accetto le critiche costruttive, che sono appunto quelle che mi aiutano a capire cosa sbaglio. spero solo che questo primo capitolo vi piaccia, e seguiate anche gli altri➡❤←

Mi Sonrisa▽Simone ZazaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora