Prologo

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Ci insegnano che la vita ci cambia , alcune volte ci rende più deboli, altre volte più forti. Ci insegnano che sono le esperienze a determinare chi siamo. Niente di più vero. Nel mio caso, però, la vita mi ha distrutto, ha cercato di seppellirmi sotto il dolore, la violenza, gli orrori e l'odio, sbattendomi in faccia ogni giorno qualsiasi forma di sofferenza. Sono passati dodici anni. Dodici anni di lacrime, di paure. Dodici anni di insicurezze, di debolezze e dolore. Sono passati e adesso che ci penso mi sono scivolati addosso, adesso che ci penso mi chiedo come abbia fatto ad aspettare tutto questo tempo prima di agire. Ma lo so. So che questi anni mi hanno cambiata, so di essere una persona diversa, ora. Sento il rumore del ferro che fa attrito con il pavimento sporco e ormai senza forze e né speranze resto con il capo chino cercando di trattenere le lacrime, che attendono nient'altro che scendere sul mio volto. Sono esattamente dove non dovrei essere. Ho agito in maniera corretta, ho protetto l'unica cosa che amo al mondo. Kate. L'unica e sola anima pura su questa terra, piccola e indifesa.Viviamo in simbiosi, dipendendo l'una dall'altra dal momento in cui non abbiamo avuto più nessuno da cui dipendere. E adesso non riesco a pensare che a lei. Che starà facendo lì fuori? A che starà pensando? Io lo so già come si sente. Si sente persa, proprio come me.

Il mio primo "non" fidanzato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora