Sessanta secondi. E' il tempo che i tributi sono obbligati a trascorrere sui loro cerchi metallici prima che suonino il gong del via. Chi esce prima dal cerchio verrà fatto saltare in aria dalle mine terrestri. Tutti i tributi si trovano alla stessa distanza dalla cornucopia, un gigantesco corno dorato che ha la forma di un cono con la coda ricurva. Dalla sua bocca, alta almeno sei metri, scaturirà tutto quello che servirà per sopravvivere nell'arena. Cibo, armi, farmaci, contenitori per l'acqua, accendini. Più ci si allontana dalla cornucopia più si trovano cose scadenti.
Federico si guarda intorno con discrezione. Si trovano su una pianura di terra battuta. Alle sue spalle il terreno semplicemente finisce ad un certo punto, potrebbe trattarsi di un dirupo quindi. Alla sua destra c'è un lago e a sinistra un rado bosco. Si accorge che Mika ha puntato un arco vicino alla cornucopia. Sgrana gli occhi e cerca disperatamente il suo sguardo. Il riccio sembra percepirlo perché volta gli occhi verso di lui. Fedez scuote appena il capo. No, non deve nemmeno pensarci a quell'arma. Non vivrebbe tanto a lungo da poterla usare se andasse a prenderla.
Il gong risuona nell'arena.
Mika esita su dove andare, insicuro. Fedez sospira e gli fa cenno di correre nel bosco mentre arraffa un telo di plastica e una pagnotta di pane. Si ferma giusto per accertarsi che Mika sia abbastanza lontano, al sicuro nel bosco, e poi corre a prendere uno zaino. Ci arriva in contemporanea con un tributo del nono distretto. Per un breve istante lottano tra di loro, poi il ragazzo tossisce sangue. Fedez indietreggia con lo zaino tra le mani. E' allora che si accorge del coltello piazzato nella schiena del tributo. Alza lo sguardo e nota il ragazzo dalla folta capigliatura riccia che gli sta correndo incontro, ha dei coltelli tra le mani. Federico se lo ricorda bene come lanciava durante gli allenamenti. La paura fortunatamente non prende del tutto il sopravvento e il giovane decide di scappare in direzione del bosco. Sente la lama arrivare e prontamente alza lo zaino sulla testa per ripararsi. La lama si pianta nel tessuto infatti. Continua a correre verso il bosco e si volta giusto prima di addentrarsi per vedere la situazione. Il tributo del secondo distretto non lo ha seguito fin lì. Una decina di ragazzi sta combattendo davanti alla cornucopia. Molti giacciono a terra già morti. Lì di Mika non c'è traccia, almeno è sicuro che lo spilungone non sia tornato indietro. Recupera il coltello e lo fa scivolare nella cintura. E' una buona arma e di sicuro gli sarà utile. Si inoltra nel bosco senza guardare cosa ci sia nello zaino. Sa di non avere molto tempo e vuole allontanarsi da lì alla svelta. Lì, in mezzo ai boschi sa che sia lui sia Mika possono contare sul fatto che quel luogo assomigli un po' a casa loro. E' un vantaggio non indifferente.
Mika, ormai molto lontano dalla cornucopia, si rende conto solo a pomeriggio inoltrato di non aver preso nulla. Ha adocchiato dei conigli però e questo significa cibo, anche se non ha alcuna arma per cacciare.
Le cannonate iniziano a segnare i morti. Ogni colpo equivale ad un tributo caduto. Il riccio si concede una pausa e inizia a contare gli spari. Undici in tutto. Sono rimasti tredici tributi quindi.
Il pensiero va istintivamente a Fedez. Lui è ancora vivo? Mika sa di non dover attendere molto per scoprirlo perché appena sarà sera proietteranno nel cielo le foto dei volti dei tributi morti.
Di colpo si immagina l'amante a terra, dissanguato. Serra gli occhi e reprime un conato di vomito. Non può permettersi di sprecare così il poco cibo che gli è rimasto nello stomaco. Si costringe a riprendere il controllo.
Fedez, dopo aver contato anche lui i colpi, ha deciso di ispezionare finalmente lo zaino. Deve distrarre la mente perché l'ansia di poter già vedere la foto di Mika lo sta divorando internamente. Ci sono delle gallette, un pacchetto di strisce di carne essiccata, un flacone di tintura di iodio. Dei fiammiferi, un rotolo di filo metallico, occhiali da sole e una bottiglia da due litri. Completamente vuota. Rimette tutto nello zaino e si alza. Deve cercare una fonte d'acqua. Il lago è off limits. Riprende a camminare fin quando non inizia ad essere troppo buio. Assetato ed affamato, piazza un paio di trappole fatte col filo metallico, come gli è stato insegnato durante l'addestramento, e si arrampica su un salice. Trova una biforcazione di rami abbastanza comoda e lì ci si ferma. Si sistema nel sacco a pelo che era nello zaino con le altre provviste, prende una strisciolina di carne e la mastica lentamente mentre attende.
