Capitolo 3

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<<Non lasciarti sopraffare dalla paura,o ti dominerà sempre.Non fare dell'insicurezza il tuo maggior timore.>>


La domanda di quella ragazza sconosciuta mi spiazzò:in soli cinque minuti,forse poco più aveva capito tutto di me?Ma come poteva?I suoi grandi occhi  blu mi scrutarono,in cerca di una risposta,in cerca di una verità,nel caso avessi negato tutto.Però quella non era una realtà da cui io potevo semplicemente scappare così,come se nulla fosse,non potevo affatto fuggire:Zayn mi aveva stretto in una morsa involontaria,mi teneva prigioniero senza accorgersene.

Guardai Stacey come se fosse stata pazza e mi lasciai uscire una risatina amara,che mi tradì subito.

"Cosa dici?",chiesi"Non ho paura di perderlo."

Lei alzò un sopracciglio,talmente chiaro da sembrare inesistente,come a dirmi che non la beveva.

"Infatti.Tu non hai paura..."

"Esatto."affermai"Non ho motivo di averne.Io e Zayn siamo vicini da sempre,so che non mi lascerebbe mai solo,come non l'ho mai abbandonato io."

Per tre secondi,forse di meno,sentii di aver vinto,ma le mie convinzioni mi lasciarono presto.

"Tu non hai paura di perderlo,dicevo.Sei terrorizzato.Hai così tanta paura che lui se ne possa andare dalla tua vita che ti senti struggere dentro,eppure non riesci a dirglielo."

Non mi sentii capace di ribattere.Aveva vinto.Mollai la maniglia della porta e mi incamminai verso il suo letto,prima di crollare definitivamente,lasciando che le ginocchia cedessero,piegandomi in due verso il pavimento.Lei aveva capito cosa provavo,ma mi sentivo davvero pronto io a confidare tutta la verità a qualcuno,ad una sconosciuta?La questione era che no,non ero pronto,ma dovevo farlo o presto sarei scoppiato.Ed infatti cominciai a piangere.

"L'ho conosciuto in ospedale"iniziai tra le lacrime"Avevamo cinque anni,tutti e due,e io avevo un problema ai reni.Zayn era l'unico che mi tenesse compagnia,perché nessuno mi voleva...ma lui sì.Non ci siamo mai lasciati,ma per lui sono sempre stato un amico,e niente di più,ma per me è sempre stato diverso.Ho iniziato a capire cosa provavo per lui già a sette anni...e ora lo amo.Lo amo così tanto che mi fa star male.E lui non lo sa,lui che è il mio migliore amico,lui che è il mio amore,non conosce il mio segreto più grande."

I singhiozzi si fecero più forti,così mi nascosi il viso tra le mani.

"Non so nemmeno perché te ne ho parlato...doveva rimanere dentro questa testa di cazzo!"alzai leggermente la voce e mi indicai la tempia.

Lei mi prese le mani,facendomi alzare di fronte al suo letto,mentre mi sorrideva con comprensione.

"E invece hai fatto bene a dirmelo.Avresti fatto bene a parlarne con chiunque,perché vedi,Liam,se avessi tenuto tutto chiuso nel tuo cuore,i tuoi pianti sarebbero stati più disperati di questi. Sappi che dalla mia bocca non uscirà nemmeno una parola dei tuoi discorsi,ma sarai tu a doverglielo dire,prima o poi.Se Zayn ti vuole così bene come dici,vedrai che capirà.Forse potrà ribattere che non può darti quello che potresti dargli tu,ma non ti caccerà mai via.Avresti più probabilità di perderlo se lui lo venisse a scoprire da solo."

"Stacey,io non voglio neanche rischiare di..."

"Cosa sei disposto a fare per lui,Liam?"

Ci pensai un secondo.Tutto,avrei voluto dire.Ma dissi una cosa diversa,qualcosa che non fosse il solito"tutto",che poi si trasforma nel"niente",dinanzi ai fatti.

