Capitolo 20 James

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Mi prendo un po' di tempo per pensare a tutto quello che è successo in questi giorni. Mi siedo in terrazza, proprio dove la sera prima, per la prima volta ho sentito il desiderio di baciare le labbra di Sophie, ma questa volta non per finta. Accendo una sigaretta e penso. Non fumo, ma quando sono nervoso, mi aiuta a scaricare la tensione. Ho iniziato a progettare il tutto un paio di mesi fa, quando mia madre si era presentata alla mia porta proponendomi un'ennesima uscita con la solita tipa. Ho pensato fosse ora che lei la smettesse, ma non ho avuto il coraggio di dirglielo. Così, ho pensato che l'unico modo per togliermela dai piedi fosse quello di presentale per la prima volta una ragazza, scelta da me. Per la prima volta dopo colei che ha messo a repentaglio la mia vita.
Quello che cercavo di spiegare a Sophie era che lei è praticamente perfetta per far saltare i nervi di mia madre e per convincerla, che essendo diversa da tutte le altre magari è riuscita davvero a farmi innamorare. Inoltre ho scelto lei perché ero sicuro che non avrei avuto problemi dopo. Quando però siamo arrivati i fatti hanno assunto una piega inaspettata. Non l'avevo messo in conto, ma è successo. L'ho capito subito, ma continuo inconsciamente a non volerlo accettare. Dentro di me cercano di sopravvivere alla burrasca di emozioni che mi stanno attraversando. Scopro solo ora di essere in grado di provarle. Ho imparato ad odiare, a disprezzare, a sorridere sinceramente, a stare bene con qualcuno, a cambiare idea sulle persone e a prendermi del tempo per conoscerle davvero, ma soprattutto ho imparato ad am... ad ammirare e sono sicuro che imparerò ancora molto stando insieme a lei.

Ho davvero sempre pensato che neanche se fosse stata l'ultima ragazza al mondo l'avrei desiderata, ma ora mi pento. Lei non è mai stata brutta, anzi esteticamente mi è sempre piaciuta. Il suo più grande problema è il carattere. Ha un carattere orrendo e insopportabile. Così tanto insopportabile che inizia ad irritarmi già a chilometri di distanza. Almeno era così. In parte ora inizio a tollerarla,vedo in lei qualità differenti, rispetto a quelle che credevo lei possedesse. È come se fino ad adesso avessi conosciuto un'altra Sophie, la gemella cattiva, ed ora invece mi si presentasse la gamella "buona". Ho scoperto le sue qualità osservandola. L'ho osservata davvero tanto, così tanto che credo se ne sia accorta. L'ho osservata dormire, emana così tanta tranquillità e spensieratezza che riusciva a rasserenarmi. L'ho osservata cantare in macchina, la sua voce così soave, è riuscita a farmi adorare la musica, che da sempre odio. L'ho osservata guardarsi allo specchio con un espressone disgustata e avrei voluto correre in bagno, accarezzarla e ricordarle quanto sia bella. L'ho osservata mentre parlava al cellulare con sua sorella e l'amore che le si leggeva nella voce e negli occhi, mi ha fatto ingelosire. Io non ho mai davvero amato nessuno, se non me stesso ed ora inizio a mettere in dubbio anche questo. L'ho osservata ed ascoltata mentre mi parlava di Mark. Lei non è innamorata di lui e mai lo sarà, per lei è come un migliore amico o meglio un fratello. Ho visto il dispiacere nei suoi occhi e la paura di non poter essere abbastanza e avrei voluto ricordarle che il problema non è lei.

Ho osservato tutto questo e molto altro ed ho iniziato ad avere paura. Ho iniziato ad avere paura perché vedo nei suoi occhi la possibilità di leggere nel profondo della sua anima e questo mi spaventa. Ogni volta che la guardo, è facile capire cosa provi. I suoi occhi sono così limpidi che non possono nascondere nulla. Ad ogni sua emozione, io tremo, perché provo sensazioni che non so controllare. Non avere il controllo è una cosa che mi impaurisce più della possibilità di provare emozioni. Questa notte non sono riuscito a chiudere occhio, l'ho guardata mentre il suo volto veniva illuminato dalla fioca luce della luna che entrava dalla finestra. È davvero bellissima. Il suo viso è come una bellissima melodia. Tutto è in armonia. I grandi occhi, le lunghe ciglia, il naso perfetto e le sue labbra. Non pensavo potessero solo un paio di labbra suscitare così tante sensazioni. Quando mi ha baciato, quando ho sentito il sapore delle sue labbra, mi sono sentito un bambino che per la prima volta viene allattato al seno, ho sentito un sapore mai provato prima .
Per la prima volta, ancora una volta, non sono stato in grado di far nulla se non rispondere al suo bacio e cercare di palancare i battiti del mio cuore. Guardandola, questa notte, non sono riuscito a resistere. Non volevo approfittare della situazione per infilarmi nelle sue mutande, ma volevo semplicemente sentire il contatto della sua pelle sulla mia. Così mi sono girato lentamente, al mio movimento lei ha risposto girandosi verso di me e io ne ho approfittato per tirarla un po' dalla mia parte. Lei non si è svegliata, ma quando ho iniziato ad accarezzarle il viso, marcando il perimetro del suo volto, di tutta risposta si è sempre più avvicinata a me e mi ha abbracciato. In quel preciso momento, mi sono addormentato. Questa mattina poi, quando lei si è svegliata, ho percepito il suo tentativo di volersi sottrarre al mio abbraccio e fingendo di dormire gliel'ho permesso, ma un po' mi è dispiaciuto, anzi un non un po' tanto. Non ho mai condiviso il letto con nessuna donna senza farci nulla, per me questa è la prima volta. Beh in realtà con lei ho sperimentato un sacco di prime volte. Per la prima volta ho acquistato dei regali per una ragazza, che non siano di scuse per averla cacciata subito dopo averla portata a letto.Questa mattina quando siamo andati alla ricerca di un regalo per la mia cara mamma, ho comprato tutto ciò su cui Sophie posava gli occhi. Dentro di me so che non gli ho comprati per guadagnarmi il suo favore, ma perché avevo davvero piacere di farlo. Stupidamente però cerco di convincermi del contrario. Così ho deciso di ordinarli e di ritirarli a sua insaputa, così potrò darglieli al momento giusto. Per la prima volta ho anche riso e scherzato con una ragazza non in maniera maliziosa. Per la prima volta grazie a lei ho visto impallidire il volto di mia madre e ho visto lo sguardo di mio padre fiero di me. Per la prima volta ho dormito tranquillo senza quei dannati incubi, che mi hanno rovinato la vita per un sacco di tempo. Per la prima volta sono stato sincero con una ragazza, o quasi. Su questo ci sto lavorando. Per la prima volta una ragazza ha preso le miei parti, difendendomi. Ricordando a me stesso che tutto ciò che merito è tornare ad amare. Lei magari sarebbe la ragazza giusta per farlo, ma forse come dice lei ho paura.
Ho paura di amare, ho paura di sbagliare e di poter soffrire e far soffrire. Lei sarebbe perfetta se non fosse che lei è troppo per me e io sono troppo poco per lei.

Il mio primo "non" fidanzato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora