Capitolo 3

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La aprii e lessi:
"Domani mattina, vieni nel giardino abbandonato.
Anonimo"
Richiusi la lettera e la poggiai sul comodino.
Chi era? E che cosa voleva? Mille domande mi frullavano in testa, ero indecisa sul da farsi.
I miei pensieri furono interrotti da Ginny che entrò e mi disse:-Herm, vieni che ci si diverte sotto!!-
-Scusa, ma ho mal di testa.-risposi.
Lei non fece caso alla mia risposta perché aveva gli occhi sulla lettera.
-E quella cos'è?-chiese.
-Niente.-dissi, cercando di nasconderla.
-Hermione, fammi vedere-insistè prendendola, la aprì e lesse.
-Ma chi è questo?-
-Non lo so, Ginny.-
-Ma ci andrai?-
-Non lo so, non credo sia una buona idea, però sono curiosa-
-Pensaci bene. Io torno sotto, buonanotte-
-Buonanotte-
Uscì chiudendo la porta.
Dopo aver rimuginato a lungo decisi che mi sarei presentata. In fondo sapevo che non poteva succedermi nulla, ad Hogwarts. Non avrei voluto saltare le lezioni, dato che oggi avevo già saltato due ore, ma la mia curiosità era troppa.
Mi misi a letto e cercai di addormentarmi, ma non ci riuscii: non avevo sonno.
Passarono le ore, ormai la mezzanotte era passata da un pezzo e Ginny e le altre erano già qui che dormivano beate.
Decisi di alzarmi, cercando di non fare rumore.
Scesi le scale e mi ritrovai in sala comune. Uscii dalla sala e mi ritrovai in corridoio. Era tutto buio e non riuscivo a distinguere niente.
-Lumos-dalla punta della bacchetta uscì luce.
Continuai a camminare, decisa ad andare in biblioteca quando ad un certo punto sentii un rumore provenire dal bagno dei ragazzi.
Mi precipitai per le scale ed entrai nel bagno.
Vidi Harry e Draco che combattevano ed ad un certo punto Harry lanciò contro Draco un incatesimo mai sentito prima:SENTUN SEMPRA.
Draco cadde ferito a terra in una pozza di sangue. Mi precipitai da lui.
-Draco...Draco mi senti?? Draco, stai bene?-chiesi preoccupata. Avevo le lacrime agli occhi.
-Harry...cosa hai fatto!!-lo rimproverai.
-Io...io...-non finì la frase che arrivò il professor Piton e senza dire niente si accovacciò accanto a Draco e lo curò pronunciando parole incomprensibili.
Harry, fulminato dallo sguardo di Piton, andò via; io invece, non sapevo perché, decisi di rimanere qui.
Dopo un po', tutto il sangue sparso per terra e sul petto di Drco sparì, come se stesse tornando dentro le vene, e lui aprì gli occhi.
-Draco!! Stai bene?-
-Io credo di sì. Grazie professore-
Piton, senza dire niente, scomparì nel buio.
-Hermione...cosa ci fai qui?-
-Io non riuscivo a dormire e mi sono alzata e poi ho sentito te e Harry combattere e sono venuta a vedere che cosa succedeva.-
Lo aiutai a rialzarsi, ma ricadde subito: era debole.
-Draco sei debole. È meglio se resti qui, per stanotte.-consigliai.
-Hai ragione. Buonanotte e grazie-
Con la bacchetta feci comparire due cuscini e una coperta abbastanza grande per due persone.
Mi sdraiai accanto a Draco, poggiai la mia testa sul cuscino e come per magia mi addormentai.

Al mio risveglio Draco non c'era.
Dovevo fare in fretta se non volevo farmi vedere dai ragazzi. Mi alzai, con un altro colpo di bacchetta feci scomparire tutto e ritornai di fretta nella mia stanza, dove Ginny mi aspettava.
-Buongiorno, eh. Dov'eri questa notte?-mi domandò come se fosse mia madre.
-Io..ecco.. ero qui!! Sono andata un attimo in bagno-mentii.
-Certo. Stanotte mi sono svegliata per bere e non c'eri, e poi perché andare nel bagno comune quando ne abbiamo uno tutto nostro??-mi rimproverò.
Era impossibile mentire a Ginny, capiva sempre tutto, così mi arresi e decisi di raccontarle l'accaduto.
Quando finii di raccontarle tutto, esclamò sorpresa: -Con Draco??? Hermione, sicura di stare bene?-
-Mai stata meglio, ora, se non ti dispiace, dovrei vestirmi-
Indossai l'uniforme e presi i libri.
Uscii da sola e andai nel giardino abbandonato, come chiesto nel biglietto della sera prima.
Non c'era nessuno. Aspettai un po' e poi decisi di andarmene, ma qualcuno mi bloccò dal polso.
Mi girai, Draco stava tenendo ben saldo il mio polso.
Non feci a meno di abbracciarlo, con mia grande sorpresa.
-Ciao.-lo salutai -Come stai?-
-Bene. Ti ho spedito io la lettera, volevo incontrarti in privato-
-E perché?-chiesi incredula.
-Perché, ecco.. non preoccuparti, fai finta di niente- disse questo e poi scappò.
-Draco!! Draco, fermati!!-lo inseguii.
Lui entrò nella sua stanza e prima che chiudesse la porta entrai anch'io.
-Draco, che succede?-
Non mi rispose, al posto di una risposta si avvicinò a me e mi baciò. All'inizio provai a staccarmi, ma poi lo lasciai fare.
Provai un'emozione sconosciuta a me, che non riuscii bene a definire. Era tutto nuovo per me, strano, inaspettato.
Continuò a baciarmi, ma ad un certo punto si staccò.
Non potei fare a meno di sorridere.
-Scusa..io...- balbettò Draco.
-Tranquillo, -lo rassicuro-è stato bellissimo-lo feci tacere con un altro bacio. Ero sorpresa dalla mia reazione, era come se qualcun altro avesse preso il controllo del mio corpo e delle mie parole.
-Oh, Hermione.-rise -Sei così ingenua...stavo scherzando...era tutto uno scherzo. Come potrebbe mai piacermi una mezzosangue come te?-
Non poteva essere vero. Il mondo mi crollò addosso. Mi ero illusa, mi ero ridicolizzata davanti a Draco, il nemico.
Mi allontanai da lui con le lacrime che mi rigavano il volto.
Gli stampai uno schiaffo sulla guancia ed uscii, piangendo come una bambina.
Corsi verso il bagno del seminterrato.
Mi appoggiai al muro e scivolai lungo esso, piangendo. Mi ero illusa, mi ero illusa di poter piacere ad uno come Draco. Mi sentii stupida, ma io sentivo che in fondo non mi era dispiaciuto quel bacio.
Perché mi fece questo? Perché a me?

Pov's Draco
Cosa avevo fatto? Perché le avevo detto che era uno scherzo se lei mi piace davvero? Ero un deficiente. Dovevo rimediare al più presto.
Non sapevo perché ma cominciai a piangere e ad urlare.

Pov's Hermione
Cosa erano quelle urla?
Chiunque fosse stato stava soffrendo, così mi alzai e mi asciugai le lacrime e seguii il suono, decisa ad aiutare chi ne aveva bisogno in quel momento.
Il suono mi guidò nella Sala Comune Serpeverde, fino alla stanza di Draco.
Decisi di sorvolare per un momento quello che era successo pochi minuti fa ed entrai.
-Draco- dissi dolcemente.
Era seduto a terra ai piedi del letto, che piangeva e urlava con la testa sul letto.
-Draco, sono qui-
I suoi lamenti si placarono, come per magia.
-Cosa è successo?- gli chiesi, sedendomi lentamente accanto a lui.
-Sono un cretino-rispose.
-No, non lo sei- Ribattei.
-Io sono un mostro. Ti ho fatto soffrire, senza motivo. Non servo a nulla, solo a procurare dolore.- disse disperato.
Cosa stava succedendo? Era la prima volta che vedevo Draco in quello stato, anzi credevo che non l'avrei mai visto così.
-No, Draco. Calmati non è successo niente, io sto bene- Mentii.
-Tu menti- tossì amaramente.
-Draco stai impazzendo, devi calmarti..- Non riuscii a finire la frase che la porta si aprii e vedi Ron dietro.
-Ron...cosa ci fai qui??- Chiesi più incredula che mai.
-Cosa ci fai tu qui!- ribatté, anche lui sconvolto.
-Lenticchia vattene, non è posto per te questo- ordinò Draco, ancora che piangeva.
-Ma che ha?-chiese lui.
-Ci penso io..vá via Ronald.-gli ordinai.
-No!! Vai tu via!, anzi andiamo via tutti e due, forza, andiamo- Mi porse la mano, ma io non avevo alcuna intenzione di afferrarla.
-Ronald vai via!- Urlai.
Ron gemette :-Tu...Hermione, stai con Malfoy!!-
-No, Ronald no!!-
-Io pensavo che mi amassi come io..- non finì la frase che uscì e sbattè la porta.
Ero dispiaciuta per Ron, ma la mia priorità era Draco.
-Draco, basta. Devi calmarti, ora ti porto in infermeria così ti calmano-Così chiamai Madama Chips.
Ora lui era lì, su quel lettino con gli occhi chiusi che dormiva.

~DRAMIONE~Diversi ma Uguali|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora