Capitolo 10

1.1K 90 5
                                    


  Passarono altre due settimane. Alyson e Justin non si rivolsero più la parola, tranne le rare volte in cui lui le sorrideva sfacciatamente. D'altro canto lei non poteva negare di non esserne contenta.
Aiutava in teatro per il musical. Era come il braccio destro di Mrs. Sophie. Vista la sua esperienza con la recitazione aiutava i 'meno bravi' ad immedesimarsi meglio nella parte.
Justin era stato preso per fare Romeo, cosa decisa all'ultimo minuto e dovuta al fatto che a Mrs. Sophie non andava bene nessuno.
Perciò ogni giorno doveva assistere alle loro prove. Doveva sopportare i loro baci, le carezze di lui sul viso di lei e i continui sguardi di Cheyenne che dicevano: "sto con Justin Bieber, ah!".
La voglia di metterle un lassativo nella sua bottiglietta d'acqua cresceva di giorno in giorno.
Era sabato, e la sala era più affollata del solito. Tony si spostava da una parte all'altra per prendere le misure degli attori e di conseguenza dare al sarto gli ordini giusti. Mrs. Sophie parlava con delle comparse, altri lo facevano seduti magari ridendo e urlando. Cheyenne spettegolava con le cheerleader, mentre si osservava allo specchio.
Justin e Alyson chattavano. Uno in una poltroncina in fondo alla sala, quasi completamente al buio. L'altra dietro le quinte, seduta per terra dietro un angolino per non farsi vedere.

Ragazzadaicapellibiondi: tu mi avevi fatto delle domande botta e risposta un po' di tempo fa. Adesso tocca a me.
Shakespeare J.: ma non avevo finito! :(
Ragazzadaicapellibiondi: pazienza :3 Pronto?
Shakespeare J.: vai.
Ragazzadaicapellibiondi: colore preferito.
Shakespeare J.: blu.
Ragazzadaicapellibiondi: animale preferito?
Shakespeare J.: cane.
Ragazzadaicapellibiondi: materia in cui andavi meglio a scuola!
Shakespeare J.: passo e.e
Ragazzadaicapellibiondi: ahaha, scemo. Rispondi.
Shakespeare J.: ehm... Ginnastica? (:
Ragazzadaicapellibiondi: ma complimenti, Justin!
Shakespeare J.: perché, tu in cosa sei brava?
Ragazzadaicapellibiondi: in tutto ♥
Shakespeare J.: ma guarda un po', eh!
Ragazzadaicapellibiondi: sto facendo la diva come Justin Bieber? T.T
Shakespeare J.: che? Bieber non è una diva...
Ragazzadaicapellibiondi: si, invece. E' un piccolo divo ♥
Shakespeare J.: smettila çç
Ragazzadaicapellibiondi: lo vedi che sei suo fan!
Shakespeare J.: oh, lasciamo stare ù_ù dove sei adesso?
Ragazzadaicapellibiondi: in teatro. Sto lavorando anche io allo spettacolo di 'Romeo e Giulietta'.
Shakespeare J.: nel teatro della scuola??
Ragazzadaicapellibiondi: si, te l'ho appena detto Justin :3


Justin si guardò intorno attentamente. Nessuno aveva un portatile davanti. Si alzò in piedi e passò lentamente di persona in persona. Sorrise quando vide Cheyenne.
Aveva un cellulare in mano e stava scrivendo.
Un momento.
Dal cellulare ci si può connettere su internet. E nella chat, anche, di conseguenza.
Tornò giù.

Shakespeare J.: si, scusa sweety (:
Ragazzadaicapellibiondi: oh, va bene. Dai, vado. Ciao ♥
Shakespeare J.: ciao, sweety ♥

Alyson chiuse tutto e tornò nel mondo di Shakespeare. Notò che non era cambiato assolutamente nulla rispetto a quando si era rifugiata lì dietro.
Andò a salutare Tony. Non era dell'umore giusto per rimanere ancora a scuola. "Ci vediamo, Tony".
Lui le sorrise. "Ciao, Alyaly".
Per un istante pensò di passare dalla parte opposta in cui stava Bieber, ma poi scosse la testa infuriata.
Perché dargliela vinta?
Justin le lanciò un'occhiata e sorrise debolmente, incerto se dirle 'ciao' o ignorarla.
Prima che la bionda potesse aprire le porte, sentì la sua voce. "Ehi, Alyson".
Alyson? Dov'era finita la stalker? Sospirò silenziosamente. Avrebbe contato fino a tre e poi se ne sarebbe andata.
Uno.
Due.
"Non si saluta più?", continuò con un tono di voce leggermente irritato.
Appoggiò una mano sulla porta ripetendosi di stare calma. Non poteva la sua voce sconvolgerla in quel modo. Il cuore continuava a battere all'impazzata: non era ovviamente possibile controllarlo. Era pur sempre un muscolo involontario.
Uno.
Due.
Qualcosa l'afferrò per il polso e la fece girare. Bieber le teneva il braccio mezzo sollevato attaccato alla porta, come la sua schiena. Lui stava davanti a lei. Si sfioravano delicatamente.
"Si può sapere che problemi hai con me?", la trafisse con lo sguardo. "Mi mandi a fanculo, non mi parli per quasi un mese, ti sorrido e mi ignori, ti saluto e non rispondi! Cosa ti ho fatto?".
Alyson abbassò lo sguardo.
Perché le faceva questo?
Justin, con la mano libera le sollevò il volto per scrutarla bene. "Guardami negli occhi, Alyson".
Erano avvolti dall'oscurità. Nessuno poteva sapere che all'uscita c'erano due ragazzi che parlavano. Spaventosamente vicini.
"Cosa vuoi da me, Justin?", si decise a domandargli dura.
"Voglio che noi due torniamo a parlarci", rispose secco.
Alyson sobbalzò. "Perché cosa ti importa di me? Hai Cheyenne. Parla con lei.
Il cantante scosse la testa. "Lei è la mia ragazza. Mentre tu... Ecco io pensavo che fossimo amici... O perlomeno sulla buona strada per diventarlo".
Ecco come la vedeva. Come un'amica. Anzi, come una sulla buona strada per diventarlo. "Io non voglio la tua amicizia, Bieber".
Il canadese non riuscì a mascherare lo stupore. Lo shock. Non voleva essere sua amica. Lei. Amica. Di Justin Bieber.
Mollò la presa sul suo polso e sul mento. "Va bene. Ho capito".
Alyson voleva più dell'amicizia.

Justin si infiltrò nella segreteria, ormai vuota. Aprì un armadietto ed estrasse varie cartelline.
Doveva trovare quella contenente i fogli giusti.
Rimase una mezz'ora abbondante a leggere centinaia e centinaia di nomi di studenti che frequentavano quella scuola.
Poi le mani tremarono e gli occhi si illuminarono.
Cheyenne AlysonWesley, 26 ottobre 1995, CA.
Era proprio lei la ragazza dai capelli biondi.  

Shakespeare J. and the girl with the blonde hair.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora