Capitolo 2

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<<Sei il primo mio pensiero che al mattino mi sveglia,l'ultimo desiderio che la notte mi culla,sei la ragione più profonda di ogni mio gesto,la storia più incredibile che conosco.>>(Max Pezzali-Eccoti)


Mi ritrovai,come al solito,a camminare su e giù per quel corridoio così corto,che a me sembrava così infinito,infinito come il dolore interiore di Zayn,infinito come il mio amore per lui,di cui nemmeno io ero pienamente a conoscenza.Mi sentivo uno sbaglio,mi sentivo diverso,sapendo che lui non avrebbe mai pensato a me nel modo in cui io pensavo a lui:lui non fantasticava su di me per giorni interi,non sognava di possedere le mie labbra e stringere i miei capelli.Io ero solo il suo amico.Un amico che lo amava più di quanto fosse disposto ad ammettere.

Mentre ripetevo il medesimo percorso per la decima volta,fui attirato dalla luce che proveniva dalla porta aperta di una camera.Mi aspettavo di veder uscire qualche dottore da lì,ma non fu così,perciò mi avvicinai;sbirciai,dando una piccola occhiata nella stanza,in modo da vedere chi la occupasse. Pensavo che avrei trovato una persona anziana,ma mi sbagliai di nuovo:nella stanza c'era una ragazza.Aveva i capelli biondissimi e corti,e stringeva un libro tra le mani scheletriche,ma nonostante la sua situazione,sembrava così serena,come se fosse lì per caso.I suoi occhi azzurri erano luminosi e curiosi,spalancati al massimo,come in uno stato di perenne stupore.Le sopracciglia erano folte e chiarissime,come i suoi capelli.Lei mi sorrise ampiamente,mi salutò alzando una mano e mi fece cenno di entrare.Io mi incamminai verso di lei piano,come se ogni mia minima mossa potesse nuocerle.

"Vieni,non mordo!"rise lei.La sua voce era calda e rilassante.

Mi avvicinai al suo letto e,come per chiederle il permesso,guardai la sedia che le stava accanto.Lei annuì,stringendo un po'i suoi occhioni azzurri.Ora che la vedevo da più vicino,constatai che era davvero carina,ma i suoi occhi non potevano competere con l'oro liquido riversato in quelli di Zayn. Mi fissò intensamente per qualche secondo,poi sorrise di nuovo,porgendomi la sua mano magra,per presentarsi.

"Sono Stacey."

Le strinsi la mano delicatamente.

"Liam."

"Ti ho visto tante volte qui.Fai sempre su e giù per il corridoio."fece un segno con la mano,portandola a destra e a sinistra.

"Lo faccio per Zayn.Sua madre è ricoverata qua,ed io lo aspetto."ne parlai con la massima naturalezza,come se lei mi conoscesse da sempre.

"Quel ragazzo carino con i capelli neri?"chiese.

Carino???Zayn è la creatura più angelica,e allo stesso tempo,sexy,che sia mai esistita sulla faccia della terra.La sua bellezza esotica potrebbe essere invidiata da qualunque divinità presente in questo universo.Tutti i sovrani del mondo non si sazierebbero di tutto l'oro che possiedono se potessero avere una goccia di quello che Zayn ha sempre avuto nei suoi occhi.Ma,a parte questo,sono felice che l'abbia definito soltanto carino,perché mi sarei potuto ingelosire.Perciò annuì.

"Sì,è il mio migliore amico."

Mi guardò in un modo strano,come se sapesse.Quello sguardo fece breccia in me,perché mi fece sentire capito senza che lei avesse detto una parola.Lei incrociò le gambe ed abbassò lo sguardo.

"E' fortunato ad avere un amico come te.Quello che credevo essere il mio migliore amico mi ha abbandonata proprio quando gli dissi della mia malattia.Se ne andò,perché non aveva la forza per reggere anche i miei problemi,oltre che i suoi."

Volevo dirle che la capivo eccome,viste le mie esperienze passate.Che persino le mie sorelle avevano preferito starmi alla larga mentre stavo male,e i miei genitori non c'erano mai.Che c'era solo Zayn,il mio amore grande,a starmi vicino.Però non potevo dirglielo,mi avrebbe senz'altro giudicato anche lei.Sì,a forza di delusioni e prese per il culo ero arrivato ed essere il classico paranoico con le manie di persecuzione.Così mi limitai a poggiare la mia mano sulla sua.

"Mi dispiace Stacey..."

"Non fa niente,l'ho perdonato.Ho capito che era semplicemente una persona più debole di quanto pensassi,e poi gli voglio bene:non potrei smettere di farlo.Reggere un cancro non è mica facile,lo so,ma non lo è nemmeno per quelli che mi stanno accanto."

"Dove hai il cancro?"chiesi,ma mi tappai subito la bocca"Oddio,perdonami.."

Lei ridacchiò,carezzandomi una guancia.Il suo tocco era morbido,eppure non potei non paragonarlo a quello di Zayn.

"Alla testa,Liam."

La sua risposta mi spaventò moltissimo,ma ero sempre più incuriosito da quella ragazza.

"Me lo hanno diagnosticato un anno fa,quando avevo quindici anni.Inizialmente è stato difficile accettarlo,ma poi ho imparato a conviverci."continuò.

Non potevo credere che a soli sedici anni Stacey avesse un perfido tumore che la avvelenava già da un anno.Era così piena di vita,nonostante fosse così fragile che sarebbe bastato un solo soffio per buttarla giù.Non piansi,solo per paura di appesantire anche lei.

"La mamma di Zayn ha un tumore da anni",spiegai"Fin da quando l'ho conosciuta,e lui vive in un dolore straziante.Come riesci tu a sopportarlo?"

"Accettandolo,Liam.Essendo consapevole che lo devo affrontare.E,che tu ci creda o no,il non ammettere di avere qualcosa di sbagliato,o anche di diverso,a sé stessi,ti fa stare ancora peggio."

A quel punto iniziai a sentirmi male,perché quello che Stacey stava dicendo mi rispecchiava.Io nascondevo il mio amore per Zayn,non lo ammettevo né a me stesso,né agli altri.E infatti stavo male,era come portarmi un masso nello stomaco.E avevo paura di toglierlo.

"Ho paura..."iniziai a sussurrare,prima di rendermi conto che stavo pensando ad alta voce.

Mi alzai di fretta dalla sedia,forse un po' troppo bruscamente,perché Stacey balzò dal suo letto.

"Di cosa hai paura,Liam?"

Mi stavo agitando troppo,dovevo assolutamente andarmene.

"Io...io devo andare..."

Mi incamminai svelto verso la porta,ma,mentre avevo già le dita sulla maniglia,Stacey mi richiamò.

"Hai paura di perdere Zayn?"

My secret|Ziam|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora