CAPITOLO 4

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Nel treno ci sono molte persone. Gente che cucina per i tributi, che li serve, che li sorveglia. Il loro compito è prendersi cura dei due sorteggiati fino all'arrivo a Capitol City.

Mika ha visto Federico rispondere in maniera sgarbata ad una di loro prima di chiudersi in camera.

Il ragazzo capisce come Fedez debba sentirsi perché neanche lui li sopporta. Ovviamente la servitù non ha alcuna colpa ma questo è inutile spiegarlo.

Quando Mika arriva nella sua stanza, spalanca il finestrino e prende una boccata d'aria fresca. Non ci mette molto a notare il suo compagno di sventura, affacciato ad un finestrino poco più in là, intento a fumare una sigaretta.

Al distretto non è una cosa che possono permettersi tutti. Un pacchetto può costare molto caro ma lì sul treno è tutto gratis per loro.

Per un attimo Mika pensa che potrebbe provare anche lui a fumare, tanto sta per morire.

Il letto però ha la meglio e il giovane va a sdraiarsi, esausto.

La mente inizia ad affollarsi di tutti i momenti vissuti in quella giornata, dalla colazione con Andy alla salita sul treno.

Per il riccio è troppo. Approfitta dell'assenza delle telecamere e inizia a piangere.

Vorrebbe solo risvegliarsi da quel brutto incubo e tornare a casa dalla sua famiglia, dal suo ragazzo e dalla sua cagnolina.

Non sa di preciso quando si sia addormentato ma a quanto pare è ora di colazione. Si infila pigramente sotto la doccia e indossa una semplice camicia azzurra con dei pantaloni di jeans. La spilla è ben fissata sulla camicia. Decide di lasciare i ricci liberi perché non ha tempo di pettinarli e nemmeno gli va.

Sua madre lo riprenderebbe per questo.

Entra nella carrozza ristorante e Tiger Lily gli passa accanto, con una tazza fumante di caffè nero. Sta borbottando qualche oscenità sottovoce. Elio sta imburrando una fetta di pane, Fedez ha appena dato un grande morso al proprio panino.

Non appena il riccio si siede, gli viene servito un enorme piatto pieno di cose da mangiare. Uova, prosciutto e un mucchio di patate fritte. Una terrina di frutta ben sistemata sul ghiaccio per mantenersi fresca, un cestino di panini talmente grande da poter sfamare la famiglia di Mika per una settimana. Succo d'arancia. Una tazza di caffè. Michael ha provato l'arancia solo una volta, per capodanno. Suo padre l'aveva comprata per fare una sorpresa alla famiglia, ne avevano mangiato un piccolo spicchio a testa ma il ragazzo ha ancora ben in mente quel sapore.

C'è anche un altro bicchiere, colmo di un liquido denso e dal profumo invitante.

-La chiamano cioccolata calda- dice Federico, a bocca mezza piena. – E' buona- Aggiunge.

Mika la assaggia con curiosità e non può più farne a meno. Ne chiede un altro bicchiere e poi si concentra sulla frutta. Mangia anche altro ma sta attento a non esagerare per non sentirsi male durante la cerimonia della sera.

Federico ha iniziato a fissare insistentemente Elio dopo aver finito il panino. Fa un sorrisetto strafottente e a Michael non piace molto.

-E così tu dovresti consigliarci- Il tono usato dal ragazzo è carico di sfida.

Elio alza le folte sopracciglia.

-Ve lo do subito, un consiglio. Restate vivi.- Ribatte.

Federico serra un pugno e fa per colpire l'uomo ma quello si difende e colpisce il tributo in pieno viso. Lily urla di smetterla e Mika si tira indietro. Non ha affatto voglia di iniziare a combattere prima di entrare nell'arena.

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