Scompari dalla sua vita.

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Passarono otto mesi dalla morte di Claudia e negli ultimi due mesi, Giuseppe non è più lo stesso.

Mi svegliai ed erano le quattro e mezza di notte.
'Uff,devo andare a lavoro!'dico alzandomi.
'Hey,non andare...stiamo insieme oggi.'dice sorridendo!
'Quanto lo vorrei amore!'dico baciandolo.
'Uff...quando finisce questa settimana?'
'Domenica amore! Però devo lavorare sempre.'dico.
'Non potresti chiuderlo per un pò e andiamo a fare un viaggio?'dice ridendo.
'Si,vedremo!'dico scegliendo le robe.
'Allora ti farò mettere in ferie tutte le volte che vorrò.' dice abbracciandomi da dietro.
'Pensiamo al lavoro prima.'dico per poi baciarlo.
'Non so che mettermi!'continuo guardando l'armadio.
'Mettiti questo'dice prendendo la sua felpa con il simbolo della marijuana.
'È bella,me la metterò!'dico prendendo la maglia,baciarlo per poi andare in bagno.
Passarono tre ore e sentii il campanello suonare,ma io stavo in bagno.
'Ancora tu?',sento dal bagno. Apro poco la porta e vedo Elena vicino la porta.
'Senti,non mi importa non farmi lavorare per il resto della mia vita,però io starò con la donna che amo. Mi dispiace, stai con tuo marito e amalo,perché è bellissimo amare una persona.'dice per poi chiuderle la porta in faccia.
Chiudo la porta del bagno e sorrido. Dopo cinque minuti esco.
'Io vado a lavoro.' 'Ma non è presto?'dice preparando il toast.
'Sono le sette meno un quarto, devo andare!'dico baciandolo.
'Io vengo tra un pò amore,il tempo di lavarmi.'dice baciandomi.
'Va bene. A dopo amore!'dico per poi chiudere la porta e andarmene.

Misi in moto la macchina e iniziai a pensare alla visita di Elena a casa e solo adesso ho capito lo strano comportamento di Giuseppe in questi mesi.
'Andrò da lei!'dico per poi andare al bar della puttana.
'Buongiorno,vorrei parlare con la padrona del bar se è possibile!'dico alla barista che stava asciugando i bicchieri.
'Non è possibile'dice con un sorriso finto.
'Senti,ti conviene chiamarla,altrimenti questo bar, non sarà più un semplice bar del cazzo!'dico acida.
'Okay,ora la chiamo!'dice andando nella loro stanza privata.
Dopo un pò esce con Elena.
'Uuh chi abbiamo qui, la coinquilina del cazzo!'dice mettendosi le mani incrociate.
'Devo parlarti!'dico acida.
'Mmh...seguimi!'dice indicandomi con la testa.
'Allora che vuoi da me?'dice sedendosi alla sedia.
'Mi sa che a te non è chiaro un concetto.'dico accendendomi la sigaretta e sedermi.
'Che concetto?'dice con le dita in bocca.
'Fammi parlare senza interrompermi.
Allora, Giuseppe è un ragazzo fidanzato e in questo caso tu sei una donna sposata,quindi non credo che tu debba ancora costringerlo a fare cose che non vuole fare solo per paura che possa perdere il lavoro,mi pare che oggi te l'abbia detto chiaro e tondo. Anche se del lavoro non gliene importa nulla,ma a lui importa di me. Lascialo in pace e scompari dalla sua vita.' Dico per poi buttare la sigaretta.
'Ahahah ragazzina,nessuno mi dice cosa devo fare.'dice incazzata.
'È giusto,ognuno fa come li pare della propria vita. Ma se si parla di rovinare la vita di un altro,ad un certo punto interviene qualcun altro. Pensi di finirla di fare la puttana e stare con l'uomo che ti ha sempre dato tutto,cioè tuo marito?!'dico acida.
'Non mi ha dato tutto come Giuseppe!'dice ridendo.
'Giuseppe non ti ha dato un lavoro,Giuseppe non ha tanti soldi da farti comprare così tanti vestiti,Giuseppe non ha la possibilità di portarti a fare i viaggi di sei fottuti mesi a Parigi. Apprezzale le cose che ti vengono date,altrimenti in men che non si dica le vedrai sparire,piano piano!'dico sorridendo e ridendo.
'Io con tutto intendo il suo cazzo,a me solo quello importa. Avere a portata di mano un cazzo giovane e no marcio come quello di mio marito.!'dice ridendo.
'Allora ecco il numero di un ragazzo giovane.'dico dandogli il numero di Ben.
'Non un cazzo qualsiasi,il suo cazzo!'dice strappando il bigliettino.
'Allora non ti dispiacerebbe se dicessi a tuo marito che ti scopi un ragazzo di venti anni solo perché ha il cazzo giovane e no marcio come quello di tuo marito. In quel momento perderai davvero tutto.
Ti conviene prendere questo numero e continuare a stare con tuo marito e avere tutto ciò che vuoi da lui. Ma se vuoi Giuseppe, non avrai tutte le cose che vorrai,perché tuo marito ti lascerà e  non potrai fare altro che rimanere povera.'dico sorridendo con cattiveria.
'Sei una piccola maligna!'dice nervosa.
'A te la scelta!'dico sorridendo!
'Dammi il numero di questo ragazzo!'dice prendendo carta e penna.
Glielo diedi. 'Meglio per te che tu abbia cambiato idea. Adesso hai capito che devi scomparire dalla sua vita,altrimenti sai quali sono le conseguenze. Buona giornata.'dico per poi andarmene.

Andai al bar ed erano le sette e mezza.
Aprii e dopo un pò vidi molti clienti arrivare, tra cui anche Ben con Anastasia.
'Hei Samantha!'dice Anastasia sorridendo.
'Scusa,ci conosciamo?'dico facendo finta di niente!'
'Ma come? Non ti ricordi di me?'dice
'Certo,ma non vorrei ricordare!'dico acida.
Ben continuava a fissarmi,ma poi se ne andarono.
Arrivò l'orario della chiusura,ma Peppe non venne al bar.

Tornai a casa e stava steso sul divano a dormire.
'Il solito!'dico andando vicino a lui.
'Bambola!'dice accarezzandomi i capelli 'scusa,ma mi sono addormentato.'continua.
'Tranquillo amore!'dico baciandolo.
Mi baciò il collo e finimmo con il fare l'amore sul divano.

Ti amo come Trilly ama Peter.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora