DICIASSETTESIMO CAPITOLO...

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Akira ricominciò a baciarlo con foga, spingendolo contro il muro.
Nate lo allontanò appena, sentendosi in soggezione e troppo attratto da quello che stava accadendo.
-Devo andare a scuola...- borbottò il castano provando ad allontanarlo di più. -Io non credo che ci andrai- mugugnò Akira divertito, ma fece solo alzare gli occhi al cielo di Nate che sbuffò -Akira... Yoko mi aspetta- borbottò ancora volendo prepararsi come si deve, almeno quel giorno, -le invio un messaggio dicendole che sei ammalato- propose 'altro sperando che rimanesse a casa. -Non mentiremo Yoko solo perché vuoi farmi rimanere a casa- lo rimproverò Nate, anche se in parte sarebbe voluto rimanere anche lui.
Akira si allontanò da lui, bruscamente e infastidito, e uscì dal bagno borbottante.
-Grazie- urlò Nate per farsi sentire, si avvicinò al lavello per guardare la sua solita espressione di ogni mattina. Si fissava, notando qualcosa di diverso su di lui. Che cazzo mi ha fatto?!
-Akira! Vieni subito qui!- urlò il castano aspettando il ragazzo dai capelli bianchi. Corse subito in bagno spaventato dall'idea che fosse accaduto qualcosa. -Cosa c'è?- chiese col respiro affannato a causa della piccola corsa.
-Che... CHE CAZZO HAI FATTO?- si indicava il collo, ricoperto di lividi violacei. -Oh quelli...- sussurrò l'altro appoggiandosi allo stipite della porta -sono solo succhiotti- disse tranquillamente con le braccia incrociate sul petto.
-Mi dici come faccio?- si voltò di nuovo per guardarsi allo specchio agitato -e se qualcuno li vedesse?- domandò. Akira avvolse la sua vita -capiranno che appartieni a qualcuno che ha già messo le mani su di te- sussurrò e nel mentre gli lasciava umidi baci sui punti in cui quei lividi erano stati compiuti. Letteralmente visto che l'ha fatto... Borbottò il ragazzo nella sua testa, mentre tentava di non lasciarsi andare a quei baci.
-Non sei divertente...- disse tirandosi indietro per sfuggirgli. Sospirò sedendosi al bordo della vasca, si passò una mano fra i capelli. La sistemò, poi, sul collo coprendo i lividi d'affetto.
Potrei mettermi un magione leggero... col collo alto, non si dovrebbero notate... Sbuffò, alzandosi e uscendo dal bagno dove Akira si era perso a fissarlo.
-Dove vai?- gli domandò una volta realizzato che stava andando via. Nate si voltò verso di lui -a vestirmi- borbottò lanciandogli un'occhiataccia.
-Ti do una mano?- gli domandò scherzoso ma con un pizzico di malizia nella voce. Il viso di Nate si dipinse di un rosso scarlatto -No!- urlò uscendo dalla stanza in imbarazzo.
Entrò nella sua camera, chiudendosi la porta alle spalle. Sospirò poggiandoci la testa e chiudendo gli occhi. Ma perché fa sempre cosi?

"Sei andato a letto tardi?" un altro foglietto di Yoko, che cercava di indovinare il perché la faccia di Nate fosse così stanca. Nate scosse la testa nell'ennesimo tentativo fallito. la ragazza sospiro, scrivendo qualcos'altro sul foglio.
"Hai dormito male" più che una domanda, da Yoko sembrava più un'affermazione.
Dormito male? L'immagine del viso di Akira si formò nella sua mente. Quella mattina, in cui sembrava rilassato e felice... quasi. Quella mattina in cui, il loro calore si univa, quella mattina in cui si erano svegliati insieme, in quel letto. Se solo Yoko sapesse quanto ho dormito bene... In quel letto...
Arrossì ancora una volta, scuotendo la testa in risposta a Yoko e guardò da un'altra parte nella speranza che lei non notasse il suo colorito improvviso.
Vorrei tanto ricordare quella notte... Conoscere i brividi che ho provato, quello che è successo. Quanto Akira sia stato se stesso con me... Vorrei ricordare...
Un altro foglio gli si parò davanti "mi arrendo" seguito poi da uno sbuffo esasperato. Nate rise scuotendo la testa. Prima o poi, dovrò dirle di suo fratello...?

Spazio autrice:

Saaaaaaaaalve ouo

Mi stavo chiedendo se dare un nome alla ship sia una cosa sensata o no-- Anyway, cosa ne pensate di chiamare la Ship Nakira o Akirate?

𝙻𝚘𝚜𝚝 𝚆𝚒𝚝𝚑𝚘𝚞𝚝 𝚈𝚘𝚞 - YAOIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora