La guardiana dell'Alpha

29' Capitolo

Credo di non aver mai odiato così tanto una persona, la mia lupa è trasformata al massimo, è intendo dire che i miei denti ed le mia zanne sono molto lunghe, come se fossi un Alpha.

Justin mi salta addosso ed io lo schivo graffiandoli il muso.

Iniziamo a girare in cerchio, ringhiandoci.

Quindi tu sei qui nel mio territorio, per uccidermi, pur sapendo che posso contattare tutti i miei omega per amazzarti?

Ringhio e spalanco la bocca.

Zitto, Alpha dei miei stivali, sei solo un codardo, visto che hai ucciso due cuccioli di lupo.

Erano degli Alpha, nel mio territorio.

Cuccioli.

Pensi veramente che io li abbia uccisi, gli volevo qui per salvargli dal tuo compagno.

La mia lupa si ferma immobile, ha toccato il mio punto debole.

Il mio compagno sapeva tutto...

Mi siedo di scatto sul terreno, graffiando un po' la terra. Inizia a ghignare anche sottoforma di lupo, e questo mi dà fastidio.

Si sta prendendo gioco di noi!

Ulula la mia lupa, e in un attimo sono di nuovo in posizione d'attacco.

Non è vero.

Ringhio.

Il suo ti amo mi viene in mente, sembrava come un film, tutto perfettamente perfetto, una cascata, un lago, il classo posto per dirti ti amo.

Però ...

Tutto è un inganno, e se non è per quello, sarà certamente sempre uno sbaglio.

Mi lancio contro di lui ringhiando mentre sghignazza e finiamo per rotolarci nell'erba bagnato, l'odore di fango, mischiato all'odore dei cadaveri, ed al sangue mi fa drizzare i peli.

Dea Luna, perché?

Vederli lì, immobili, privi di vita, mi fa perdere la ragione per un momento.

E Justin lo utilizza per graffiarmi il muso.

Mi immagino Justin mentre gli sgozza, il sorriso di Xavier che monta l'immagine, oh Dea Luna, non c'è la faccio, Justin mi ringhia contro, e cambia le nostre posizioni, sono sotto di lui, e per un momento lo penso sul serio.

Morire.

Voglio morire per raggiungere la mia famiglia, il mio fratellone, Xavier, Symon.

Voglio morire per far capire a tutti che tanto senza di me, non potranno fare nulla.

Ma poi ci penso e raggiuno, se io morissi in questa piccola lotta, loro non soffriranno, o meglio soffriranno ma per poco.

Io invece voglio vederli cadere, e non rialzarsi, voglio mettermi a ridere come quando cadevo anch'io e chiedevo il loro aiuto.

Voglio vedere il loro senso di colpa nei loro sguardi quando mi guarderanno, consapevoli del fatto che non potrannò reggere il dolore dei miei occhi.

Voglio che i nostri ruoli si scambino, sarò io quella a qui non fregherà più un cazzo di niente, e loro soffriranno.

In un impeto di furia conficco le unghie delle zampe posteriori sulla sua pancia e ringhiando, mentre faccio pressione sulle zampe lo spingo via.

Sputo sangue, e rivoli di sangue mi scendono dall orecchie graffiate e dagli occhi quasi semichiusi dal sangue che si sta già incrostando.