Finito l'inno, vengono presi in custodia. Alcuni Pacificatori li scortano nel Palazzo della Giustizia.
Mika non ricorda di aver mai visto qualcuno tentare di fuggire ma di sicuro quelle guardie hanno il compito di sorvegliarli.
Una volta dentro, separano i ragazzi e Michael viene condotto in una stanza, lasciandolo lì da solo. Il riccio si guarda attorno ad occhi sgranati: ci sono grandi tappeti, un divano e delle sedie foderati di velluto.
Mika sa cosa è il velluto perché lo ha visto qualche volta in casa, utilizzato dalla madre per dei vestiti per la famiglia del sindaco. Una volta, quando era piccolo, ne aveva rubato una strisciolina blu e ancora la conserva.
Magari potrebbe chiedere un vestito di velluto, quando sarà a Capitol City.
Si siede sul divano e passa le dita sul tessuto per tentare di tenere la mente occupata, non può permettersi di piangere perché sa che trascorsa quell'ora, il tempo concesso ai tributi per salutare le proprie famiglie, verrà portato in stazione e lì ci saranno altre telecamere.
I primi ad entrare sono la madre e tutti i fratelli.
Zuleika e Fortunè corrono a stringersi a lui, Paloma e Yasmine rimangono al fianco della madre, in lacrime dal sorteggio.
Dopo qualche minuto Mika si alza e abbraccia tutti. Rimangono così, in silenzio, per un po', poi il riccio si fa coraggio ed inizia a spiegare loro come sopravvivere.
Ha fatto un patto con Andy circa un anno fa e sa che il ragazzo manterrà la parola data ma sa anche che Andreas non può badare da solo alla famiglia Penniman.
Joanie se ne resta ad ascoltarlo, senza batter ciglio. Michael sa bene che in quel momento alla donna non importa nulla di come riuscire a mangiare ogni giorno. Il ragazzo si rifugia fra le sue braccia e lascia che la madre lo stringa a sé e lo coccoli un'ultima volta.
-Potresti riuscirci, Mika...- Sussurra debolmente la donna.
Il ragazzo sospira. Sa che, se sarà fortunato, resisterà un paio di ore massimo.
Con un arco, forse mezza giornata.
-Se ci riesci, saremo ricchi! Potrai avere tutti quei vestiti che ti piacciono!- Esclama Yasmine, sperando di strappare un sorriso al fratello minore.
La madre la fissa, contrariata. –Non importa se saremo ricchi. Voglio solo che tu torni a casa.- sposta lo sguardo su Mika. –Me lo prometti che ci proverai?-
E il riccio guarda negli occhi lei, le sorelle e il fratellino.
-Ve lo giuro.- dice, serio. E sa che dovrà farlo, per tutti loro.
In quel momento un Pacificatore entra ed annuncia che il tempo è finito. C'è un altro abbraccio di gruppo e poi le uniche parole che riesce a dire Mika sono semplicemente: - Vi voglio bene!-.
La famiglia Penniman se ne va e il ragazzo, una volta solo, si lascia sfuggire un singhiozzo.
Paloma gli ha messo in tasca la sua strisciolina blu di tessuto.
La porta si apre di nuovo e Michael resta stupito di vedere Katy davanti a sé.
Entra nella stanza a passo svelto e getta le braccia attorno al collo del ragazzo. Michael la lascia fare, anche quando preme con urgenza le proprie labbra sulle sue.
Il riccio sa che la ragazza ha sempre avuto un debole per lui, tanto vale scambiarsi quel bacio, molto probabilmente non si vedranno mai più.
Quando Katy si allontana, prende una mano di Mika e posa sul palmo una spilla dorata, quella che aveva appuntata sul vestito fino a poco prima. Ci è stata attaccata una strisciolina di tessuto lucido gialla, molto probabilmente viene dal vestito della giovane che Mika una volta gli aveva detto di adorare, quello giallo, con i ricami azzurri.
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Hunger Games | Midez AU|
FanfictionQuando Mika urla "Mi offro volontario, mi offro volontario come tributo!" sa di aver appena firmato la sua condanna a morte. E' il giorno della mietitura per gli Hunger Games, un reality show con una sola regola: uccidi o muori. Quest'anno le regole...