CAPITOLO 15

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Federico sprofonda in un incubo dal quale si risveglia ripetutamente. Tutte le sue più grandi paure si manifestano davanti ai suoi occhi. Ogni volta che crede sia passato, compare qualche creatura mostruosa e ricomincia tutto. Quando il veleno finalmente esce dal suo organismo, resta disteso a terra, immobile, distrutto e indebolito e terrorizzato all'idea che sia solo un'altra finta. Le visioni però non arrivano più e pian piano si convince che sia tutto passato.

-Buongiorno...- Sussurra la voce festosa di Mika.

Federico trova la forza di mettersi a sedere e lo fissa, in allerta.

-Tranquillo. Siamo al sicuro! Per ora...-sospira il riccio e gli porge una bottiglia d'acqua.

Federico sa che non dovrebbe fidarsi ma ha troppa sete e non è in grado di alzarsi e scappare. E poi vuole capire perché Mika lo abbia salvato.

Come se il ragazzo potesse leggergli nella mente, sorride e scuote il capo.

-Non l'hai capito ancora, vero?-si passa una mano fra i capelli. Non sembra deluso, solo un po' rassegnato ma torna subito a sorridere.-Avrai le tue risposte. Più tardi. Adesso devo andare.- mette in spalla la faretra e prende in mano l'arco prima di correre via.

Federico lo riconosce subito, quell'arco, è quello che aveva Roshelle. Mika deve averlo preso quando lo ha salvato.

Non riesce ancora ad articolare le parole, la lingua non collabora. L'acqua lo fa stare un po' meglio però, gli rinfresca la gola. Nota il proprio zaino accanto a sé e da lì prende qualche striscia di carne secca e una galletta, affamato. E' dimagrito molto da quando è entrato nell'arena, così come Mika, anche lui gli è sembrato molto deperito.

-Ehi!- La voce lo coglie di sorpresa e istintivamente afferra il coltello, pronto a lanciarlo. Luca alza le mani, in segno di resa.

-Ho portato qualcosa per le tue punture!- ammette il tributo dell'11.

Federico abbassa l'arma, si fida di quel ragazzino, prima gli ha salvato la vita e non sembra volerlo ingannare.

-Davvero?- domanda -Come?-

Luca fruga nel proprio zaino e tira fuori una manciata di foglie, sorridendo vittorioso.

-Dove le hai trovate?- Federico le riconosce come le foglie usate dai farmacisti al distretto 12.

-Qui intorno. Le portiamo con noi quando lavoriamo nei frutteti. Laggiù hanno lasciato molti nidi...-

Federico fa mente locale sul distretto del ragazzo. Agricoltura, giusto.

L'11 mastica qualche foglia e la sistema sopra le punture. Il sollievo, per la gioia di Federico, è immediato.

Nota una lunga bruciatura sul braccio del ragazzino. -Ho qualcosa per quella!- prende il barattolino con l'unguento donato dagli sponsor e ne spalma un po' sul braccio di Luca senza pensarci troppo.

-Hai degli sponsor generosi!- commenta il tributo, sorpreso. Fedez si limita a sorridere. Molto probabilmente solo lui ha ricevuto un dono così importante.

-Per quanto sono rimasto incosciente...?- si rende conto di dover chiedere.

-Due notti... Siamo rimasti in dieci!-.

Parlano un po' dei loro distretti, mangiano qualche bacca raccolta dal ragazzino e poi Federico caccia un fagiano e un coniglio. Il ragazzo si rende conto che il distretto 12 non è poi così male come pensa. Le regole all'11 sono decisamente più rigide. E Luca sembra entusiasta di poter mangiare carne. Federico si chiede se l'abbia mai mangiata. Dal suo aspetto non sembrerebbe. Decidono di cuocere tutto e di mangiare solo il fagiano. Concede al ragazzino anche la sua coscia di fagiano vedendolo rosicchiare il proprio ossicino come un cane affamato.

Mentre Fedez sta riponendo il coniglio Luca nota gli occhiali nello zaino. -Dove li hai presi??- chiede, sconvolto.

-Erano già nello zaino. Ma sono inutili! Non riparano dal sole!-alza le spalle il tributo del 12.

Luca scoppia a ridere. -Infatti sono occhiali per vedere al buio! Ce li fanno usare durante il periodo del raccolto! Provali questa notte...- fa un sorrisetto furbo. Spento il fuoco, raccolgono tutto e si appostano su un albero per mettersi a dormire. L'inno risuona in cielo e Federico ne approfitta per chiedere di Mika.

-Era con i favoriti... Che ci faceva con te...?-domanda, coprendosi la bocca con la mano per non farsi vedere dal pubblico a casa. Non vuole che sappiano che sta chiedendo del riccio.

-Lui non è uno di loro...-

-Ma stava con loro! Forse lui non te l'ha raccontato! Ci sta ingannando! E' un traditore!-

-Noi ci siamo incontrati all'inizio, nel bosco. Mi ha detto di stare nascosto sugli alberi e ogni tanto mi ha portato degli avanzi di carne! Si è unito ai favoriti per tenerli sotto controllo! Gli ho parlato degli aghi inseguitori quel giorno! Mi aveva chiesto di controllarti... Ad un certo punto ti avevo perso però... Quando ti abbiamo ritrovato in quelle condizioni, Mika ha deciso che era il momento di agire! Adesso sta cercando di distruggere le provviste al loro accampamento, credo...-

A Federico servono un paio di minuti per rielaborare quelle informazioni.

-Lo.. Lo uccideranno...- sussurra, di nuovo preoccupato per il giovane tributo. Si sente così stupido ad averlo odiato. Il ragazzo non solo si è occupato di lui ma anche di Luca. Mentre Federico è stato in grado di badare solo a se stesso e anche non troppo bene. Si sente in debito adesso.

-Ha detto che ha un piano d'attacco e che non fallirà. Non so altro e mi ha proibito di andare con lui. Mi ha detto che dovevo rimanere qui con te.- sbuffa Luca, evidentemente volendo far parte dell'azione.

-Quindi cosa dovremmo fare? Aspettare di vedere il suo viso proiettato in cielo??- si altera Federico. Si sente abbastanza bene per poter dare una mano. Ormai però Michael è andato via da ore e sicuramente lui gli sarebbe solo d'impiccio, non conoscendo il piano. Stupido e inutile. Non riesce a sentirsi diversamente. Pensandoci bene però il giovane ora riesce a capire la valutazione ottenuta prima degli Hunger Games. Per dare un undici a Mika gli strateghi devono aver visto molto di più di una semplice freccia conficcata in una mela.

-Aspettiamo e basta, temo- .

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