XIII

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Dipinta da un qualcuno che odiava per qualche ragione i colori allegri e vivi, si scorgeva quella piccola sfera luminosa madre di molteplici emozioni, e causa di innumerevoli pensieri. Esistono diverse leggende che raccontano dei poteri soprannaturali che questo piccolo satellite possiede, e che scaglia sugli uomini. Chissà, forse alcune di queste storie rivelano delle verità che nessuno riesce a capire. La luna che splendeva nel cielo buio di quella notte, era talmente meravigliosa che guardandola chiunque avrebbe potuto sognare ad occhi aperti, e qualunque individuo sano di mente avrebbe approfittato dell'atmosfera da ella disegnata, per ubriacarsi di coraggio e fare qualcosa di così romantico da disarmare chiunque ne fosse vittima. Quel meraviglioso sole notturno regalava pace a chiunque gli poggiasse sopra lo sguardo. Forse l'unica a non sentirsi così guardando la luna era Dena, che a quanto pareva non era rimasta così ammaliata dallo spettacolo della natura che aveva sopra

di sè:

-Quanto odio quelle nuvole! Sono così...maledettamente indecise, e senza personalità!

-Scusa, potresti ripetere?- Cayus era assonato, e faticava a seguire il discorso

-Non lo hai notato? Sono sfumate e grigie adesso, ma improvvisamente diventeranno candide e prenderanno una forma nuova, domani. Insomma, non si prendono la responsabilità di essere qualcosa di definito...solo per paura che quel qualcosa possa risultare ''non bello'' agli occhi di chi le guarda-

Cayus era a dir poco sconvolto, e allo stesso tempo meravigliato. La cosa che lo straniva di più era il fatto che aveva capito che la ragazza che gli stava accanto aveva dei pensieri contorti quasi quanto i suoi! E questo, conoscendo la mente della persona in questione, risultava alquanto improbabile fino a qualche momento prima! Come faceva un esserino così delicato e debole a realizzare pensieri così forti ed articolati? Dena non si accorse dell'espressione basita che Cayus aveva acquisito, quindi continuò le sue riflessioni -...E poi guarda quel cielo! Non prende mai il ruolo che merita, fa sempre da sfondo e si adatta a ciò che insieme a lui dà vita al quadro. Voglio dire, non dovrebbe essere secondo a nessuno, secondo me! Per non parlare di quella luna là: si sente la protagonista assoluta, vanitosa ed egocentrica. Insomma che cosa crede di poter fare? Influire sui miei pensieri e sulle mie emozioni così? Come se io non avessi forze per difendermi? Ma che la finisca qua questa commedia!-

-Scricciolo, hai bisogno di riposare adesso.-

-No, non ne ho bisogno. Comunque non ci riuscirei-

-So che non lo merito, ma fallo almeno per me-la implorò Cayus. Quella giornata era stata colma di confessioni destabilizzanti e di sforzi fisici non indifferenti. Avrebbe voluto che Dena dormisse almeno per un po', tanto per riprendersi da tutto

-Prima devo dirti una cosa-

-Vai -scaglia quest'ultima freccia.

-Mi dispiace per poco fa-

-Sta' tranquilla-

-Ascoltami, ti prometto una cosa. Ti prometto il regalo più grande. Ti prometto che ti salvo. Sì, non che ti salverò, ma che ti salvo. Inizio da ora.-

-Sono irrecuperabile, Dena-

-Non lo sei, io posso recuperarti. Devi solo permettermi di farlo-

-E come pensi di riuscirci?-

-Facciamo così. Ti vengo a prendere io, dal profondo di una di quelle tue paranoie che ti tormentano l'anima, quella splendida anima che ti ritrovi. Quella splendida anima che merita di mostrarsi. Facciamo un bel giro, ti porto a vedere il mare. Poi, magari, approfittiamo dell'odore della sabbia, del rumore delle onde e del sale sulla pelle. Adesso pensaci, immaginatelo. Immagina noi che ci concediamo il lusso di impazzire, e per una volta, una soltanto, ci sentiamo liberi, strafottentemente felici. Spogli delle nostre maschere, corazze, armature nelle quali siamo sprofondati. Adesso concentrati, immagina ancora. Immagina di essere noi stessi, dopo tempo, dopo una vita di nascondigli e muri di distanza. Immagina di tuffarci in mare, col sole già basso e l'acqua fredda. Pensaci, a come sarebbe sentire i brividi che ci attraversano il corpo e sempre quella strafottente felicità che inizia a salire fino agli occhi, per poi scoppiare in una risata piena sulle labbra. Riesci a vederlo? Riesci a sentire il corpo stringersi per il freddo e i timidi e stanchi raggi del sole che ti accarezzano il derma? Riesci a sentire i capelli bagnati sulla testa che gocciolano sulle spalle e lungo la schiena? Riesci a sentire il totale menefreghismo verso il tempo che passa?-

The time hunterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora