The true story of a Lost Girl

NON SI TORNA INDIETRO

WENDY'S POV

Dopo quello che avevo sentito da papà non riuscivo a pensare ad altro, soprattutto perché era tanto che non riuscivo a vedere Harry. C'erano troppi problemi che si stavano affollando nella mia vita in quel periodo e portavano via la maggior parte del mio solito buonumore. Al primo posto, il segreto di papà, che alla fine presumo avesse accettato la proposta di Mr Adams, poi la preoccupazione per il mio miglior amico e contemporaneamente quella di non potergli comunicare quello che sapevo, per via di Oliver, le cui attenzioni erano sempre più pressanti e che mi aveva categoricamente proibito di vedere Harry ancora, quella maledetta sera al ballo. Ci vedevamo sempre più spesso ormai, il pomeriggio per il the in centro, a volte con la sorella e a volte da soli. Non parlavamo mai di quello che era successo quella sera a casa sua, sapevo che il solo fatto che fossi amica di Harry lo infastidiva, non solo per la condizione sociale di Harry, ma credo anche perché sotto sotto Oliver fosse assolutamente geloso di lui. era un ragazzo dai bei modi e dall'educazione eccellente, ma non aveva la determinazione del mio Harry e tantomeno la sua correttezza. Oliver era bravo solo a giocare sporco. Ogni tanto poi compariva il pensiero del ciondolo con la ghianda, della misteriosa presenza di chi lo aveva lasciato.... Il misterioso ragazzo delle storie della mamma era diventato il protagonista del mio racconto, che pian piano stava prendendo forma. Stavo usando tutti i miei risparmi per comprare carta e inchiostro che, per i miei numerosi tentativi e correzioni, utilizzavo a profusione.

" E' davvero perfetto, Wendy. Perfetto. " fu la voce e lo sguardo dolce di Miss Hazel a riportarmi alla realtà. La mia insegnante faceva altalenare lo sguardo da me al foglio tra le mani con un'espressione compiaciuta.

"Sapevo che avevo chiesto ad una concorrente validissima di partecipare. Tu hai davvero un dono Wendy, sul serio, la storia è così avvincente, c'è tutto, avventura, riflessione.....e poi la storia d'amore tra la ragazza e questo abitante dell'isola che non c'è è davvero originale..." disse facendomi l'occhiolino...

"Scusi Miss? La storia d'amore?" dissi un po' confusa... il mio era un racconto d'avventura.

"Sì, perdonami ma è evidente che alla fine i due ragazzi si innamorano no?" disse, stavolta assumendo lei un'espressione confusa.

"Beh, è un dettaglio interessante in effetti. Vedrò di svilupparlo."

"Benissimo, cara, benissimo. Appena hai pronto il decimo capitolo dammelo così lo correggo e poi sono veramente curiosa di sapere come continuerai l'intreccio. Oh quasi dimenticavo, ecco la domanda di iscrizione. Devi compilarla e potamela entro la prossima settimana. Intesi?" disse porgendomi un foglio.

"oh, sì sì certo. Grazie Miss. Posso andare?"

"Ma certo, Wendy. A domani, cara." Disse sorridendomi ed aggiustandosi gli occhiali sul naso...

Feci un cenno uscendo poi dalla porta e avviandomi all'uscita. Stringendomi nel cappotto, faceva ancora fresco... scesi le scalinate, guardandomi in giro in cerca di Anne e Beth, ma evidentemente erano già andate a casa, mi ero trattenuta troppo forse. Andai a prendere Michael e John per avviarci poi verso casa, come sempre; sembrava la mia vecchia routine, ma mancava un tassello fondamentale, Harry e mi invase una tristezza senza precedenti, pensando che c'era il rischio che fosse venduto e che non l'avrei più rivisto.

Cosa potevo fare?

Se avessi denunciato la cosa, papà avrebbe perso il lavoro o Dio solo sa cos'altro, se invece avessi taciuto io avrei potuto perdere Harry... era tutto così confuso, speravo solo che mi venisse concesso del tempo, del tempo per trovare una soluzione... forse avrei potuto sfruttare la mia relazione con Oliver. Dubito sapesse cosa faceva suo padre, come i miei fratelli non sapevano cosa faceva il nostro, ma poteva anche darsi che in realtà fosse a conoscenza di tutto. Avevo una sola certezza: se Harry fosse stato venduto, avrei fatto di tutto, di tutto per mantenerlo con me, a qualsiasi costo!