Incomincio come previsto a esultare e fare piccoli saltelli da perfetta deficiente avvicinandomi sempre di più all'amuleto che sfilo con molta agilità dal collo di Edgar e che metto io al collo, è molto diverso da come me lo immagino: è un cuoricino molto piccolo a dirla tutta che emana una luce bluastra, e alle estremità ha due ali d'angelo che lo circondano insomma è anche molto bello come accessorio però per mia sfortuna devo tenerlo nascosto a tutti gli abitanti di questa dannata città, così lo nascondo sotto la maglia e mi incammino verso la casa di Derek, entro e noto che lui non c'è...
Magari è andato a cercarmi? Penso ma scarto subito quest'idea... Noto anche che sono solo le 5... Forse potrei andare a "casa mia" a cercare la pozione del ricordo... Non ci penso due volte e ne approfitto per l'assenza di Derek così esco fuori... Stranamente solo dopo aver fatto qualche passo la casa di Derek è ormai scomparso alle mie spalle e non riconosco il punto del bosco in cui mi trovo... Bene! Mi sono persa!
"Clark! Finalmente ti ho trovata!" Sento urlare e tiro un sospiro di sollievo pensando che fosse Derek
"Dere... Oh Evan... Ci stiamo incontrando un po' troppo spesso non trovi?" Dico sarcastica anche se sono comunque felice che lui sia qui
"Beh si infatti..." Vedo che si guarda in torno disorientato
"Evan qualcosa non va?" Gli chiedo curiosa
"Si... Si c'è qualcosa! Mentre stavo tornando a casa mi sono ritrovato in questa parte della foresta che io non ho mai esplorato!"
"Quindi è successa la stessa cosa anche a te?"
"Dipende a te cos'è successo?"
"Andavo da una parte a prendere una cosa e mi sono ritrovata qui..."
"Bene quindi nemmeno tu..." Si interrompe
"Io cosa?"
"Hai sentito?" Sbotta
"No cosa dovrei sentire?"
"Shhh e ascolta..." Mi zittisce e io ubbidisco e in effetti sento una voce maschile che sussurra
"Andate verso nord... Sotto la grande madre c'è la tana..."
"Ma questa frase è senza senso!" Dico spazientita
"Noi incominciamo ad andare verso nord..."
"Bene hai una bussola?"
"No non ci serve... Vedi questo muschio?"
"Si e quindi?"
"E quindi andando verso nord questo muschio si trasforma in fiorellini bianchi e gialli..."
"Si ma io non vedo questi fiori!"
"Non sei una brava osservatrice... Quelli cosa sono? Facciamo così tu sta zitta e seguimi..." Odio quando fa il signorino so tutto io ma nonostante questo gli ubbidisco per non iniziare a litigare...
"Evan è più di un'ora che camminiamo!" Dico Lamentandomi dopo un'oretta bella piena
"Ecco!" Urla Evan eccitato ma io non capisco il perché
"Ecco cosa?"
"Credo che la grande madre sia questa quercia..." Dice indicando un'albero normale, né troppo grande né troppo piccolo...
"E come fai a sapere che è questa la grande madre? E poi lo dice stesso il nome GRANDE madre e non MEDIA madre!"
"Clark la grande madre non si distingue dalle altre per la grandezza del suo corpo ma dall'aspetto..."
"Cioè?"
"Cioè che la grande madre ha radici forti e grandi, foglie verdi e rigogliosi e..."
"Sisi ho capito non c'è bisogno che mi fai da maestro..." Così ci avviciniamo alla quercia e io noto una serratura
"Evan guarda!" Esulto indicandogli la serratura
"Si e come lo apriamo?" In questo momento mi sono ricordata della chiave trovata nel diario di mia madre... Non so come ma infilando la mano nella tasca dei pantaloni noto che c'è quella chiave, velocemente la infilo nella serratura e l'apro, è un tunnel che va verso il basso...
"Dai entriamo!" Esulta Evan
"No ma sei pazzo?! Chissà cosa c'è là sotto!"
"Pf... Al massimo ci sarà qualche topo o pipistrello niente di che..."
"TOPI? PIPISTRELLI? Nono io non entro... E poi è tutto buio..." Evan alza gli occhi al cielo e alza la mano destra facendoci apparire sopra una palla di fuoco...
"Ecco a te la luce e poi se ti si avvicinerà un povero topino innocente io lo polverizzo con una di queste palle... Ok?" Fare palle di fuoco secondo me dev'essere uno dei tanti poteri dei demoni... A pensarci anche Jeff fa la palle di fuoco...
