Vero amore

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Alis era distesa nel letto a dormire, sognava qualcosa, qualcosa di molto potente una predizione.

Nel suo sogno si vedeva un castello, il castello da dove veniva, quello distrutto.

C'erano 6 ragazzi, forse potevano essere loro. 

Ma l'aspetto era completamente diverso: erano un insieme tra demoni e angeli.

Poi l'immagine cambiò: vedeva una rosa con del sangue che cadeva.

Poi infine vedeva una carrozza rotta.

Le immagini si alternavano tra sangue zucche, persone sconosciute e morte.

Alis, continuava a sudare era preoccupata.

Un urlo invase la stanza:il suo.

Si era svegliata, ma la sua camera sembrava diversa.

Alis, era in piedi ad osservarsi dormire, si vedeva in terza persona.Gli sembrava molto strano e soprattutto confusionario.

All'improvviso la ragazza ebbe un giramento di testa e cadde in un lago di sudore.

Fu in quel momento che si svegliò veramente. Era confusa, alzò la testa per guardare fuori dalla finestra, era notte fonda.

La luna dominava alle stelle.

Alis, aveva un effetto strano quando c'era la luna, si ricordava del suo lungo sogno, durato 100 anni.

Bhe cosa poteva dire di quello, forse che aveva sognato  tutte le cose che potevano accadere dopo il suo risveglio, ma...Non capiva il significato.

Ricorda solo di un ragazzo chele avrebbe salvato la vita: Mark e un ragazzo che avrebbe salvato l'umanità: Even.

E poi c'erano altri ricordi, che non avevano un significato tipo una ragazza cattiva che si trasformava in buona.

"Magari poteva essere Hanna" pensò Alis.

Si rimise sul letto e chiuse gli occhi, ma non riuscì ad addormentarsi di nuovo.

Forse doveva farsi una giratina per la casa, tanto tutti dormivano.

Si mise delle pantofole trovate sotto il letto e si avventurò per la casa.

Forse era meglio uscire fuori pensò la ragazza, solo per riprendere aria.

Lei desiderava stringere un abbraccio a sua madre più di ogni altra cosa, ma era morta, ormai non poteva fare nulla.

Doveva dimenticarsi di lei.

Per ora lei doveva vivere il presente, con i presupposti di viverlo al meglio.

Si affacciò al balcone per vedere  il paesaggio di quella casa.

Fu sorpresa semplicemente dalla bellezza della serra, magari poteva farci una visita.

Non ci fece caso quando entrò per la prima volta in casa: la serra era nel giardino sul retro.

C'era una piccola stradina in mattoni che la conduceva lì.

Era stranamente attirata da quella serra, non sapeva il motivo, ma sapeva che un bacio l'avrebbe fatta stare meglio.

Come quello che gli aveva dato Mark per farla risvegliare.

Era arrivata davanti alla porta, era fatta di vetro ma...Non si vedeva niente di quello che c'era all'interno.

Alis sperava di trovare un bel girasole, adorava i girasoli fin da quando era piccola aveva avuto questa passione, forse perché gli ricordavano le lunghe giornate passate in campagna con sua zia.

La ragazza aprì la porta, la curiosità di quello che avrebbe trovato dentro la distruggeva.

Ma all'intorno trovò solo dei tulipani appassiti, tutte le altre piante erano morte.

<Ti attira questa serra vero?> Alis la riconosceva quella voce era la voce del suo salvatore

<Mi ricorda qualcosa ma non so cosa forse un sogno> rispose rimanendo sempre girata

<Magari in quel sogno ci sono anche io?> gli chiese Mark

<No> rispose La ragazza <Tu non sei in un sogno>

<Tu sei nella vita reale>

La ragazza si avvicinò a lui e le loro labbra si toccarono, il loro tocco causò degli scintilli di sottofondo.

I ragazzi smisero e si guardarono negli occhi.

<Tu credi all'amore a prima vista?> gli chiese Alis 

con entusiasmo Mark rispose <Non ci ho creduto finché non ho visto te>

<Commovente> disse qualcuno con una voce stridula, era una piccola fatina.

<Ma cosa?> chiese la ragazza 

<Bhe ci avete svegliato Voi> disse la fatina

Per " Noi " intendeva tutte le altre migliaia di fate che erano dietro di lei.

<Perché vi abbiamo svegliato noi?! Ci siamo solo baciati> disse Alis

Mentre la fata e Alis parlavano Mark si godeva la scena.

<Infatti, l'amore attira l'attenzione delle fate> disse un'altra fatina.

<Non avete attirato solo la nostra attenzione...Ma anche quella della natura.

La fata indicò il tulipano fiorito.

Alis si portò una mano alla bocca non ci poteva credere.

<Esiste una magia del genere?!> si chiese stupita

<Non è la magia rispose un'altra fata è...Il vero amore>

Mark e la ragazza si scambiarono una piccola occhiata e si baciarono, nello sfondo c'erano una marea di piccole creature simili a lucciole: le fate.





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