LA BATTAGLIA DEL TRONCO

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Di un arcer e  di una guerriera, di un elfo e di una nana vi cantiamo udrete di gesta ardite e ardente amor avvenire in giorno e luogo ameno.In un di' estivo inseguiva un cervo Fingil l'elfo.Fingil la cui chioma è d'argento,il cui arco è lungo quanto lui è alto.Fingil i cui abiti in cuoio sono sempre all'ultima moda.Fingil il cui sedere è marmo scolpito.Nel medesimo di' e nella medesima foresta fuggiva un cinghiale inseguito da Hulga  la nana.Hulga  la cui lunga treccia è rossa come il fuoco,il cui spiedo da caccia e d'acciaio purissimo.Hulga le cui vesti sono corazze.Hulga i cui seni son come cocomeri.Entrambi inseguendo le loro prede giunsero al gran fiume ed al gran tronco che lo scavalcava in guisa di ponte."Fate luogo messere nano" disse Fingil,poiché Hulga aveva ravvolto la sua lunga treccia davanti al viso in guisa di barba e il tabarro che indossava ne celava le femminee rotondità "La dritta è mia e il cervo è a tiro del mio arco.""Tu fai luogo"Fu la di lei rispostate"Prima di te io giunsi a questo tronco elfo superbo è tutto il giorno inseguo quel grasso cinghiale.""Di certo l'avresti raggiunto se non fossi pingue quanto lui."Rispose piccato l'elfo.Hulga avvampò d'ira per quell'ingiuria gratuita e s'avvento' incontro al l'elfo brandendo l'affilato spiedo.Fingil non poté usare l'arco e sguainò la lunga lama elfica.Cozzo' il metallo contro il metallo sprizzando scintille e con gran fragore udendosi per tutta la foresta.Ma alto e caldo era il sole e l'ardore e l'orgoglio dei due contendenti soffocava nella calura."Quartiere!"Esclamò Fingil rosso in viso e boccheggiante."Sia " Fu la risposta di Hulga anch'essa accaldata ed esausta ma troppo orgogliosa per ammetterlo.Adunque si tolse il tabarro e scostò la treccia stupendo Fingil che esclamò:"Chiedo venia per le mia parole ed il mio contegno o damigella!Prego passa  pure."Ma le sue scuse sortirono l'effetto opposto."Mi pigli dunque per una pallida fanciulla del tuo popolo buona solo a vantarsi della sua beltà e svenire innanzi al periglio!!La tua cortese insolenza ficcherò nella tua gola insieme ai tuoi denti!!"Parti' Hulga all'assalto in guisa di cinghiale roteando i pugni furiosi quali macigni. Esitò l'elfo a brandire la lama per trovarsi scaraventato nelle acque del fiume.Rise allora la nana con le mani piantate sui fianchi burlandosi del l'elfo dandogli del papero bagnato per porgendogli il braccio per farlo risalire.Ma il tronco era coperto d'infido muschio nel punto dove lei stava così entrambi capitombolarono nell'acqua.Sprofondo' Hulga gravata dalla cotta di ferro e dalla pesante cintura e solo denudandosi evito' d'affogare.Indi riemerse esponendosi,per nulla imbarazzata allo sguardo di Fingil che arrossì fin alla punta dell'elfiche orecchie mentre si toglieva la giubba per offrirgliela dimenticandosi quanto fosse fradicia.Il silenzio fra i due fu rotto da un urlo "Avanti miei fetenti canaglie!!!" Urlò Wang Balgu.Costui era un capo orco avido e scroccone,eroico in taverne e bordelli ma in battaglie e scontri gran fifone;il suo seguito era di cinquanta orchetti male armati e pidocchiosi lui ne vantava duecento ben armati e valorosi.Udito aveva il rumore del cimento della nana e dell'elfo e appropinquato s'era  fidando in facile vittoria e lauto bottino.Fingil e Hulga si trovarono così alleati schiena contro schiena con sciabola e spiedo.Iniziarono così a sfidarsi contando quanti orchi abbattevano "E sono già sette"Strillò Hulga infervorata dalla pugna."Non è leale!"Protestò Fingil "Ignuda sei e loro son distratti!""Ah!Bella dunque sono hai tuoi elfici occhi?!Pensavo bramassi pallide e eteree fanciulle?!""Non intendevo dire questo!!""Adunque mi giudichi brutta quale insolenza e mancanza di buone maniere!Comunque sia da come non pochi tra i nostri avversari ti guardano dovresti ringraziare il fato che ci sia io a guardarti il deretano!!"A quelle parole Fingil raddoppio' i suoi sforzi.Meglio morte che disonore!!Cadevan come foglie in autunno le schiere d'orchi falciate dall'elfica lama,infilzate dal nanico spiedo e piombavano nei flutti del fiume scaraventati dalle agili mosse di Fingil e dai poderosi pugni di Hulga. I due eran sudati e ansanti ma non