"Ok..." Rispondo insicura ma ormai è troppo tardi per tirarmi indietro e iniziamo a scendere, il tunnel si fa sempre più stretto ma riusciamo lo stesso a passare poi ad un tratto c'è un rigonfiamento del tunnel dove c'è un'altra porta in legno molto vecchia... Evan poggia la mano sinistra sulla maniglia della porta che si abbassa e la porta si apre... Senza pensarci due volte incuriosita sorpasso Evan ed entro nella stanza... La stanza è molto scura, appese ci sono un sacco di armi di diverso genere, ci sono anche due armature, una da donna e una da uomo, poi ci sono anche diversi strumenti di tortura e poi noto anche un tavolino con un pezzo di carta sopra che leggo subito:
Cari Clark e Evan,
A scrivervi questa lettera sono i vostri padri, si Clark se è quello che stai pensando, si io ho scritto questa lettera prima di partire con te per Brooklyn, so che se sei arrivata fin qui sai cosa sei e chi è tuo fratello... Sappi che se ho ucciso tua madre e se ti ho allontanato da quel buon annulla di Jeff è stato solo per il tuo bene, ma ora passiamo alle cose importanti, tu e Evan dovrete prepararti a una guerra che guiderete voi stessi, questa sarà una guerra tra l'oscurità e la luce e determinerà il regno dominante sulla terra... I vostri rivali saranno Jeff e l'angelo bianco Eileen... Qui ci sono tutte le armi di cui avrete bisogno, dovrete imparare a combattere e per farlo verrete qui ad allenarvi ogni giorno, Clark mi raccomando, da questa guerra c'è in gioco molto, e voi dovrete prenderla con serietà... Clark un'ultima cosa... Io e tua madre staremo sempre lì con te a sorvegliarti...
Ciao piccolo angioletto mio, ti voglio bene,
Joseph (papà)
"Evan corri subito qui!" Stridulo per farmi sentire
"Si Clark che c'è?" Dice avvicinandosi
"Leggi..." Dico porgendogli il foglio che lui prende e legge subito
"Figo" Dice mentre io sgrano gli occhi... Trova FIGO il fatto che andremo in guerra?
"Ma ti sei rincretinito?"
"Beh no... È solo che trovo bello il fatto di servire finalmente a qualcosa nella vita... Insomma non hai mai pensato di essere inutile per io mondo?" Ad essere sincera il suo ragionamento non fa una piega... Ha proprio ragione...
"Si ma comunque resta il fatto che potremo perdere in questa guerra o peggio morire!"
"Se noi ci alleneremo com'è giusto che sia non ci accadrà nulla... Clark penso che ora è arrivato il momento di andarcene... Si è fatto tardi..."
"Si hai ragione..." Così ci dirigiamo verso la porta ma non si apre, così un po' nel panico ci incominciamo a guardare attorno e notiamo una porta, non è in legno, né tantomeno in pietra, è fatta con un materiale molto scuro che si mimetizza con la parete che non riesco a riconoscere, Evan d'impulso apre la porta che ci trascina all'interno e poi usciamo dall'incavo di un'altro albero che io riconosco come pino... E noto che c'è la stessa porta scura quindi suppongo che questa sia l'entrata al... Al... Al rifugio? Boh non so proprio come definirlo, Evan tira fuori un nastro rosso dalla sua tasca che allaccia a un ramo del pino
"Ecco così riusciremo a riconoscere l'albero..." Sbotta lui infine
"Scusa e cosa ti fa pensare che io voglia venire qui ogni santo giorno ad 'allenarmi'?"
"Perché non vuoi?" Mi chiede incrociando i suoi occhi con i miei
"Io... "
"Allora?"
"Ok... Va bene..."
"Sapevo che avresti accettato... Allora ci vediamo qui alle 16:00... Ciao Clark!" Dice alzando la mano destra e dandomi le spalle per poi andarsene, decido di andarmene anche io, entro in casa e trovo Derek in cucina
"Clark dove sei stata tutto questo tempo?!" Urla nel vedendomi
"Ehm... Sono.... Sono andata a cercare l'amuleto! Infatti eccolo!" Dico mostrandoglielo
"Non ti vedo convinta..."
"Te lo giuro!" Odio mentirgli ma non sono pronta a dirgli la verità... Non mi sono abituata nemmeno io all'idea...
"Okok..."
"Cosa c'è per cena?" Gli chiedo per cambiare discorso
STAI LEGGENDO
Border - Ritorno al passato
FantasyChi ha mai detto che le sirene, i licantropi, i vampiri, le streghe e gli stregoni, le fate , gli angeli e i demoni non esistano? Clark è una ragazza come le altre... Ma siamo proprio sicuri che lo sia? A 13 scappa con sua padre dalla sua cittadina...