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Fa per andarsene ma si ferma «Dimenticavo, domani ci saranno le nuove divise e dovremmo fare di nuovo la chiusura.» così dicendo va via.
Finisco di cambiarmi velocemente, lo saluto e vado via.

É un nuovo giorno, finalmente ci saranno delle nuove divise, speriamo migliori..
«Divise nuove per tutti!» annuncia il capo sorridendo. Apriamo lo scatolone.. Non ci credo! Una gonna fin sopra alle ginocchia con 'tessuto movimentato' e un crop top largo, scarpe delle nike bianche.. Ma dove andiamo, a lavoro o a ballare?! Guardo male il capo, ha il sorriso sulle labbra, é uno scherzo spero, l'ha fatto apposta. Si avvicina al mio orecchio: «Piace? Questa divisa sarà molto più comoda. Tra un'ora nel mio ufficio» dico, ma scherziamo?! Non dico nulla, vado a cambiarmi in silenzio. C'é da dire che sono una bomba, ma sono anche a lavoro, non si può.. Dire che hanno messo anche lo stemma della pasticceria.. Bha, che pubblicità che farà..
É passata un'ora da quando ho indossato la nuova divisa, tutti gli occhi cadevano su di me, per non dire quelli di Alex, che devo ammettere che anche la sua divisa non é male: canotta attillata, pantaloncini che gli stanno a pennello e nike bianche. Tutto sempre con lo stemma. Comincio a chiedermi quanto gli saranno costate queste divise da film porno..
La porta dell'ufficio del capo é aperta, entro senza bussare.
Mi sta fissando con un ghigno.
«Chiudi pure la porta»
Faccio come dice e vado verso lui.
«Siediti alla mia poltrona» dice indicandola. «Voleva dirmi qualcosa?» domando sedendomi, lui rimane in piedi tenendosi alla scrivania con entrambe le mani, e mi fissa.
«Nulla di preciso, ma volevo fare i miei complimenti, la torta é bellissima e le piacerà.» viene verso di me.. E continua: «Sai, questa divisa ti sta da Dio»
«Già ma non la trovo adeguata per andare a lavoro.. Non trovo che la pasticceria faccia una buona impressione..» intervengo. Si avvicina sempre di più e solo ora mi accorgo che si sta slacciando i pantaloni molto lentamente. Impanicata della situazione, mi alzo dalla sedia, ma mi da uno spintone facendomi sedere nuovamente.
«Ora che il tuo sogno si sta avverando, te ne vuoi andare?» dice togliendosi la cintura. La allaccia a se a mo di frusta e mi fa sobbalzare: lancia una frustata ma a vuoto.
Frusta nuovamente ma questa volta mi colpisce la coscia, diamine che dolore! Urlo e mi piego dal dolore.
«Shhht, non vorrai mica che qualcuno interrompa questo momento?»
«Lasciami, sei senza cuore! Ti rendi conto di quello che stai facendo?!» urlo con le lacrime agli occhi. Con un movimento veloce si toglie la cravatta e mi lega le mani.
«Se mi lasci andare farò finta di niente e non ti denuncerò» dico a bassa voce.
Si mette a ridere. Cosa diamine ci trova di divertente?!
«Ti prego» alzo la voce tremante.
Per un attimo sta fermo, mi guarda e sembra che sta riflettendo alle mie parole. Ma mi sbagliavo: si avvicina e mi bacia aggressivamente, la sua lingua chiede l'accesso alla mia ma io serro le labbra. Cerco di agitarmi, di urlare, ma é troppo forte, con una mano mi tiene la testa e con l'altra il mento, mi fa male.
Spero che tutto questo finisca presto, spero che sia ancora nel letto a fare un incubo, spero che qualcuno venga a salvarmi. Continuo a piangere come una disperata, ad agitarmi.. Ma é tutto inutile, non vuole mollare la presa. Ad un certo punto si stacca e torna a sbottonarsi i pantaloni, questa volta i suoi movimenti sono più rapidi.
Sento un frastuono, guardo verso la porta e ad un certo punto si apre, non riesco a riconoscere la figura, ho gli occhi pieni di lacrime e vedo un po oscurato. Ma sembra un uomo. Corre verso quello stronzo del mio capo e gli salta alle spalle, sorprendendolo. Li vedo per terra, poi vedo del sangue.. Mi gira la testa, vedo con fatica, molta.. Faccio fatica a respirare, non respiro più.. Vuoto.

Mi sento molto debole, sento qualcosa di caldo vicino al mio corpo, mi sento protetta. Apro gli occhi con fatica e noto di essere in un posto sconosciuto, sembra una sala ben curata e arredata. Al mio fianco scopro di avere Alex, ha i vestiti della nuova divisa sporchi di..sangue! Oddio ma allora non era un sogno?! Improvvisamente mi metto a piangere, ricordo tutto, ma l'ultima scena era quella di un ragazzo che picchiava il capo e del sangue. Poi nero, vuoto..
Sento una mano accarezzarmi il volto, é la mano di Alex.
«Ehi piccola, non fare così, ora sei al sicuro, ti proteggo io, é tutto finito» mi culla tra le sue braccia e mi da un bacio sulla fronte. Ha il viso stanco.
«Cosa é successo? Dove mi trovo?» domando con un filo di voce.
«Ho picchiato a sangue il capo, é all'ospedale ed é seriamente grave. Ha un braccio ed una gamba rotti, ha perso molto sangue e rischia la sordità. Ha avuto quel che si merita, mi dispiace infinitamente per quello che é successo, non te lo meriti.
Tu invece sei svenuta, hai avuto un calo di zuccheri e per le ferite che quel pezzo di merda ti ha causato, ho comprato una crema che ha prescritto il medico. Non sono gravi. Ma ora devi mangiare e riposare, sei a casa mia e sei al sicuro. Sono stato tutti i nani secondi affianco a te» si ferma, sta piangendo.. Che dolce. Gli asciugo la guancia e sorrido. E continua: «Non ho smesso di tenerti per mano, mi hai fatto preoccupare» alzo le mani e viene tra le mie braccia, continua a piangere.

Un Sentimento ProibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora