Epilogo

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LOGAN

"Papà"

Mi sento chiamare, il letto inizia a scuotersi, qualcuno ci starà saltando sopra.

Mugolo in disapprovazione, voglio dormire, poi mi mangerò un croassant al cioccolato e la spremuta, preparata da Kry ... mi alzo di scatto e trovo due grandi occhioni blu guardarmi con amore, saranno lo stesso colore dei miei occhi, ma le sue emozioni all'interno mi ricordano la mia piccola.

"Papà"

Mi salta addosso ed io lo abbraccio, stringendolo forte a me. I suoi ricciolini color castano chiaro, mi solleticano la guancia, ormai sono passati due anni dalla morte di Krystal.

Mi rabbuio, pensando al suo corpo freddo, il suo corpo freddo che non ha niente a che fare con il corpo caldo che mi abbracciava di notte, i suoi occhi azzurri come il ciel sereno, spenti, come se l'interrutore della luce si fosse rotto.

La stessa luce che poi mi ha ridonato il mio bambino che in questo momento mi ha dato un bacino sulla guancia, deve ancora imparare a trasformarsi, e proprio oggi è il suo compleanno, anche se mi ricorda un giorno brutto, e anche il più bello della mia vita.

"Pap-ahhhh"

Il bambino si mette a urlare e a piangere, mi allarmo subito, ma appena vedo che una piccola codina bianca gli si sta formando dietro la schiena, mi rilasso subito.

"Tranquillo amore"

Gli accarezzo le guancie rigate di lacrime.

Amore mio, non sopporto vederlo piangere. Tutti i componenti del branco entrano di corsa nella stanza, di sicuro il loro lupo avrà sentito che ci sarà uno nuovo spirito guerriero nel nostro branco.

"Papà, papà ti prego fa male"

Il dolore nei suoi occhi, Dea Luna.

"Logan, Logan, ti prego falli smettere" Urla Krystal, i suoi occhi azzurri mi implorano pietà, Dea Luna, ma questo è l'unico modo per far si che io sia rispettato, il mio Beta continua a tirare calci sul corpo della mia futura compagna. Faccio un cenno del capo a Dakota che subito rassegnata esegue il mio ordine, va da Krystal e gli tira sberle sulla faccia. Lei prova a proteggersi con le mani ma Sheryl gli prende i polsi e la fa stare ferma, tutto quel dolore serve, serve a far capire a tutti i branchi delle vicinanze che devono avere paura di noi, e l'unico modo per prottegere tutti, anche Krystal. "Logan, Logan ti prego fa male". Il dolore dei suoi occhi, il dolore provocato da me, un dolore egoista, che allo stesso tempo, egoista non è.

"Sei stato bravissimo amore di papà"

Il piccolo cucciolo dal manto bianco ringhia contro di me, ulula e inzia a guardarsi nello specchio della nostra camera.

"Che bel lupo che sei"

Mi accorgo solo ora, che ha una macchia nera negli occhi blu come i miei. Risaltano in una maniera bellissima.

Ma io volevo essere come te, sei il mio eroe.

Magari, non mi crederete, ma mi prende cura del mio branco, mi prendo cura di mio figlio, e solo ora mi accorgo di quanto stupido io sia stato.

So che è troppo tardi.

Ma lo è sempre stato.

"Forza piccolo, devi trasformarti di nuovo in te, se vuoi fare il bagno nella radure delle lucciole"

Il bagno con le lucine, sii!!!

Lo vedo ululare mentre mi parla telepaticamente, amo il mio bellissimo Xavier, lo amo quanto ho amato sua madre.

So di averla amata nel modo sbagliato ...

"Forza piccolo"

Mormoro e lo prendo in braccio.

"Ora basta che pensi a te stesso"

Gli bacio i capelli, e la fronte.

Lo appoggio a terra e osservo la sua trasformazione.

Torna se stesso, con i vestiti tutti sporvhi e strappati.

"Più avanti ti insegnerò un trucco"

Mormoro e prendo il piccolo zainetto che ho preparato per la serata pic-nic.

Una volta finito il bagno, ci sediamo in mezzo alla coperta, è estate, fa molto caldo, quindi rimanere bagnata non ci farà del male, o almeno non avrà conseguenze pericoloso per il mio cucciolo.

"Xavier, vieni qui con papà"

Mormoro e lui, viene da me correndo, stava inseguendo le lucciole, mi piace vederlo spensierato, felice. Il suo sorriso è identico al suo, so che l'ho vista poche volte sorridere, ma la sua smorfia, le labbra arricciate, gli occhi luminosi sono io suoi.

Lo amo.

"Vuoi bene a papà?"

Mormoro, quando si stende con la coperta vicino a te.

"Si, come voglio bene alla mamma"

"Mi dispiace, la tua mamma ti voleva tanto bene"

"Lo so, me lo dice sempre"

"Te lo dice sempre?"

"Si"

Annuisce il mio bellissimo bambino.

"Me lo dice nei sogni, e poi io so di averla qui"

Indica il suo cuore, lo abbraccio a me.

"Sei forte come lei, sai? Papà la faceva soffrire tanto"

"La facevi piangere, come fai piangere me quando mi sgridi per le mie marachelle?"

"Si, papà pensava di farlo per il nostro bene, ma alla fine non ho mai pensato al suo, non odi papà per questo, vero?"

"No papà, ma la mamma soffriva per le tue marachelle?"

"Si, piccolino, la mamma era molto delusa da me, vorrei ... vorrei essere stato ciò che sono ora prima, per farmi amare di più, e per renderla orgogliosa di me"

"No papà, secondo me, la mamma ora è felice, io lo sento, anzi lo vedo"

"Come fai a vederlo?"

"Guarda lì"

Alza il piccolo docile dito, e mi indica il cielo.

Il cielo stellato, chissà quanto sia immenso, chissà che segreti mai svelati scopre, chissà se brillerò mai come quella stella.

"Vedi è stra billantosa!"

Urla Xavier.

"Si dice che è brillante"

Lo rimprovero dolcemente.

"Si, si, papà. È stra brillantosa brillante"

Rido e lo stringo mentre lo abbraccio a me, si arrampica su di me e per sbaglio sbatte la sua testa sul mio mento. Ridacchia quando mugolo un attimo di dolore.

Alzo lo sguardo verso il cielo e osservo la luna, mi trasformo e Xavier si trasforma con me.

Consapevole, che sopra di noi, una costellazione ci protegge.

Grazie per avermi donato questa meraviglia, Krystal.

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Revisionato✔. Se c'è un errore, vi chiedo di farmelo notare.


La guardiana dell'AlphaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora