[Lost]

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...Slipping through the crack
Falling to the depths can I ever go back...
(...Scivolare nelle fenditure
Cadere in un pozzo da cui non potrò mai risalire...)

«Direi che adesso tutto il mondo sa che sei ancora vivo.» commentò il Capitano.

«Indubbiamente cinque Iron Man che sorvolano Manhattan facendo 'ciao' ai passanti, farà nascere qualche interrogativo.» ribatté l'inventore, non senza una nota di divertimento nella voce.

«A Fury non piacerà.» gli fece notare Steve, cantilenando.

«Oh, ci conto.» ribatté l'altro, il sorrisetto arrogante che, nascosto dall'armatura, gli incurvava le labbra.

Tony fece fermare le armature: sotto di loro si estendeva quello che doveva essere stato un grande e fiorente magazzino che doveva aver donato lavoro a centinaia di persone, ma che in quel momento era solo un enorme, vecchio, edificio decadente.

Con un tonfo, le armature atterrarono davanti a quest'ultimo.

L'inventore si voltò verso l'armatura indossata dal Capitano.

«Ricordati di lasciar parlare me. Il 'camuffamento' non servirà a nulla se si accorgono che sei qui.» gli disse Tony, il tono serio come non mai.

«Io ancora non ho capito il senso di questo tuo piano ma, dato che ti considero la persona più intelligente che conosca, eseguirò.» rispose, domandandogli implicitamente cosa avesse in mente.

«Bravo soldatino.» ribatté Iron Man, il tono fin troppo compiaciuto. Fianco a fianco - come sempre – entrarono nella struttura.

Non dovettero attendere molto che furono ben presto circondati da una cinquantina di uomini dalle tute nere su cui campeggiava lo stemma dell'Hydra.

«Il grande Tony Stark!» rimbombò la voce di un uomo, tra le grigie pareti dell'edificio «E io che ho provato un immenso dispiacere, sentendo di non poter più essere la causa della tua fine!»

L'inventore assottigliò lo sguardo. Quella era una voce che aveva già sentito, molti anni prima e per molto molto tempo. Una voce considerata amica, prima di quel tradimento che gli aveva fatto vedere molto da vicino il fondo del baratro.

«A quanto pare, non sono l'unico ad essere risorto dal regno dei morti, Obadiah.»

La voce dello Stark, resa meccanica dall'armatura, era carica di sarcasmo che poco conteneva l'odio che provava verso Obadiah Stane, l'uomo responsabile del proprio rapimento e della sua quasi-morte, che aveva provato a rubargli la società e che aveva infangato il nome della sua famiglia.

Lo aveva sconfitto tantissimi anni prima, agli albori della propria carriera come Iron Man, e si era illuso che fosse rimasto ucciso dallo scontro.

Difronte a lui, gli uomini in divisa nera si aprirono in due per lasciar spazio al capo dell'Hydra.

Era indubbiamente lui, Tony avrebbe riconosciuto ovunque quegli occhi porcini coperti da una patina vuota da cui si poteva scorgere solo il suo odio verso il mondo e la sua incommensurabile sete di potere. Una grossa ustione gli percorreva il volto, sfigurandolo, e ciò non poté che in qualche modo rallegrare l'inventore, in quanto grazie all'odio senza eguali che Stane doveva provare per lui, la riuscita del suo piano per salvare il Soldato d'Inverno divenne una certezza.

«Allora, Stark, cosa spinge questa tua mossa suicida? Ti manca troppo essere morto?» disse colui che un tempo era stato suo mentore.

«Ho saputo che hai catturato il Soldato d'Inverno. Sono qui per proporti uno scambio vantaggioso per entrambi....» iniziò, mentre all'interno dell'armatura mandava ordini a F.R.I.D.A.Y., che l'AI velocemente eseguì. «Mi consegnerò spontaneamente a voi, e in cambio voi libererete Barnes.»

Lost Creatures //Stony//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora