Non fece in tempo a formulare il pensiero successivo che intorno a lui tutto iniziò a muoversi di nuovo. Un vento più violento del precedente si levò iniziando ad assorbire quel vuoto che c'era intorno a Cayus, iniziava a formarsi un vortice. Si avvicinava sempre più a lui, sempre più sempre più, fino a risucchiarlo completamente. Cayus era confuso, spaventato, impreparato a tutto questo. Il vortice durò pochi secondi e il ragazzo venne gettato per terra dallo stesso vento che poco prima lo aveva risucchiato e levato in aria.
"Non sei stanco di tutti questi forse Cayus?" Cayus ancora stordito dalla botta si alzò comunque in piedi a mo' di difesa come gli aveva insegnato suo padre da bambino, e come a sua volta lui aveva insegnato ad Alan, senza capire da chi provenisse la voce, anche se già aveva qualche sospetto. Non vedeva nulla, solo buio cupo e opprimente...ma proprio da quel buio, lenta e cauta apparve una luce. Gli si avvicinò sempre di più fino a quando poté capire di chi si trattava, e poté confermare il suo sospetto . Era lei, quella creatura che fino a poco tempo prima lo aveva tormentato. Era lei, senza dubbio, quelli erano i suoi occhi.Cayus era spaventato,e pieno di perchè. Quell'essere aveva qualcosa di familiare per il ragazzo, ma lui non riusciva a capacitarsene. Lo cercava negli angoli più nascosti e impolverati della sua memoria ma non riusciva a trovare nulla nemmeno di lontanamente somigliante a lui...
-Chi sei tu? Perché ho la sensazione di conoscerti già? Di averti già incontrato?-
-Perché tu già mi conosci Cayus. Tu mi hai già incontrato- la voce della creatura era solenne, profonda e...oscura, ma aveva un sottile velo di tranquillità quasi snervante per il ragazzo, sempre più confuso
-Capisco la tua confusione ragazzo, ma credimi è così: tu mi hai già incontrato, solo non in questa realtà, né in questo tempo- continuò
-Continuo a non capire...tu chi sei ? Perché ho queste visioni? Perché vedo il futuro?
perché io!? cosa abbiamo in comune io e te?!
- Ragazzo mio... – un sorriso quasi di tenerezza carezzò il viso della creatura -io e te siamo più simili di quanto pensi!- il sorriso svanì- Sappi però che non sono un tuo nemico, ma neanche un amico...- Cayus fissava quella cosa con uno sguardo ancora più confuso, come quello che ha un bambino piccolo che non trova la mamma tra la folla - Sappi solo questo, sta a te decidere se adempiere o meno al tuo destino-
-Smettila di parlare per enigmi!- stava perdendo la calma, ma alla creatura non sembrava interessare molto - A cosa dovrei adempiere? Che hai a che fare tu con tutto questo?!- la pazienza era andata
- Calmati Cayus, quante domande!- accennò un sorriso -Sei proprio come tuo padre... Sai lui diceva di essere fiero di avere un figlio così amante del sapere.. ti amava come nessuno aveva mai fatto...-
Cayus adesso era fuori di sé, aveva amato suo padre alla follia e odiava il fatto che qualcuno parlasse di quell'anima benedetta, sacra per lui, specialmente se si trattava di....di una...cosa - Mio padre.. che ne sai tu di mio padre??!!- la voce gli uscì di gola tutta d'un colpo, violenta, struggente, disperata, aggressiva –C'entri tu con la sua morte non è così?! Se lo è giuro su Kronos che ti distruggerò!...Proprio come hai fatto con lui. Ti azzererò, ti renderò il nulla totale e godrò nel guardarti sbattere contro il suolo implorando pietà!- Vi era un fuoco che ardeva dentro di lui, gli attraversava e bruciava ogni singola vena, il sangue ribolliva, il cuore accelerava, ogni singolo muscolo era in tensione, lo sguardo era pietra, era fuoco!
La creatura sembrava ancora tranquilla - anche tua madre sarebbe fiera di te. Ti amava. Amava te e la tua temerarietà- adesso il sangue nelle vene di Cayus era pura lava in ebollizione –TU!- il corpo del ragazzo era scollegato dal suo cervello, si alzò in piedi, fece per sguainare la spada. La creatura continuò a parlargli quasi senza notare le reazioni che provocavano in lui le sue parole – Cayus, caro Cayus... sai, loro ti amavano... Io li conoscevo, e non avrei mai messo in repentaglio la loro vita. Io sono qui per te, consideralo un... lascito.
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The time hunter
FantasyIl tempo è relativo, ed è uno di quei nemici ardui da combattere. E' uno di quegli avversari che ti infilzano la lama della loro spada nel bel mezzo della cassa toracica e quando la estraggono tirano fuori con essa, insieme al sangue, anche tutte le...