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Mi sveglio con un sorriso e appena apro gli occhi mi accorgo che al mio fianco non c'é. Mi dirigo verso il bagno, nulla. In sala, nessuno. In cucina, nemmeno. Allora l'unico posto che rimane é la lavanderia! Corro dentro e lo vedo, é di spalle e sta stendendo la mia maglia. É così sexy, é a pieni nudi, in jeans attillati ed é senza maglia..
Io ho ancora la sua maglia e sono a piedi nudi. Siamo entrambi spettinati per la gran scopata.
Mi poggio a gambe incrociate alla porta e lo fisso sorridendo.
«Vuoi una mano?» domando. Si gira di scatto e appena mi vede sorride.
«Da quanto mi fissi?» sorride.
«Non molto, mi sono appena svegliata» vado verso lui, lo guardo e sorrido.
Si mette dietro di me, mi tiene tra i fianchi e mi sussurra all'orecchio: «Buongiorno principessa» e mi bacia il collo. Tengo le mani sopra le sue, mi giro verso di lui e circondo le mie braccia al suo collo.
«Buongiorno a te» e lo bacio.

Andiamo a fare colazione in un bar vicino casa, é un po' nascosto ma é molto accogliente e grazioso.
Ci sediamo al tavolo, l'uno di fronte l'altro.

Abbiamo appena finito. Ci fissiamo.
«Alex, ci siamo divertiti ma adesso è ora di guardare la realtà.. Entrambi abbiamo una relazione, la mia lo sta diventando col tempo.. Io amo il mio ragazzo e penso che lui ama me» il suo sguardo è impassibile.
«Tra noi non c'è niente, non può funzionare» ad un certo punto reagisce, stringe le mani in un pugno, continua a guardarmi negli occhi. E apre la bocca: «Non puoi fare così. Noi siamo una cosa sola, ci completiamo.»
Le lacrime incominciano a scendere sulla sua guancia, mi fa molto male vederlo così.. «E tutte le cose che mi hai detto? E stamattina?» un altra pausa.. Fanno male questi vuoti, sono come coltellate allo stomaco..
«E la magia di questa notte? Che ne dici invece di stamattina, che dormivi e hai detto 'Alex ti amo, non mi lasciare'? Anche questo é finto?» Si alza e si regge al tavolo. E continua: «Sappi che io ti amo veramente e che ho dei sentimenti, non merito di soffrire!» così dicendo se ne va. Incomincio a piangere, decido di andargli incontro, vuoto, è sparito. Torno dentro, recupero la borsetta e torno a casa mia.

Ho fatto fatica a trovare la strada per tornare a casa ma ora sono chiusa in me stessa, ho intenzione di buttarmi in un bagno caldo.
Penso ai miei momenti di debolezza, a quello che ho provato stando con lui e quello che ho provato dicendogli addio. Mi sento uno schifo. Mi immergo nella vasca completamente vestita, voglio evitare di piangere, urlerei e non voglio far preoccupare nessuno.

Sono in un bosco, con Alex. È tutto poco illuminato. Siamo faccia a faccia. Alex fa piccoli passi indietro, vorrei farne uno verso di lui ma sono bloccata. Mi continua a ripetere 'Vieni con me o non ti perdonerò mai' e ancora 'Vieni con me' voglio andargli incontro, voglio essere tra le sue braccia ma non riesco, non so cosa mi blocca.
Mi inginocchio e piango «Perdonami» dico alzando la voce ad ogni passo che fa.
'Addio' e scompare nel nulla.
«Alex!!!» urlo a squarciagola.
Mi sveglio di soprassalto, era un incubo.. Oddio se era reale. Peggior cosa, stavo dormendo e non respiravo, ero ancora nella vasca!! Inizio a tossire fino lo sfinimento. La porta del bagno si scaraventa per terra, è mio padre e alle sue spalle mia madre preoccupata, mentre mio papà ha lo sguardo preoccupato, severo.
«Dimmi cosa credevi di fare, eh?!» urla mio padre scuotendomi. Mi ritrovo tra le sue braccia.
«Papà non volevo fare nulla, mi sono solo addormentata» piagnucolo.
«Ringrazia al cielo che sono intervenuto in tempo! Non lo fare mai più, chiaro?!» sta piangendo. Senza che me ne rendessi conto sono fuori dalla vasca.
Si stacca mio padre e mi raggiunge mia madre, piange anche lei.. Ho rischiato così tanto?
«Non volevo farvi preoccupare, mi dispiace molto»
«Domani niente stage, voglio che prendi un giorno di riposo» risponde mio padre.
«Ma certo. Mamma, papà.. Scusatemi ancora, vi voglio bene» siamo tutti e tre abbracciati e piangiamo insieme.

Dopo quasi un'ora vado a letto, ho aiutato a sistemare il lago che avevo creato e mi sono data una sistematina, avevo la faccia nera per il trucco rovinato dall'acqua e i capelli inzuppati come non mai.
Sono sfinita.

Un Sentimento ProibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora