Pov's Draco
Mi giro e mi rigiro: non riesco a prendere sonno.
Decido di alzarmi e di andare nella stanza delle necessità.
Questa volta, per vedere se l'armadio funziona realmente, ho portato con me un uccellino e lo poggiai sul fondo dell'armadio.
Chiusi l'armadio, pronuncia la formula.
Riaprii l'anta: l'uccellino era a pancia su, morto.
Funziona.
Posso portare a termine il mio compito.
Sono pronto.
Tra qualche mese il professore Silente non vivrà più.
Ritornai a letto.
Quando stavo per sdraiarmi, Goyle chiede:-Draco, cosa fai qui?-
-È la mia stanza, deficiente!-esclamo sussurrando.-E abbassa la voce!-aggiungo.
Mi sdraio e poggio la testa sul cuscino, speranzoso di addormentarmi.
Dopo otto mesi...
Sono disperato. Hermione è sparita, non la vedo da settembre e siamo a maggio!!
Perché nessuno mi aiuta a cercarla?
L'ho cercata OVUNQUE! Nelle vacanze natalizie e pasquali l'ho cercata per tutta Londra.
NIENTE.
Hermione non c'é.
Neanche Silente!, che è il più gran mago, si interessa della scomparsa di Hermione!! Non...non è possibile!!
-Tiger, dove può essere Hermione?-
-Chi è Hermione?-
Cos..??!
-Lascia perdere!-sbraito.
Mi serve aria, devo prendere una boccata di aria.
La foresta proibita è perfetta per stare un po' da soli.
Mentre mi addentravo tra la foresta, sento urla di dolore.
Di nuovo ma più forti e chiare.
-DRACOOO!-sento urlare.
HERMIONE!! È Hermione, qualcuno la sta torturando! Giuro che lo uccido.
Lei continua a gridare e alla fine la trovo.
È stesa a terra con un sacco di ferite, è magrissima. Ha gli occhi sbarrati dal dolore.
-CRUCIO!-sento pronunciare.
Pansy?!
-Pietrificum Totalum!!!-urlo. Pansy rimane impietrita e cade a terra.
Le levo la bacchetta e gliela spezzo, lanciando i pezzi il più lontano possibile.
Mi precipito da Hermione.
-Amore mio, cosa ti ha fatto?-
-Mi..mi...m-mi h-ha..portata qui, a settembre, perché t-tu...n-non..la..ami. Mi ha torturato, tutti i giorni.
Mi portava solo un bicchiere d'acqua e pane ogni due giorni. Sto per morire, Draco.-balbetta.
-No, no. Tu non morirai, vedrai verrà punita come si deve.-
Prendo in braccio Hermione.
Pansy la lascio lì, così che possa avere delle prove.
Vado in infermeria.
Stendo Hermione sul lettino più vicino.
-Grazie.-dice.
-Non ringraziarmi. Riposa e sta' bene, ti amo-la rassicuro, lasciandole un bacio sulle sue labbra secche e gelide.
Sta davvero male, e Pansy la pagherà cara, carissima.
-Professore!! Professore!! Ho trovato Hermione, era nella foresta nera, ma è stata lì da settembre, Pansy, Pansy la torturava e la nutriva poco.
Propongo di espellere Pansy e rinchiuderla ad Azkaban!-spiego, tutto di un fiato.
-Mi porti sul luogo del delitto, immediatamente-rispose Silente.
Fece una magia con la bacchetta e presto tutti professori erano con noi, diretti alla ForestaProibita.
Li portai verso Pansy pietrificata.
-Ecco, l'ho pietrificata io.-
-Che orribile comportamento!-sbottò la Mcgranit.
-Finite!-disse Silente e Pansy riprese vita.
-Oh, salve professori.-disse con un sorrisetto innocente.
-Sappiamo benissimo cos'hai fatto alla Signorina Granger, e per questo verrai punita! Prima di tutto ti dobbiamo spezzare la bacchetta!-decise Silente.
-L'ho spezzata io, professore-confessai.
-Hai agito bene e male, ma per ora non importa. Riguardo te, Pansy, sei espulsa da Hogwarts e verrai portata ad Azkaban!-aggiunse Silente.
-Noooo! Noooo. I-io v-volevo ss-solo...-cade a terra piangendo. Se lo merita.
Si dispera. Piange. Strilla. Urla. Come una bambina. Povera stolta.
-Alzati!-le ordina Silente.-Seguimi!-aggiunge.
Pansy si alza e segue Silente.
Tutti i professori ritornano nei propri alloggi e io li seguo.
Silente parlò con Pansy, ma lei chiese, prima di essere espulsa, di parlare con me.
-Cavolo vuoi?-chiesi.
-Salutarti e dirti che mi dispiace-
-Non ti dispiace affatto. Sei un mostro e non ti perdonerò MAI. Azkaban è il posto giusto per quelli come te. Non meriti neanche le mie parole.-dissi acido e gelido.
-Non vado ad Azkaban, ma sono bandita dal regno dei maghi per sempre e non potrò usare più la magia, ormai sono babbana.-
-Te lo meriti dopo quello che hai fatto-
-Imperius-
Cos...?
-Mi mancherai-singhiozzò Pansy.
-Amore mio, non temere-la bacio come se non ci fosse un domani.
-Ti amo, Pansy-dico.
-Ti amo, Draco-
Ci baciamo appasionatamente, voglio vivere al meglio questi ultimi attimi con lei.
-Ora devo andare, ti amo-disse il mio amore.
-Okay, ti amo.-
-Ah, ricordati di finirla con la mezzosangue. Addio.-
Andata via. Io mio tesoro se ne sta andando, ed è tutto colpa di Silente.
Ormai l'alba e sorta da un po' ed io devo rompere con la lurida mezzosangue!
-È finita, Granger-le dico.
-Cosa dici, Draco?-
-Non chiamarmi così, sporca mezzosangue. Ti lascio. Ormai il mio amore è Pansy.-dico andandomene.
-Draco! Draco! Aspetta!!-urla.
La vedo comparire dietro di me, ma inciampa perché è ancora debole, che visuale orrenda.
-Draco...-sussurra tra le lacrime.
La guardo con sguardo disprezzante e giro l'angolo.
Pov's Hermione
No! Il mio Draco, perché? Era tutto un gioco? Tutto una presa in giro? No, non può finire così, non è giusto.
-Hermione!-mi soccorre Ron.
-Oh, Ron. Avevi ragione, Draco è un mostro. Scusami-dico tra le lacrime.
-Non preoccuparti. Sssh-mi prende in braccio.
Mi stringo al suo petto. In questo momento sento di amare Ron.
Gli prendo il collo e avvicino le sue labbra alle mie.
Lo bacio, come non ho mai fatto.
Lui ricambia.
Sorrido.
Ora Draco non esiste più per me.
-Ti amo-mi dice.
-Ti amo-gli dico. Ed è vero, ho sempre amato Ron.
Mi porta in infermeria e spiega a Madama Chips che sono ancora debole.
La giornata passa velocemente: Ron è restato con me tutto il tempo, abbiamo riso, scherzato e ci siamo baciati.
Ci auguriamo la buonanotte e ci addormentiamo l'uno nelle braccia dell'altro.
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~DRAMIONE~Diversi ma Uguali|
FanfictionDraco e Hermione. Due ragazzi completamente diversi: Lei grifondoro, lui serpeverde. Ma qualcosa nascerà tra loro: un'amore più forte di quello che li devide.