La giornate a scuola procede in modo tranquillo tranne che per gli sguardi omicidi che mi lanciano le ragazze da quando mi hanno visto venire con Riccardo , e a quanto pare dovrò anche tornare con lui , da una parte sono contenta perché risaliro' sulla sua splendida macchina ,ma dall'altra mi scoccia stare mezz'ora in macchina con "lui".Finalmente dopo l'ora di matematica e il suono della campanella dell ultima ora mi dirigo verso il corridoio , saluto con un bacio Mattia il mio ragazzo e vado verso Riccardo; o meglio cerco di andare perché non faccio in tempo a raggiungerlo ,dato che vengo trascinata verso la sua macchina davanti a tutta la scuola .Ormai sono nella sua macchina e non posso scappare me lo inpedirebbe , quando sale mi rivolge un occhiata; sa che sono incazzata e sa anche che gli farò la predica e sta cercando un modo per scamparla ma io inizio subito il mio discorso;"punto primo, la prossima volta che provi a trascinarmi così davanti a tutta la scuola ti do qualche sforbiciata. Punto secondo dimmi subito quello che devi dirmi altrimenti la tua macchina in pochi secondi prenderà le sembianze di un cuscino che è stato appena graffiato da un gatto! Chiaro!?Prego "Di Grazia",può parlare". Lui dapprima scoppia in una risata poi inizia ," Non ti piacerà quello che sto per dirti "
"Parla!", gli urlo lanciandogli uno sguardo di fuoco.
"Ok ok ...Allora io lo so da stamattina me lo ha chiesto tua madre",
"Cosa!? " domando allarmata
"I tuoi staranno fuori per un mese e quindi visto che non se la sentono di lasciarti a casa da sola mi hanno chiesto se..,"Non lo faccio finire di parlare ,
"Tu vorresti ospitarmi per un mese a casa tua .Gli hai seriamente detto di sì?
"Sì non avevo scelta , tuo padre è stato irremovibile "
" Oh ma come sei magnanimo ad ospitare una povera ragazza in difficoltà ", lo prendo in giro con sarcasmo.
"Non è il caso di scherzare "
"Ora chiami mio padre e gli dici che non puoi ospitarmi"
"Non posso , lo farei credimi, ma non posso, e poi se stamattina gli ho detto di sì ora non posso tirarmi indietro "
"Digli che hai una malattia contagiosa!"si mette a ridere, voglio ucciderlo , sto cercando di risolvere questa situazione ma a quanto pare non riceverò collaborazione da parte sua ;mentre sono persa tra questi pensieri sento una scarica elettrica sulla spalla .È Riccardo che con i suoi "modi gentili" mi dice :" scendi siamo arrivati "
"Ok", scendo dalla macchina sbattendo più forte che posso lo sportello e prima che possa scendere a picchiarmi entro di corsa in casa
:"Mammaaaa!"
"Oh sei tornata tesoro, devo dirti...", non le faccio finire la frase :"Lo so mi ha già informata il mio "neo coinquilino";ma ora una domanda tela faccio io :da quando dovrò andare a vivere con "quello"?!
"Domani ", risponde mia madre con un sorriso , sorride pure ,mi sta venendo la febbre me lo sento .Poi mi ricordo che lui non ha il mio numero invece mi sbaglio perché controllando nella rubrica vedo il gentile aggettivo che gli ho affibbiato scritto in grande e in rosso che campeggia in mezzo alla rubrica.
Poco tempo dopo....
In questo momento quel nome è sullo schermo del mio cellulare ;alla quinta chiamata ; solo perché so che non mi lascerà perdere finché non lo ascolterò rispondo:"Cosa vuoi?"
"Niente sentire la mia gentile quasi coinquilina "
"Resterei per ore ad ascoltare le tua cazzate ma non ho tempo ; quindi cosa vuoi? "
"Domani mattina passo alle 7:00; preparati la valigia e si puntuale"
"Scusa ma ti sei rincretinito; tu pare che io di domenica mi alzo alle 7 !"
"Devi altrimenti ti butterò giù dal letto e non vuoi"
"Di mattina sono molto irritabile soprattutto se qualcuno mi butta giù dal letto"
"Esattamente quand'è che non sei irritabile"
"Lo sono con te "
"Perché? "
"A quest ora non posso rispondere a domande difficili; sono le undici il mio cervello non connette "
"Ok dormi domani devi svegliarti presto "
"Buonanotte stronzo ", dico chiudendo la chiamata senza dargli il tempo di rispondermi.Se pensa davvero che domani mi sveglierò alle 7 , è un folle;ed è con grande soddisfazione che punto la sveglia alle nove della mattina dopo.
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Odiami Come Io Ti Amo
RomanceCome si fa quando ti rendi conto di amare una persona da quando sei bambino ; ma quella persona ti odia e ad un certo punto credi di odiare anche tu? Questa è la storia di Riccardo e Jasmine una storia d'odio e d'amore . Chissà se sarà odio o amo...