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Sono in macchina di Alex, lui sembra tranquillo ma io non molto.. Temo in un bacio o altro..
«Faremo una strada diversa, è un po' più lunga ma almeno mi posso fermare in un fast-food, va bene per te, vero?» mi domandò staccando gli occhi dal semaforo rosso.
«Ma certo, non c'è problema» risposi sorridente.
«Bene» contraccambiò il sorriso.

Per arrivare al fast-food ci vuole più o meno mezz'ora, ma purtroppo c'è traffico.
«Ci hai pensato per la fuga?» mi domandò staccando lo sguardo dalla colonna.
«Scusa?»
«Di la verità: tu provi qualcosa per quello?»
«Ma certo!»
«La stessa cosa che provi per me?»
A questa domanda.. Volevo rispondere ma non ci riuscivo, ero come bloccata. Restammo in un interminabile minuto in silenzio e dopo un po' si avvicinò al mio volto, fissandomi le labbra. Non resistetti alla tentazione, e presi l'iniziativa di dargli un bacio.
«Ti va di scappare con me?»
«Mi é sempre andato» le parole mi uscirono dalla bocca senza controllo, ma appena l'ho detto non mi sono pentita e non ho avuto nessun sentimento di pentimento o altro.
Lui mi sorrise e mi donò un dolce bacio a stampo.
«Dove vuoi andare?» mi domandò.
«A casa mia» risposi.
Lui si allontanò deluso. Dopo interminabili minuti disse solo «Ok».

Siamo a casa mia, nel parcheggio.
«Mi aspetti, ti devo restituire una cosa» dissi.
«Va bene» rispose solo.
«Ci metterò 15 minuti massimo»
«Tranquilla, al massimo mi vedi addormentato»
Gli sorrisi. «Che pirla»
Lui rispose con un sorriso.

Sono in camera mia. Ho preso tutti i miei vestiti e li ho messi in una valigia. Poi ho scritto un biglietto a Max, dove dicevo le mie più sincere scuse e di non cercarmi, poi alla fine un ti voglio bene con la mia firma. Mi accerto di avere preso tutto e velocemente esco di casa, vedo Alex in macchina guardare davanti a sé. Non mi ha notata..
Mi reco verso la sua portiera, passando dal retro, la apro, mi guarda negli occhi e poi guarda la valigia e di nuovo negli occhi.
«Bhe non mi fissare aiutami, non so dove metterla» dissi.
Lui, ancora a bocca aperta e incredulo, uscì dalla macchina e mi diede un bacio tenerissimo, accompagnato da un abbraccio stretto.
«Grazie» sussurrò nel mio collo.
Io non feci a meno di sorridere.

Sono passate più o meno dodici ore dalla partenza, andiamo verso la Calabria. Durante il tragitto abbiamo ascoltato la musica, cantato, scherzato, ballato, parlato.. Ci siamo divertiti.
Siamo in un parcheggio affacciato al mare.
Qui è bellissimo.
Scendiamo dalla macchina e ci posizioniamo davanti ad una staccionata. Abbracciati col naso verso il mare, ed io appoggiata sul suo petto perfetto.
Mi volto verso di lui e gli sorrido.
Lui mi stampa un bacio sul naso e poi sulle labbra.
«Resteremo qui?» domandai.
«Se ti piace si, sennò andiamo ai Caraibi»
«Wow.. Nono tranquillo.. Mi piace molto qui, poi se sono con te ancor di più.»
Mi strinse più forte e mi baciò tra i capelli.

PUNTO DI VISTA DI MAX.
Sono passati due giorni, due interminabili, fottuti giorni.
Appena ho letto la lettera non ce la facevo, sono impazzito e ho rovinato tutti i mobili della sala e il muro dando un pugno.
È scappata da me, con un altro in chissà quale posto.. Appena lo trovo lo ammazzo con le mie mani.  Ho conoscenze con carabinieri e tutti i coetanei, perciò sto indagando di dove e con chi sia.
Intanto devo ricaricare la pistola.

HOLAAAA!!!
Ta-daa, sorpresi?!
Ho provato a fare questo piccolo punto di vista, vedo come mi ci trovo, in caso scrivo come ho fatto fino ad ora. Spero vi stia piacendo.
Come avrete notato, i capitoli stanno diventando corti.
Ormai siamo alla fine, e vi tengo un po' sulle spine.
Spero vi state divertendo e spero che vi sta piacendo la storia.
Kiss.
G.

Un Sentimento ProibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora