22º

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"Benvenuti Clark e Derek vi stavo aspettando..." Dice una voce femminile che rimbomba per l'intera stanz... Aspetta un'attimo?! Questa non è una stanza! È come se fossimo al centro dell'universo, attorno a noi ci sono un sacco di bagliori e luccichii che io paragono a stelle
"Chi sei?" Urla ad un tratto Derek
"Io sono molte cose... Tutti siamo molte cose... Anche voi ragazzi siete molte cose..." Ma questa è fuori?
"Non hai risposto alla mia domanda chi sei?" Insiste Derek
"Ora non importa chi sono... Importa il motivo per cui voi siete qui..."
"Bene allora noi siamo qui perché..." Vengo interrotta dalla voce
"Io so benissimo perché siete qui..."
"Bene allora dacci l'amuleto!" Sbotta Derek
"Non così facilmente... L'amuleto non è qui..."
"E allora dov'è? Hazel ci ha detto che si deve trovare qui!" Urlo spazientita... Non ci posso credere! Abbiamo fatto questo viaggio per nulla! In più Edgar è morto per la seconda volta per niente! Si è sacrificato per la seconda volta senza motivo!
"L'amuleto si trova a Orstone Valley..."
"Più precisamente?" Dico con i nervi a fior di pelle
"Si trova in un posto che per te è molto doloroso ma che ti ha rinforzato come persona..." Rimango a riflettere per un po'... Un posto che per me è stato molto doloroso ma allo stesso tempo mi ha rinforzata come persona... Non mi viene in mente niente...
"Voce ti prego dacci un'altro indizio!" Dico con voce supplichevole
"Va bene... L'amuleto si trova a Orstone Valley, in un luogo per te molto doloroso emotivamente, però non sai che l'amuleto è stato prelevato da un'altra persona e portato in città dove aspettando che avvenisse un fatto lo ha nascosto in quel punto..." Non mi viene in mente niente... Dio dove potrebbe essere quest'amuleto?
"Tutto qui? Non c'è altro?" Sbotta Derek infastidito dalla risposta della 'voce'
"Si... vi ho già detto troppo... In fondo troverete un buco nero che vi riporterà a casa... Addio viaggiatori..."
"No aspetta! In quale direzione dobbiamo andare?!" Urlo ma la voce è già sparita
"Forza Clark andiamo.." Mi propone Derek
"E dove?" Gli chiedo quasi urlando, sto per crollare, i miei poteri non funzionano, l'amuleto non si trova qui e Edgar è morto di nuovo! Avrei preferito vivere nella menzogna!
"A casa Clark... A casa.." Dice abbracciandomi... Quanto avevo bisogno di un suo abbraccio...
"Derek promettimi che non mi lascerai mai..." Dico iniziando a piangere senza motivo
"Clark... Io..." Dice dubitante...
"Promettilo!" Urlo con il viso rigato dalle lacrime... Quindi c'è la possibilità che anche Derek mi abbandoni?
"Si te lo prometto... Clark io non ti lascerò mai..." Mi sussurra insicuro stringendomi di più a lui facendo combaciare perfettamente i nostri corpi
"Ora andiamo..." Dico asciugandomi le lacrime, così ci stacchiamo e incominciamo a vagare per quella specie di stanza/universo... È uno spettacolo bellissimo è come se ci trovassimo nel cielo stellato che io ogni sera a Brooklyn ammiravo dalla mia camera, ricordo che nel sporgermi sempre mio padre mi rimproverava urlandomi sempre
"Clark non sporgerti! Non morirai tanto facilmente scappando dal tuo dovere!" E solo oggi ho capito a cosa si riferiva con la parola dovere...
Anche se da quel che dicono mio padre abbia ucciso mia madre io gli voglio bene... In fondo lui è stato l'unico parente che si è veramente preso cura di me... Mi manca... Mi manca quando mi abbracciava, mi manca quando durante le sere di temporale mi accoccolavo affianco lui nel suo lettone per poi sprofondare tra le sue braccia, mi mancano le litigate accese che avevamo, mi manca tutto di lui... Ricordo ancora il giorno della sua morte...
Inizio flashback
Ero semplicemente seduta su quelle sedioline fredde e tristi di uno dei tanti ospedali di Brooklyn, mentre mi torturavo le mani in attesa di avere notizie su mio padre... E alla fine mi si avvicinò una infermiera...
"Lei è la signorina Clark?" Mi chiese squadrandomi da capo a piede
"Si... Si sono io..." Dissi insicura
"Bene mi segua vostro padre vuole parlarle..." Così mi alzai e la seguii in una delle tante camere dell'ospedale... E lì c'era mio padre morente disteso su quel dannato lettino
"Vi lascio soli..." Disse l'infermiera lasciandosi chiudere alle spalle la porta... Rimasi lì in un angolo a scrutare ogni centimetro del suo corpo e si vedeva che stava male
"Cos'hai da guardare?" Disse mio padre ponendo fine al silenzio che c'era fra di noi
"Ecco... Io... Tu..."
"Figlia mia vieni qui... " disse allungando una mano
"Clark tu ora mi devi promettere una cosa..."
"Cosa?"
"Che quando io non ci sarò più sarai la stessa ragazza forte e solare di sempre..."
"Papà ti prego non dire così... C'è ancora una speranza..." Dico iniziando a piangere
"Clark non negare l'evidenza... E ora asciugati quelle lacrime! Tu sei forte! E se non lo sei adesso e non imparerai a esserlo o il futuro che ti aspetta ti mangerà viva! Ti prego Clark non fare la fine di tua madre..."
"Perché mia madre che fine ha fatto?"
"Clark ora non conta tua madre... Ahhh..." Disse chinando un po' il capo... Evidentemente ha avuto una fitta e notai anche che il battito del suo cuore sta rallentando
"Clark ho poco tempo... Mi sta venendo a prendere..."
"Chi ti sta venendo a prendere?"
"Promettimi di essere forte e che supererai anche questa! Su forza promettimelo!"
"Si papà te lo prometto!"
"Clark... Sappi che ti ho voluto sempre bene e che tutto quello che ho fatto l'ho fatto solo per proteggerti..."
"Perché cos'hai fatto?" Notai solo in quel momento che mi stringeva la mano e non fece in tempo a rispondermi perché chiuse per sempre i suoi occhi grigi come la nebbia, la sua presa si stava indebolendo sempre di più fino a diventare rilassata e solo in quel momento capii che era morto... Morto per sempre... Iniziai a urlare chiedendo aiuto ma continuavano a dirmi che non c'era niente da fare, cercavano di portarmi via dal corpo ormai morto di mio padre ma io opponevo resistenza, non accettavo l'idea che mio padre fosse morto, e finalmente riuscirono a portarmi via da quell'inferno di stanza...
Il giorno dopo si tenne il funerale e io fui l'unica presente a piangere sulla tomba di mio padre, e ancora adesso non capisco proprio il perché io fui l'unica persona presente al funerale, anche se mio padre all'apparenza poteva sembrare un po' burbero infondo era buono come gli altri...
Fine flashback
"Clark cos'hai?" Mi chiede Derek notando che sono molto pensierosa
"Ehm... No... Niente..."
"Dovrebbe essere questo il buco nero..." Mi interrompe Derek
"Cos...." Rimango bloccata perché davanti a me c'è un'enorme ovale nero, che ricopre all'incirca tre metri della stanza/universo...
"Forza ci dobbiamo buttare dentro..." Dice e io ubbidisco, lo prendo per mano e insieme ci buttiamo... E poi nero assoluto...

Border  - Ritorno al passato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora