Il suo braccio penzolava giù per il mio petto, le sue gambe attorcigliate con le mie sotto le coperte. Taylor era restata la notte, e alla fine, dopo ore di film e qualche bacio nel mezzo, avevamo avuto la nostra prima volta. Certo, era stato magnifico e magico, ma non era quello il problema: il problema era che avevo pensato a Benjamin tutto il tempo. Ero distaccato, ogni suo tocco desideravo che era quello del ragazzo. La scorsa notte non è stato niente paragonato a tutte quelle passate con il ragazzo.
Controllai che ore erano, ed erano circa le sette di mattina: io e la bionda dovevamo andare a lavorare presto, altrimenti saremmo stati in ritardo. "Taylor," le sussurrai, scossando le sue spalle dolcemente. Lei mormorò qualcosa che io non riuscì a capire, e subito si alzò da letto, coprendosi il corpo nudo con le coperte.
"Che ore sono?" domandò, mentre si infilò un paio di mutandine raccolte da terra.
"Quasi le sette," risposi. Mentre io mi alzai dal letto e mi vestì con qualcosa preso dall'armadaio, la bionda si chiuse in bagno, chiudendo a chiave. Non mi aveva ancora guardato in faccia quella mattina, e a dirla tutta pensavo che qualcosa era andato storto.
Decisi di bussare alla porta, quando vidi che ci stava mettendo decisamente troppo tempo -- circa venti minuti. "Taylor?" la chiamai. "Va tutto bene?"
"Perché dovrebbe andare tutto male?" chiese lei. Restai confuso per qualche secondo, poi le risposi.
"Mi sembri...triste," replicai, cercando le parole giuste da usare.
"Ieri notte è stato...stupendo. È stata la mia prima volta, Fede. E se ti stai chiedendo perché ci sto mettendo così tanto in bagno, è perché devo coprire i segni che mi hai procurato ieri notte," rispose, e potevo sentire dal suo tono di voce che ella stava sorridendo.
Sorrisi. "Io vado di sotto ora, ti preparo la colazione," la informai, prima di prendere due scalini alla volta e scendere nel piano di sotto. Le preparai qualcosa di semplice, dato che non ero un ottimo cuoco e non volevo 'bruciare' la cucina dopo un momento magico come quello di ieri sera.
Forse sarebbe andato tutto bene fra me e Taylor.
***
"Io esco con il mio amico Bailey questa sera," le dissi mentre ci stavamo cambiando dai nostri vestiti di lavoro.
"Certo," rispose, dandomi un bacio veloce sulla guancia. "Ci sentiamo," aggiunse, prima di uscire dal negozio.
Mentre andavo verso il bar, ricevetti una chiamata inaspetta: Benjamin.
"Pronto?" risposi al secondo squillo.
"Hey, ciao, volevo chiederti se avevi programmi domani a pranzo?" chiese immediatamente.
"Um..."risposi, a corto di parole. Pensai ai miei impegni per il giorno sucessivo, e mi accorsi che era il mio giorno libero e Taylor lavorava, quindi si poteva fare. "Certo, dovrei essere libero," risposi.
"Okay, um... va bene se vengo a casa tua per mezzogiorno?" chiese incerto. Quasi sembrava avere paura di me, di chiedermi qualcosa.
"Certo," replicai. Ci fu una leggera pausa nella conversazione, e per un attimo pensai che aveva buttato giù la chiamata.
"Ben?" lo chiamai.
"Sono qui," rispose.
"Allora io...vado...ci sentiamo," dissi, dovendo andare ma non volendo ancora chiudere la chiamata.
"Ci sentiamo," disse. "Ciao, Fede," aggiunse, prima di chiudere definitivamente la chiamata. Perché avevo la sensazione che quando parlavo con Benjamin, stavo tradendo la mia ragazza in qualche modo?
***
"Ciao Bailey! Come va?!" esclamai non appena vidi il cespuglio di capelli del mio amico. Lo abbracciai, non rendendomi conto di quanto avevo bisogno di un abbraccio.
"Io benone, Fede, e tu?" mi chiese.
"Ugh, poteva andare meglio," mormorai.
"Racconta," mi invitò. Io lo guardai esitante, e per la prima volta in due mesi, mi lasciai andare, e gli raccontai la prima volta che avevo visto Benjamin, come avevamo fatto sesso, e come questa cosa sia andata avanti finché io e Taylor non ci eravamo messi insieme. Gli raccontai del mio problema principale, di come non sapevo come dirlo a Taylor; si sarebbe sentita tradita? Ferita?
"Oh, Fede, sei nella merda," commentò lui quando finì di raccontare quasi tutto. "Amico, io mi sono lasciata con la mia ragazza l'altro giorno. Mi dava della puttana capito? Pensava che la stavo tradendo e mi ha mollato, dicendomi che ero una puttana," aggiunse con una risata e scossando il capo.
"Ieri sera ho fatto sesso con Taylor e per tutto il tempo ho pensato a Benjamin. Chi è la puttana or?" ribattei, facendolo ridere.
Ma, alla fine, aveva ragione Bailey. Ero definitivamente nella merda.
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owner of a lonely heart→cuori solitari; fenji {completa}
FanficSembrava un cattivo ragazzo, ma dentro aveva solo un cuore solitario, proprio come me. [Dalla storia:] "Voglio solo sapere come ti chiami, niente di più e niente di meno," replicai, cercando di assumere l'aria di un cattivo ragazzo. Lui strinse i...