Jessie's pov
Non mi sarei mai aspettato di vedere un ragazzo forte e sicuro di se come Damian in quelle condizioni. Mi avvicinai a lui e avvolsi le mie braccia intorno al suo corpo asciuttissimo. Tremava. Sollevai la mia mano destra, la misi sui suoi capelli e iniziai ad accarezzarlo lentamente.
"Non è come pensi" disse con voce seria.
"Ma, Damian, guarda che se tu fossi gay non ci sarebbe nulla di..."
"Non sono gay!" mi saltò nella voce gridando.
"Non sto dicendo che sei gay, dicevo solo che non c'è nulla di male nell'esserlo"
"si certo, infatti guarda come sei ridotto..." disse sottovoce in modo di non farsi sentire
"Che hai detto? Come sarei ridotto io, sentiamo!" quella frase mi aveva infastidito.
"Guardati, non hai nessuno, non un amico ne un'amica. Sei sempre solo e sfottuto da tutti"
Non sapevo come rispondere, ero letteralmente senza parole, mi aveva completamente spiazzato. Mi staccai dal suo corpo, presi la mia roba e me ne andai. Speravo che cercasse di fermarmi e invece non si mosse nemmeno di un centimetro.
Quando chiusi la porta di casa dietro di me scoppiai in lacrime, mi accasciai per terra sullo zerbino e portai le mani sugli occhi, mi sentivo uno sciocco, una persona inutile.
Chiamai Alex e le raccontai tutto
"Tesoro è solo un coglione, non starlo a sentire" mi disse, io annuii e poi riattaccai.
Tornai a casa e mi misi a fare i compiti, il pomeriggio passò tra guardare il libro di matematica (senza sforzarmi di prendere la penna) e il controllare il telefono in attesa di un suo messaggio. Messaggio che non arrivò...
Dan's pov
Jessie senz'era andato da qualche ora.
Chi si credeva di essere quel frocetto da due soldi?! Viene a casa mia un pomeriggio e pensa di potermi dire chi sono!
Ma io so chi sono...? Beh so chi non sono: non sono gay! Non so perché avevo fatto quella cosa, è stato più forte di me.
Qualunque cosa fosse stata non mi sarei mai permesso di diventare gay, ne per Jessie, ne per nessun altro.
Scesi in salone e mi misi a giocare alla playstation 3, ero bravissimo a GTA.
Quando guardai l'orologio mi spaventai, segnava le 15:49, avevo giocato per ore senza rendermene conto... meglio così, almeno non stavo pensando a chi non dovevo pensare.
Mi dava fastidio solo il fatto che avrei dovuto vederlo a scuola.
Decisi di distrarmi con una sega, andai in bagno, accesi il pc e andai dritto su YouPorn, il video mi piaceva tantissimo ma.... non mi si alzava.... PANICO!
Decisi che non avevo veramente voglia di menarmelo e mi preparai il pranzo: scesi in cucina, feci bollire acqua e sale e buttai dentro gli spaghetti. Circa 15 minuti dopo mi resi conto che li avevo bruciati, ero un disastro!
Buttata la pasta e pulita la pentola decisi di ordinare una pizza, presi il telefono, composi il numero della pizzeria e chiamai
tuu...tuu...tuu...
"perché cazzo non rispondono?!" dissi parlando al vento "Perché sono le 16:30, idiota!" mi risposi da solo. Decisi che il destino mi voleva tenere a digiuno.
Poco dopo mi vibrò il telefono, lo schermi si era illuminato, era un messaggio di Jake:
-Al parco tra 15 minuti, ok?
-ok
Risposi, mi vestii e uscii di casa in cinque minuti o avrei fatto tardi.
Arrivai al parco e trovai Jake all'entrata della recinzione con la sigaretta in bocca "Spegnila testa di cazzo" gli dissi con tono allegro.
"Ma non mi rompere" rispose tirandomi una pacca sulla spalla, ci sedemmo sulla panchina e cominciammo a parlare...
"Ho saputo che il frocio ha dormito da te, non è che mi stai cambiando sponda, vero?!" chiese con aria minacciosa "mi faresti schifo se così fosse"
"non ti preoccupare" dissi ridendo "ho in mente un piano per renderlo ridicolo davanti a tutta la scuola"
"Ommioddio davvero??" disse incredulo "raccontami tutto"
"allora l'idea è questa: cercherò di rimorchiarlo, lo porterò in uno stanzino e lo farò spogliare poi in qualche modo gli ruberò i vestiti e lo lascerò li dentro fin quando sarà obbligato a uscire e girare nudo per la scuola"
"sei ufficialmente diventato il mio idolo Dan" disse con tono fiero "non che prima non lo fossi, ma ora lo sei ancora di più"
Scoppiai a ridere.
Jessie's pov
Erano le 19:30 e mia madre mi stava gridando che la cena era pronta, scesi in cucina e mi sedetti al mio solito posto.
"Si può sapere che hai?"
"Non ho nulla" risposi
"Sono tua madre, so quando c'è qualcosa che non va"
"Devi per forza farti gli affari miei?"
"Voglio solo il tuo bene Jessie..."
"Beh allora per il mio bene non farmi queste domande... per favore"
"Va bene, come preferisci"
"Grazie"
Mangiai di fretta e me ne tornai in camera, pensavo a lui, perché mi aveva fatto questo? Era tutto così perfetto, la nostra prima notte insieme ed era stata rovinata in un secondo, con solo un bacio su collo.
Presi dallo zaino il pigiama che mi aveva prestato Damian e lo indossai, abbracciai il cuscino e mi addormentai.
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Ehi ehi ehi
Ecco un nuovo capitolo, che ne dite???
aspetto ancora consigli riguardo la lunghezza... 1000 parole sono abbastanza?
Let me know
Un ringraziamento a chi ha iniziato a seguire questo racconto, vedo che cominciano a nascere i primi commenti e la cosa mi rende davvero felicissimo, sono piccole soddisfazioni, grazie davvero <3
baciiiiii
-xoxo
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You are my Forever
Fiksi RemajaDamian (Dan) era un ragazzo di 17 anni, un rubacuori, il classico "figo della scuola". Conosceva poco del suo passato ma non gli importava e andava per la sua strada. Jessie (Jess) aveva 16 anni, frequentava lo stesso liceo di Dan. Era il tipico rag...