L'inno di Panem precede il riepilogo dei morti. Il primo volto è quello della ragazza del distretto 3, Violetta. I tributi dell'1 e del 2 quindi sono tutti vivi. Non è una gran sorpresa, sono i favoriti. Poi viene la ragazza rossa del distretto 4, Noemi. Federico sgrana gli occhi, sorpreso. Anche il distretto 4 in genere fa parte dei favoriti e loro sopravvivono sempre al primo giorno. Poi viene il ragazzo del distretto 5, quello con il soprannome da donna, Eva. Era troppo poco muscoloso. Entrambi i tributi del 6 e del 7. Il ragazzo biondo, troppo magro, dell'8, Genn. Tutti e due quelli del 9, Leonardo e Margherita. Andavano molto d'accordo tra di loro. A Fedez era venuto il dubbio che fossero fidanzati in realtà. Quello che sa di sicuro è che Genn era innamorato del suo compagno tributo almeno quando lo sono lui e Mika. Quel pensiero gli fa riempire gli occhi di lacrime. Quei due non hanno detto niente, lo hanno tenuto nascosto a tutti e adesso Alex è là fuori da solo. Federico sa che non dovrebbe dispiacersene perché è solo un altro nemico per lui ma non può fare a meno di pensare a come starebbe lui in quella situazione. Trattiene il fiato ora che manca solo l'ultimo volto. Fortunatamente è solo la ragazza del 10, Caterina. Era così gracile, non poteva avere una lunga vita nell'arena.
Fedez è sollevato che Mika sia vivo. Non sa bene per quanto potrà permettersi di sperare nella sua sopravvivenza ma adesso non vuole proprio pensarci. Fa mente locale sui tributi rimasti. Anche Luca, il ragazzino che il riccio adorava tanto, è riuscito a sopravvivere. Un po' rassicurato, prova a chiudere gli occhi e dormire. Ne ha bisogno e non sa se sarà ancora così fortunato da poter rilassarsi un po'.
Snap! Il rumore di un ramo che si rompe sveglia il giovane. Non sa quante ore sono trascorse ed è un po' intontito dal freddo. Il rumore si ripete e Federico capisce che sono rami spezzati volontariamente. Aguzza la vista e poco dopo vede un fuocherello e qualcuno che si sta scaldando le mani. Quel ragazzo deve essere impazzito perché ora quel fuoco è come mettersi a gridare: "Venite a prendermi!".
Fedez serra la mascella e resta in silenzio. Non può scappare ma così sarà anche rintracciato di sicuro dai tributi che verranno attratti dalle fiamme. Il cielo è ancora buio ma l'alba è vicina. Sospira, e attende con il coltello stretto in una mano.
Si sente un rumore di passi svelti. Prima che il fuochista possa pensare di scappare gli sono già addosso.
-Vai a fare compagnia al tuo amichetto!- sente sbraitare da una ragazza. Deve essere Roshelle. Segue l'urlo straziante di Alex e le risa di altri tributi che si congratulano con la ragazza dai capelli rosa.
Federico ora pensa sul serio che il ragazzo abbia fatto apposta a farsi localizzare.
Il gruppetto si sposta verso l'albero su cui si è appostato Federico. Lui cerca di rimanere il più possibile immobile. Nota che hanno delle torce elettriche e delle fiaccole ma per sua fortuna sono troppo presi nei loro discorsi.
-Non dovremmo sentire un colpo di cannone, adesso?- chiede Francesca, la ragazza del quarto distretto che era venuta con Noemi.
-Direi di sì...- borbotta Shorty, il tributo dai gonfi capelli ricci.
-A meno che non sia ancora viva.- questo è Giò Sada a parlare, il tributo del primo distretto.
Lui e Roshelle iniziano un litigio sulla morte del ragazzino.
-Stiamo sprecando tempo! Vado io indietro a vedere e poi andiamo via!-
Fedez quasi cade dall'albero.
Quella è la voce di Mika.
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Boom baby! Direi che sono ufficialmente tornata! Quindi ci vediamo presto al prossimo capitolo ;)
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Hunger Games | Midez AU|
FanfictionQuando Mika urla "Mi offro volontario, mi offro volontario come tributo!" sa di aver appena firmato la sua condanna a morte. E' il giorno della mietitura per gli Hunger Games, un reality show con una sola regola: uccidi o muori. Quest'anno le regole...