avvertivano stanchezza e paura che,presi nel fervore della lotta,si davan pacche e sorrisi d'incoraggiamento.Wang Balgu invano spronava alla pugna i suoi orchi stando a buona distanza e ben protetto da alti scudi e allor si decise a convocare,di tutti i suoi seguaci il più periglioso.Kragu.Era costui un orchetto ottuagenario e rachitico,sordo da un orecchio e guercio zoppo e monco di una mano."KRAGU!!ASCOLTA!!" Urlò Wang Balgu "Non t'odo;mi stai strillando nell'orecchio sordo.""Non vedi Ciò che accade?""Non veggio nulla, mi stai indicando dal lato che sono orbo."Sporcono' è imprecò Wang Balgu per una buona mezz'ora prima di riuscire a far intendere a Kragu quanto avveniva;un elfo è una nana stava facendo strage delle sue schiere con l'aggravante dell'essere quasi ignudi e divertiti.Sciamano ed evocatore era Kragu nonché prestigiatore e guardone.Estrasse dalla sua bisaccia ossa di goblin e secchi fiori d'aconito e belladonna ed una cambiale scaduta e in protesto.Tutto bruciò usando grappa adulterata cantilenando:"Pirulon piruloi sorgi incubo Monostatico qui da noi!"Un filo di fumo sali' alto nel cielo divenendo dapprima un minaccioso nuvolone per poi solidificarsi in un enorme abomino dalle membra oblunghe e dalle zanne simili a cocci di vaso.Avanzo' il mostro spiaccicando gli orchi sul suo cammino come pomodorini.Invano Hulga e Fingil tentarono di ferirlo ma invulnerabile era alle loro armi."Temo di doverti salutare."Disse Hulga a Fingil."Già presto saremo morti per l'impatto dei magli del mostro e per il grave trauma che ne seguirà."Le rispose Fingil che,dimentico della loro lite e ammirato dalle sue prodezze tese a lei il braccio in segno d'ammirazione.Ma non appena si strinsero le mani molte cose accaddero nel tempo d'un respiro.Cadde lo sguardo dell'elfo sulle generose poppe della nana rimanendo trasecolato mentre la nana rimirò il di lui petto e busto glabro e muscoloso mentre il mostro d'arresto ' con una smorfia di disgusto dipinta sull'orrido viso.Poiche' il fatal colpo non giungeva levarono l'occhi.Fu Hulga la prima a comprendere ed ad agire;balzo ' sul ginocchio di Fingil unendo le proprie labbra alle sue in uno schiocco che s'udi' in tutta la foresta.Strepito' e protestò Fingil per l'impertinenza e la mancanza di pudore ma Hulga lo zittì indicandogli il mostro."Stolido e avvenente zuccone!Non t'avvedi che il nostro invulnerabile avversario si nutre dell'odio e della paura dei nostri nemici!?Ma se ciò lo rende forte e lo gusta come prelibatezza raffinatezza il contrario gli è disgustoso veleno!"Comprese allora Fingil ma dapprima nego' risolutamente con parole e gesti ciò che il suo corpo e il suo cuore affermavano.Hulga era ardita,coraggiosa abile nella lotta e lesta nel pensiero;diversa dalle fanciulle elfiche graziose ma altere e scostanti.Inoltre le sue forme non erano affatto repellenti;i forti muscoli non stonavano con i seni generosi e le cosce robuste ben s'univano ai fianchi generosi.Era altra bellezza ma era bellezza.Ma prima che potesse proferire motti amorosi di scusa ed ammirazione fu nuovamente battuto da Hulga.Invero anche lei ammirava e bramava il bel l'elfo dai lunghi capelli argentati e dal solido posteriore ma poco era avvezza ad esser corteggiata con parole melense inoltre la minaccia del mostro gravava ancora su loro.Indi afferrò Fingil per le gambe e sul tronco lo stese con rapida mossa per poi montargli sopra tempestando lo di baci roventi mentre con mani robuste ed esperte scioglieva le vesti di entrambi.Tremo' ed ululò il mostro fuggendo e travolgendo gli orchi superstiti che fuggirono a loro volta inseguiti dalle gioiosa urla di Fingil e Hulga.Due mesi dopo in un orchesco postribolo il vanaglorioso Wang Balgu menava vanto d'aver vinto la battaglia del tronco contro una schiera di nani ed elfi coalizzati contro di lui quando un corvo gli recapito ' la seguente missiva:"Fingil et Hulga si fregiano d'invitarla al loro sposalizio et alla festa che ne seguirà assieme al buon Kragu et alle vostre mogli et concubine quale ringraziamento per aver favorito la nostra unione.Lo mostro però non venga seco voi poiché la tanto gioia amore et felicitade che ne verranno a quel di' li guasterebbero lo stomaco ."

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