"Per lui morirei.Sceglierei volentieri di bruciare io al suo posto,farei tutto ciò che è in mio potere per evitargli di soffrire."

"E allora devi rischiare.Non fare dell'insicurezza il tuo più grande timore.E' solo un'illusione,Liam,una menzogna che racconti a te stesso,senza nemmeno accorgertene.Se lascerai che ti sopraffaccia troppo,ti prenderà e ti porterà via.E porterà via anche Zayn,ma lontano da te,dove non potreste nemmeno darvi conforto."

Lei sue parole mi spaventarono un po'.Aveva ragione,avrei dovuto dirglielo subito dopo averlo scoperto.

Guardai Stacey,annuii e le sorrisi.

"Hai ragione.Glielo dirò.E se non vorrà credermi,beh...gli proverò il mio amore.Se mi respingerà accetterò la sua decisione e lascerò perdere.Farò di tutto per non perderlo,perché è vero che sono terrorizzato alla sola idea."mi asciugai le lacrime"Grazie,Stacey."

Lei mi sorrise ampiamente.

"Non preoccuparti,mi fa piacere dare una mano...per quanto posso."

"Mi hai aiutato molto."le presi una mano"Ciao."

Lascia le sue dita ed andai dritto verso la porta,elettrizzato,prima che lei mi richiamasse.

"Tornerai a trovarmi?"

Mi voltai,sorridendo.

"Certo.E' probabile che verrò tutti i giorni,visto che accompagnerò Zayn."

"Buona fortuna,Liam."

Per un secondo avrei voluto abbracciarla,ma ero così impaziente di dichiarare il mio amore a Zayn che saltellavo frettolosamente da un piede all'altro.

"Grazie.."sussurrai,prima di andarmene.

Non appena mi chiusi la porta alle spalle trovai lui,la mia ragione di vita.L'oro liquido dei suoi occhi penetrò i miei,mentre mi guardava fisso.

"Cosa stavi facendo?"chiese.

La sua voce.Che suono meraviglioso.Così bassa,così dolce,che gli dava un'aria eternamente timida.

"Qualcosa di incredibile",risposi"Come sta Trisha?"

Per un minuto sembrò aver dimenticato la domanda che mi aveva posto.Abbassò il viso,piegando le labbra in una curva amara.

"Va avanti,per quanto le viene permesso.Ma sembra che stia...leggermente meglio."

Lo guardai e mi chiesi se fosse il momento sbagliato.Ma no,mi dissi.Glielo avrei detto,lo avrei costretto ad ascoltarmi,poi l'avrei lasciato decidere.

"Ti devo parlare."dissi deciso.

Finalmente rialzò lo sguardo ed io potei fissare i suoi occhi favolosi.

"Di cosa?"

"Non qui però."mi guardai attorno,poi lo presi per un polso,trascinandolo fuori.

Lui rimase sbigottito,ma si lasciò trascinare.Mentre uscivamo,guardai ancora più attentamente il ragazzo che mi trovavo affianco:i suoi tratti angelici,i suoi capelli,che sognavo di stringere tra le mie dita.Le sue labbra mozzafiato,che suscitavano in me una voglia perversa.

Non appena ci trovammo nel parcheggio,mi misi a tremare per l'agitazione.Lasciai il polso del mio amico e mi misi la testa tra le mani.

"Liam?",chiese preoccupato"Stai bene?"

"No...cioè,sì...beh,non lo so..."

Mi mise una mano sulla spalla.Quel tocco rilasciò in me una scarica elettrica.

"Ehi"sussurrò"Mi dici cos'hai?Sai che a me puoi raccontare tutto."

"Lo so,Zay,lo so..."

Sorrise,forse per incoraggiarmi.

"Cosa devi dirmi,Lee?"

Rimasi zitto per un istante.Vedete,arriva un momento nella vita in cui bisogna assumersi le proprie responsabilità.E,porca puttana,quel momento era arrivato.Respirai profondamente e gli risposi.

"Tutto quello che non ti ho mai detto."

My secret|Ziam|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora