Capitolo 12 - Alcohol

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Dan's pov

Quello che sentivo quando stavo con Jessie, o anche solo quando pensavo a lui, ora cominciava ad avere un senso. Era qualcosa su cui non avevo mai riflettuto, voglio dire, chi penserebbe di essere gay dopo essersi fatto mezza scuola?! E invece eccomi qui, a casa mia con il ragazzo più bello del mondo che da quanto ho capito è innamorato di me, almeno questo è quello che spero.

"Io direi che per concludere in bellezza la serata ci starebbe tanto un obbligo o verità" propose Justin.

"Wooo, vuoi rendere le cose piccanti?" disse Alexandra ridendo.

"Beh direi che visto che siamo in presenza della coppietta dell'anno rendere le cose piccanti è d'obbligo" rispose mio fratello. Mi voltai verso Jessie che come me era rosso dall'imbarazzo. 

Aspetta! Cosa?! Io? Damian Smith in imbarazzo per una cosa simile? 

"Dan" mi chiamò il più piccolo e io mi voltai di scatto nella sua direzione "non pensavo fossi così innamorato, non ti ho mai visto diventare bordeaux" continuò scoppiando a ridere.

"Ma taci nanetto malefico" dissi muovendo qualche passo nella direzione di Jessie per poi prendergli la mano, lui si mise leggermente dietro di me e nascose il viso nel mio collo.

"Allora ti va di giocare?" dissi a bassa voce in modo che potesse sentire solo lui.

"Se a te va per me va benissimo"

"E va bene, che obbligo o verità sia!" 

Ci sedemmo in cerchio e tirammo i dadi per decidere a chi sarebbe toccato il primo turno.

"E Justin con il punteggio più basso comincia. SFIGATO!" esclamai.

"Tanto toccherà anche a te, non ti preoccupare" quel ragazzino ha una risposta per tutto.

"Coraggio: obbligo o verità?" chiese Jessie. 

Avevamo deciso che la persona alla destra doveva fare la domanda o scegliere l'obbligo.

"Obbligo" scelse Justin non troppo sicuro della parola appena pronunciata. Vidi Jessie con una faccia pensierosa intento a pensare a chissà quale obbligo meschino da far fare a mio fratello.

"Allora Jessie? Cosa devo fare di tanto imbarazzante?" chiese il più piccolo curioso di sapere di quale morte doveva morire.

"Justin caro..." cominciò Jess con voce meschina "vedi quella bottiglia di Vodka sulla credenza?" ci girammo tutti verso la credenza per guardare la bottiglia "hai un minuto per berla tutta."

"Ma sei pazzo?" chiese mio fratello con occhi sgranati

"No, solo un po' cattivello" rise in risposta Jessie, e "3... 2... 1... Vai!" Jessie fece partire il cronometro e vidi mio fratello cominciare a diventare rosso, quasi come un pomodoro"

Alexandra scattò in piedi iniziando ad incitarlo e io feci lo stesso. 43 secondi dopo aveva finito l'intera bottiglia, le urla e i nostri applausi si fecero più intensi, e Justin si rovesciò per terra iniziando a ridere senza motivo 

"Non so quanto sia bravo a reggere l'alcol" dissi ridendo. 

"Coraggio Alex, ora tocca a te" la incitò Justin con occhi decisamente eccitati

"Hmm... penso che sceglierò anch'io obbligo" disse convinta la ragazza.

"Baciami" disse immediatamente e piombò il silenzio. Tutti gli sguardi erano puntati verso Alexandra che senza nessun imbarazzo si alzò e andò a baciare Justin.

"Tanto domani non ricorderà più nulla" disse ridendo quando si fu staccata. Guardai Jessie con una faccia confusa, ma l'unica risposta che ricevetti in cambio furono delle spallucce.

Ora sarebbe stato il mio turno e dopo il gesto di Alex sinceramente temevo il peggio.

"Verità" scelsi attentamente, non avevo segreti da nascondere, ero abbastanza tranquillo.

"Hai mai avuto rapporti con un ragazzo?" scossi la testa confuso a quella domanda, insomma, perché avrei dovuto averne? Fino a pochi giorni fa non sospettavo nemmeno di essere gay.

"No, mai" risposi deciso, e gli sguardi degli altri due si voltarono verso Jessie che in confuso rispose sollevando un sopracciglio.

"Tocca a te Jess" dissi per togliere quegli sguardi dal mio piccolo.

Non ci credo, lo avevo definito il  'mio piccolo'.

"Obbligo" rispose subito il biondino.

Jessie's pov

Avevo scelto obbligo, sinceramente non temevo nulla in particolare, Damian era un pochino in imbarazzo vista la situazione nuova che stava vivendo.

"Jessie, quello che sto per dirti come obbligo in realtà non è un obbligo, puoi scegliere di accettare oppure no"

"Ma che dici Dan, non sono queste le regole" dissi sorridendo "non ti preoccupare non mi imbarazzo"

"Jess, ho detto che puoi scegliere se accettare oppure no ok?" disse serio

"Va bene" 

"Il mio obbligo è semplice: accetta di diventare il mio ragazzo" disse tutto d'un fiato.

Lo guardai, ero confuso, stava dicendo sul serio?

"Jessie, grazie a te ho capito chi sono, e ho scoperto una parte di me che non conoscevo, e vorrei che tu rimanessi al mio fianco"

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